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Alyssa

Ci fu un ruggito, un suono roco, animale, un rumore che non poteva essere che di dolore. Cominciammo a correre verso quella direzione, la preoccupazione impressa negli occhi di Scott e nella mia anima, avevo paura che quel suono provenisse da Isaac. Cominciammo a correre verso quella direzione, il cuore batteva tanto forte da poter rompere la cassa toracica, l'adrenalina cominciò a scorrere nel sangue, e dopo quello che vidi... bhe quel coso dovette ringraziare che non fossi un lupo mannaro. Era ancora più brutto di quanto ricordassi, i peli gli ricoprivano totalmente il corpo alto e scheletrico, sangue macchiava gli artigli e le zanne, sì era il sangue del mio ragazzo quello. «Isaac!!!» era appeso lì, come i due corpi che avevamo trovato poco prima, la maglietta strappata, uno squarcio nel petto e un graffio sulla fronte dalla quale usciva troppo sangue per non essere preoccupante... ma perché non guariva?!? Spostò i suoi occhi verso di me, erano sorpresi e preoccupati, come se fossi io quella legata e sanguinante con un Wendigo che mi vuole mangiare -uomini- il problema? Anche il Wendigo mi stava guardando e quegli occhi verdi, così freddi, metallici, mi fecero gelare il sangue nelle vene, provavo freddo solo a guardarlo, e mi chiesi se in realtà non fosse un dissennatore di Harry Potter. Fece un passo avanti prima che un ruggito rompesse il silenzio, o almeno, mi facesse tornare alla realtà. Scott e Derek si lanciarono contro la bestia mentre Stiles stava liberando un altro uomo del quale personalmente non mi ero accorta della presenza. Cominciai a correre verso Isaac, dovevo liberarlo, abbracciarlo, ucciderlo per essersi fatto catturare e baciarlo, perché avevo bisogno di quelle labbra tanto quanto avessi bisogno di respirare. Ero quasi arrivata quando Derek -che era stato lanciato come una bambola di pezza- mi finì addosso facendomi andare a sbattere contro un muro, -dio, dovevano smetterla di farlo- «Aly!» urlò Isaac, mi alzai in fretta, ero davanti a lui «adesso ti libero e usciamo di qui» gli dissi mentre lo liberavo dalle corde, le sue gambe credettero e se non l'avessi preso al volo sarebbe caduto, -si, sono grande, lo so- «Aly» sussurrò questa volta, lo guardai in quelle pozze azzurre che aveva come occhi, un ricciolo gli ricadeva sulla fronte, allungai una mano per spostarglielo, ci guardavamo negli occhi, ci guardavamo nell'anima, i nostri respiri si mescolavano tra loro «si?» sussurrai anch'io «credo di amarti» sorrisi, «fammi sapere quando ne sarai sicuro» sorrise anche lui «e tu fammi sapere qundo smetterai di provare a citare stupidi libri d'amore»
«sai anche tu che non succederà mai»
Fu a quel punto che arrivò Stiles «scusate per l'interruzione piccioncini ma noi stiamo cercando di non morire!» urlò gesticolando così tanto che credetti si sarebbe slogato una spalla. Scott era a terra, una ferita al fianco, il Wendigo sopra di lui, pronto ad attaccare, Derek era contro un muro, sembra aver perso conoscenza
«Stiles! passami la mazza!» esclamai, poi mi girai verso Isaac e gli tolsi quello che era rimasto della sua maglietta «non era esattamente così che mi ero immaginata di farlo la prima volta» ironizzai, «hai immaginato anche altro?» il suo sorriso sghembo era tornato, non mi era mai piaciuto così tanto, sorrisi a mia volta, poi arrotolai la maglia intorno alla mazza e con l'accendino gli diedi fuoco. «Hey tu! Wendi-coso» dissi, lanciandoli contro un sasso, lo colpii in testa e lui si girò verso di me -funzionava sempre- in un istante mi ritrovai stesa a terra, il mostro sopra di me, le fauci aperte, ma io ero pronta, lo colpii al petto con la mazza infuoca, dritto al cuore, e la creatura cadde al suolo, è così che funziona, per uccidere un Wendigo bisogna sciogliere il suo cuore di ghiaccio.

Ascoltami parlami amamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora