Capitolo 3

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Finita l'ora uscimmo dalla classe in un'unica massa, tra spintoni e urla. Dopo essermi ripresa il cappellino, che qualche scemo aveva buttato per terra, mi diressi verso l'armadietto.
Qualcuno mi tirò una pacca sul sedere e io mi girai di scatto.
<<Sta calma sono io!>>
<<Ahia Mouse !>>
<<Chissà che sensazione si prova ad essere sculacciate da Fox!>> Disse con giusto una punta di malizia.
<<Mi dici cosa ti fumi alla mattina Mouse? E comunque non è tutto sto granché...>>
<<Ines... raccontalo a qualcun'altro per favore...>> E aprì l'armadietto di fianco al mio.
<<Sono seria. A me sono sempre piaciuti i mori e lo sai. I biondi con gli occhi azzurri mi sanno di nazzisti...>>
<<Ma che problemi hai?>>. Strabuzzò gli occhi.
<<Dico solo che non mi piace quel tipo di ragazzo, tutto qua. Poi mi sembra tanto un fighetto figlio di papà quel tipo...>> Non era vero.
<<Ne parliamo un'altra volta. Ora vado che ho lezione di chimica. >>
<<Ci vediamo in giro Mouse!>> Le urlai mentre correva verso l'aula.
Lessi la tabella degli orari che ci avevano consegnato all'entrata e capì che avevo la lezione di storia. Così presi il libro e chiusi l'armadietto. Notai solo allora che per tutto il tempo, due armadietti più in là, c'era stato Demon Fox.
Non credetti di avere fatto una tale figura di merda fino a quando mi disse:
<<Di solito non cremo le persone, ma se vuoi credere che noi biondi con gli occhi azzurri facciamo così, sei libera di farlo. Piuttosto discriminatorio da parte tua, non trovi?>> E se ne andò con un sorrisetto stampato sul viso.
Quelle parole scivolarono dalla sua bocca con tale sicurezza che sembrava quasi che se le fosse organizzate nella mente prima di dirmele.
Era un ragazzo forte: anche dalla sua camminata a piedi larghi traspariva la sua sicurezza.

La giornata passò abbastanza in fretta, non facemmo altro che appelli e raccontare cosa avevamo fatto durante le vacanze estive.
Quella scena agli armadietti si ripresentava nella mia testa ogni minuto. Non potevo credere a quello che avevo detto. Per poi cosa ? Per non dire a Mouse che anche io lo reputavo carino? Che bambina.

Uscì dalla scuola senza fermarmi a parlare con nessuno e mi incamminai verso la pizzeria ripensando nuovamente all'accaduto. Arrivai in ritardo di cinque minuti. La mia giornata, purtroppo, era appena cominciata.

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