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Chapter sixteen

Selena's pov

Apro lentamente gli occhi infastidita da un rumore: sullo schermo del mio telefono, che continua a muoversi sulla scrivania a causa della vibrazione, appare il numero della mia migliore amica Kylie...pensavo che vivessimo sotto lo stesso tetto!

Dopo aver imprecato per essere quasi caduta dal letto decido di sbloccare il telefono rispondendo alla chiamata:

''Finalmente, pensavamo fossi morta!'' alza la voce al punto giusto per urtare il mio sistema nervoso, appena sveglia.

''Kylie, credo che tutti sappiamo che hai delle incomprensioni mentali ma...''

''Vieni di sotto a dirlo cara!'' mi rimprovera scherzando ''stiamo aspettando solo te, sono le dieci passate''

Premo il bottone rosso per buttare giù la chiamata e ,passando davanti allo specchio, recupero la mia comoda camicia di seta e me la infilo tralasciando i primi due bottoni, accompagnata dai pantaloncini a vita alta che indossavo la sera prima. Immediatamente riaffiora nella mia mente il ricordo della notte passata con Justin, era la prima vera e propria passata con lui, e il suo essere così sicuro con me mi sta facendo innamorare sempre di più...e di questo ho paura, ma ieri notte mi ha dimostrato di sapermi rispettare, lui non è come gli altri.

Non appena scendo le scale un odore di pancake mi assale, il che mi fa pensare che Kylie mi abbia chiamata solamente per mostrarmi le sue doti culinarie; nonostante la mia fame non sia un granchè mi dirigo verso la cucina per incontrare i ragazzi di cui ho sentito le voci fino a camera mia. Noto Justin appoggiato al bancone che tiene lo sguardo basso, non appena mi sente entrare nella stanza quasi il suo viso si illumina ed il suo sguardo si sposta dall'alto verso il basso, squadrandomi con attenzione. Dio, quando lo fa!

''Buongiorno, rompiscatole'' rido, riferendomi a chiunque abbia avuto la brillante idea di svegliarmi.

''Mi dispiace, mancavi troppo al tuo ragazzo!'' afferma Chaz, cominciando la giornata come sempre con una delle sue battute imperdibili.

''Zitto, idiota'' Justin volteggia una mano in aria contro l'amico, e nel frattempo non perde l'occasione di piazzarsi davanti a me, cingendomi i fianchi con le sue braccia tracciate di perfetti e allineati tatuaggi.

''Buongiorno piccola'' le sue parole riuscirebbero a sciogliere qualsiasi persona presente dentro la stanza; non ho tempo nemmeno di rispondere che si avvicina lentamente a me, ma senza compiere il primo passo. Decido così di eliminare la poca distanza tra noi e poggiare le mie labbra sulle sue in un bacio leggero, ammetto di essere la peggio delle timide e questo suo gesto così inaspettato probabilmente farà fuoriuscire il forte colorito delle mie guance.

''Troppe smancerie, ragazzi!'' scherzano gli altri. Non appena Justin si stacca da me concludendo il bacio, non posso fare a meno di affondare il viso nell'incavo tra la sua spalla ed il suo collo per l'imbarazzo. Sentire la sua stretta tra le mie spalle mi da un terribile senso di sicurezza.

Ad interrompere il momento c'è la voce di Kylie:

''Ragazzi, un secondo'' con le sue parole attira l'attenzione di tutti ''ieri sera, bhè...mi ha chiamata Christian'' di scatto alzo lo sguardo facendomi seria, per poi notare i pugni stretti di Justin al solo nominarlo. Poso una mano sopra la sua per rassicurarlo.

''Spero tu non abbia...''  Kylie interrompe Vanessa.

''No, non gli ho risposto...non ce l'ho fatta'' si sentono sospiri di sollievo, spero che questa non sia un'altra delle sue ''ma credo di aver visto nei dintorni April, l'altro giorno'' i ragazzi cominciano a guardarsi con preoccupazione, mentre Kylie continua il discorso.