eleven

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Alyssa

Ero stesa sul letto con il computer davanti, Isaac mi aveva portata a casa, con la scusa che probabilmente mia madre era preoccupata... considerando che erano le 21:00 e io avevo ignorato tutte e 52 le sue chiamate... era solo incazzata perchè avevo saltato la scuola, e visto che anche in riformatorio mi avrebbero controllata di meno, i professori avevano gentilmente -stronzi- avvisato mia madre.  Stavo traducendo il bestiario, cercando ogni informazione possibile su quel coso... il wendigo. Isacc non voleva che mi imischiassi, ma era più forte di me, non potevo starmene tranquilla mentre occhioni blu combatteva i cattivi, e okay che era un "grosso lupo cattivo"  come amava definirsi lui... ma era il mio lupo cattivo. Rimasi un paio d'ore a brancolare nel buio più totale, ricordandomi ancora una volta perché non sopportavo i libri... almeno per quanto riguarda le ricerche... fatto sta che alla fine trovai quello che cercavo... e no, non mi piaceva per niente. A quanto pare il wendigo era un cacciatore, un indiano d'America o semplicemente una persona morsa da un altro wendigo.... tipo gli zombie insomma... una creatura immortale, figlia del freddo e della fame, veloce,  forte, capace di imitare voci e versi di animali,  temibile di  giorno e praticamente imbattibile di notte, ma, sopratutto... costantemente affamata. Da quello che capii ci mette mesi per uccidere la sua preda, quindi potrebbe esserci qualche speranza per il loro amico... am... Peter. Stavo per chiamare Isacc quando un messaggio mi arrivò al cellulare

Da: Sconosciuto
Abbiamo un problema, un enorme problema, riunione del branco tra 5 minuti. St.

A: idiota logorroico
Come diamine hai avuto il mio numero Stiles?!?

Da: idiota logorroico
Ho le mie fonti ^.^

A: idiota logorroico
Ucciderò Isacc.

Da: idiota logorroico
Am...è meglio che vieni da Derek...subito

A: idiota logorroico
Arrivo

Chiusi il computer, presi la giacca di pelle le chiavi della mia amata Kawasaki Ninja 300 e uscii di casa sbattendo la porta, giusto per far capire che ero fuori. Sfrecciavo per le strade di Beacon Hills con un orribile sensazione alla bocca dello stomaco, non mi piaceva come mi aveva risposto Stiles, non mi piaceva per niente. Appena arrivata nel loft cercai con gli occhi Isaac, ma non lo vedevo, non era da nessuna parte. Tutti gli altri erano seduti intorno un tavolo, Lydia era abbracciata a Jackson, Stiles non parlava,Allison guardava nel vuoto, Derek si passava una mano tra i capelli e Scott aveva gli occhi bassi, ora si che avevo una sensazione di merda. Mi avvicinai a loro, sicura, -o almeno sperai di sembrarlo-e chiesi l'unica cosa che mi interessava veramente "dov'è Isaac?" Scott si morse il labbro e i suoi occhi divennero improvvisamente lucidi, oh no... "l-lui..." cominciò, stava balbettando, pessimo segno "stavamo tornando a casa quando... quella cosa" lo interruppi, non so nemmeno io il perché "wendigo" ero incredibilmente fredda considerando che rischiavo di spaccare tutto da un momento all'altro "wendigo" riprese Scott "ci ha attaccati.... e... ha preso Isaac" la sua voce si era affievolita e non era riuscito a reggere il mio sguardo. "Spiegami, com'è possibile che Isaac sia lì fuori, prigioniero di un mostro, e tu sia qui, sano e salvo" non avevo urlato o pianto, non gli avevo puntato il dito contro, dovevo essere distaccata, non volevo che gli altri capissero l'ansia che mi attanagliava l'anima, ero quella nuova e non potevo crollare.  l'unica cosa che riuscivo a pensare era che gli avevo promesso che nessuno gli avrebbe fatto ancora del male e invece... dovevo trovarlo. Scott non rispose, i sensi di colpa visibili nel suo volto "stiles portami un computer, aveva il cellulare con se?" Domandai a Scott, lui annuí per poi chiedere "che cosa fai?" Guardai la tastiera concentrata "rintraccio il telefono,tu spera solo che siano nello stesso posto o il wendigo sarà l'ultimo dei tuoi problemi."

Ascoltami parlami amamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora