Justin's pov
Dopo essermi addormentato per l'intera ora e mezza durante il viaggio in aereo mi ritrovo con Chaz, Ryan e Austin in un taxi guidati da uno dei tanti messicani della città: siamo atterrati a Los Santos da circa venti minuti, e finalmente siamo in California.
Le ragazze hanno preso il taxi che segue a ruota il nostro, che a sua volta si sta recando all'albergo di cui nemmeno conosciamo il nome, però Austin dice di essersi fatto consigliare bene da James, il tizio che abbiamo incontrato all'aeroporto di cui il giorno prima ci aveva promesso i biglietti. Non so se è stata una buona idea partire con i vari scazzi all'interno del gruppo, ma potrebbe essere la mia occasione per farmi perdonare; per tutto il viaggio non ho fatto altro che preoccuparmi se lo sguardo di Selena fosse rivolto almeno per qualche secondo verso di me, ma a quanto pare sta facendo la difficile con me, più di quanto mi aspettassi.
''Si fermi qui, gracias'' scherza Austin con l'autista, tirando fuori una banconota.
Sono il primo ad aprire la portiera e ringraziare il cielo che, nonostante la guida di quel pazzo, siamo riusciti a non schiantarci. Non appena mi guardo intorno posso notare l'atmosfera della città: le strade, essendo quasi ora di pranzo, sono semi vuote e posso notare gli enormi grattacieli e palazzi specchiati risplendere alla luce del sole, mentre sono circondati completamente dal mare, finalmente una temperatura sopportabile rispetto alle nevicate newyorkesi.
''Ehm, se magari qualche ragazzo desse una mano con queste sarebbe carino da parte sua'' squittisce Vanessa, subito aiutata dal suo ragazzo che prende le due valigie rimaste nel portabagagli del taxi.
Ricevo una spinta di fianco a me, e prima di potermi accorgere chi sia stato l'idiota vado addosso alla fragile sagoma di Sel, ma faccio appena in tempo ad afferrarla per i fianchi prima che inciampi: me la ritrovo a due centimetri di distanza e finalmente il suo sguardo ha l'attenzione sul mio.
''Tutto ok?'' le rivolgo un docile sorriso.
''Si'' sorride ''mi dispiace, Justin'' afferma abbassando lo sguardo, ma prima che possa risponderle mi rendo conto che le sue scuse sono rivolte allo stupido incidente di prima, anche se il suo corpo ancora non si è sciolto dalla mia presa e davvero non posso fare a meno di notarlo
''Beh'' si gira dandomi le spalle ''andiamo a vedere che razza di posto ci aspetta'' e scioglie l'involontario abbraccio lasciandomi inerme.
Finalmente riusciamo a prenotare le nostre stanze composte all'interno da più letti, e per sfortuna degli altri, siamo divisi dalle ragazze; meglio così, almeno non dovrò reggere la candela pure mentre dormo.
''Bro, allora?'' Austin si rivolge interrogativo a me, dopo essersi cambiato la maglietta.
''Allora che? Sto aspettando voi io eh.'' Indico i miei indumenti estivi per far capire di essere pronto per recarci alla spiaggia, finalmente!
''Menomale che Justin non è cotto.'' Chaz scoppia in una fragorosa risata, seguito dal mio sguardo maligno.
''Ci hai parlato? Ti ci ho spinto addosso, cazzo.'' ribatte Austin.
''Oh beh!'' Mi porto una mano alla fronte ''menomale che ci sei te, ohh guru dell'amore con le tue soluzioni.'' Ironizzo, come se avesse risolto qualcosa, ma forse dovrei ringraziarlo perchè a differenza di una settimana fa almeno adesso mi parla.
''Dai, prima che sarai riuscito a chiarire con lei si sarà già trovata un californiano palestrato.'' continua Chaz.
''Ma il cervello ti dice qualcosa di intelligente, ogni tanto?'' gli rispondo tirandogli il primo cumulo di vestiti che trovo, accompagnato da una risata per la mia stessa battuta... o forse per le sue infinite idiozie.
Finiamo di prepararci e, dopo aver bussato alle ragazze, finalmente siamo in destinazione spiaggia... forse lì riuscirò a pensare a qualcos'altro invece che immaginarmi orde di ragazzi che fissano la mia ragazza... stupido Chaz.
Prima di pensare ancora ad una sola parola in più mi fermo accanto alle ragazze di fronte a ciò che mi trovo, ormai sono immobili anche loro: la spiaggia che ci ritroviamo davanti è un'immensa distesa di sabbia bianca da sembrare quasi paradisiaca e deserta; lo spiazzo davanti a noi è quasi libero dato che gli unici grandi stabilimenti in questo quartiere si trovano più in là, verso la parte scogliosa della costa.
''Chi si butta per ultimo paga la cena'' urla Vanessa, ormai in costume e diretta verso la riva del mare, seguita da Ashley e Vanessa.
''Voglio vedere se tu fai come loro... o ti ci devo buttare io'' Austin si rivolge ironicamente a Selena, indicando il mare. Ok, questo sta mettendo a dura prova la mia gelosia, anche se so che è solo una stupida tattica tento di ignorare la situazione e piazzare il mio asciugamano sopra a un lembo di sabbia.
''Seh, provaci e la cena me la paghi davvero tu'' risponde lei levandosi lentamente il top ed i pantaloncini, e mostrando un costume nero a due pezzi... Dio, ma che devo fare? A quanto pare non riesco a starle proprio così lontano come avevo pensato di fare, specialmente quando il suo magro corpicino si distende sopra ad un asciugamano di fianco a me e ai ragazzi, entusiasta di prende sole a quella sua pelle color bianco candido.
Una ventina di minuti dopo apro gli occhi rivolti verso al sole e mi rendo conto di essermi addormentato, ma come si può.
Cerco con lo sguardo di fianco a me gli altri, quando noto che la maggior parte del gruppo è ancora in acqua e, quando alzo gli occhi sopra di me, noto la sagoma di Selena dirigersi verso il piccolo chiosco di cui non avevo ancora sinceramente notato la presenza. La prima cosa che mi dice la coscienza è di seguirla, andarle a parlare... e se perdessi quest'occasione? Non credo però riuscirei ad essere capace di rimanere immobile ancora una volta a fissarla mentre va via, così decido di prendere coraggio e, dopo essermi alzato ed aver posizionato gli occhiali da sole sopra la mia testa, mi dirigo nella sua stessa direzione.
E' appoggiata al balcone delle bibite, probabilmente aspettando la sua ordinazione, decido di coglierla di sorpresa afferrandola per i fianchi, tentando di non essere troppo invadente.
''Ti prego, non farmi questo...'' le parole escono dalla mia bocca decise, anche se ancora prima di essersi messe d'accordo con la mia mente, ancora prima di aver ragionato sul come e quando parlarle, cosa dirle... ormai era a poca distanza da me. Se sbagliassi di nuovo con lei, se mi respingesse di nuovo, giuro questa sarebbe stata l'ultima in cui avrei visto il suo sguardo fisso, severo ma dolce su di me.
to be continued...
Mi scuso tantissimo per l'aggiornamento in ritardo, e soprattutto per l'orario, ma avrei due cosette da dirvi:innanzitutto, voglio ASSOLUTAMENTE vedere questo capitolo ribaltato di commenti su che cosa ne pensiate voi della situazione, se siete arrivate a questo punto della storia un motivo ci sarà! Fatemi sapere, davvero tento molto al vostro parere!❤️❤️❤️
Volevo ufficialmente avvisarvi che ho trovato un'anima buona (a cui darò poi ovviamente i crediti nella trama) che mi ha aiutato con la copertina della storia, e non appena postato questo nuovo capitolo aggiornerò l'immagine, per cui non vi spaventate se sotto la ricerca della mia storia troverete una copertina diversa. Spero che il ''restauro'' della storia serva a farvi aumentare, perchè già siete tantissime e non mi sarei mai aspettata tante attenzioni del genere, posso solo ringraziarvi come al solito e sperare che rimaniate sempre al mio fianco a leggere e aiutarmi a migliorare, vi adoro❤️❤️❤️
Buonanotte, chiara c: ❤️❤️
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FanfictionSelena Gomez: socievole, solare, bella come il sole; il suo unico difetto è il suo carattere scontroso a causa delle innumerevoli delusioni ricevute. Vive insieme alle sue tre amiche Ashley, Vanessa e Kylie nella periferia di New York. Justin Bieber...