Mi ci vollero quasi dieci minuti per calmarmi, ero sconvolto, mi sentivo sconfitto. Prima di ritornare nella sala tentai di ricompormi al meglio delle mie possibilità.
Avevo ormai preso la mia decisione, Francesco avrebbe pagato per quello che mi aveva fatto. Affinché potessi mettere in atto la mia vendetta era necessario che lui non sospettasse nulla di tutto ciò che era appena accaduto, l'avrei tenuto all'oscuro dei fatti fino a quando non sarebbe stato troppo tardi per uscirne indenni avendo già un piede nella fossa e l'altro nei suoi guai. Con naturalezza tornai a sedermi a quella tavola che adesso mi faceva salire il vomito, recitavo la mia parte, come tutti in quella stanza. Giustificai l'assenza di Diego dicendo che aveva ricevuto una telefonata urgente e che era dovuto scappare via mortificato chiedendo a me di scusarmi per lui. Solo Francesco sembrò titubare per un secondo ma poi, persuaso dalla mia tranquillità, si lasciò convincere.
Bene... adesso vediamo un po' chi riesce a fingere meglio, pensai. Mi ero innamorato di un bastardo.
Il mio dessert al cioccolato stava iniziando a sciogliersi nel piatto senza neanche essere stato assaggiato, solo una cucchiaiata mi avrebbe indotto il vomito. La tensione nello stomaco, il disgusto e la rabbia che provavo mi stavano mettendo a dura prova, avrei voluto spaccargli la faccia a mani nude e invece continuavo a sorridere e a fare complimenti alle pietanze servite durante tutta la cena.
Il momento più critico fu quando, a tortura finita, ci dovemmo salutare. Sperai che, considerando la presenza di ancora due dei suoi ospiti, si sarebbe trattenuto dal baciarmi. Così non fu e poco prima di congedarsi mi si avvicinò stampandomi un bacio sulle labbra. Quando si staccò mi guardò con l'espressione felice di chi pensava di avermi appena dimostrato qualcosa d'importante ma non era così. Gli altri due scemi distolsero lo sguardo come fossero imbarazzati, che stupidissima messa in scena, probabilmente aveva pagato anche loro, quei disperati raccattati chissà dove alla ricerca di qualche soldo facile.
Alla vista di uno scenario così spregevole la mia rabbia divenne così incontrollabile da offuscarmi la memoria per i minuti che seguirono. L'ultimo mio ricordo di quella serata nel castello fu la sua voce che dolcemente mi chiedeva se ci saremmo sentiti l'indomani mattina e poi la mia che, secca, gli rispondeva con un deciso "certamente si".
Mi avrai anche ammazzato ma nell'Ade ora ci scendi con me.
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LOVE ME BETTER
Romance"Avevo commesso ormai così tanti errori che l'unica cosa che mi era rimasta da fare doveva necessariamente essere quella giusta." ATTENZIONE: Nel libro saranno presenti scene erotiche. AVVISO: Questo libro può considerarsi il sequel di "Fuck Me Har...