23 giugno 2016
E un anno di università era andato, ormai Bologna la potevo definire la mia seconda casa, c'erano tanti ricordi uno più bello dell'altro. Questa città mi aveva dato una mano a costruirmi una vita migliore circondata da persone fantastiche con le quali potevo essere veramente me stessa senza timore di essere giudicata, e che sapevano sempre come tirarmi su il morale.
Un po' mi dispiaceva lasciare la mia stanza qui all' Università ma ne valeva la pena se significava passare più tempo con il mio ragazzo e comunque tre mesi sarebbero volati presto e sarei ritornata più carica di prima per cominciare un altro anno.
Ero appena atterrata a Trapani, perché mi trovavo in Sicilia?
Perché i ragazzi avevano un concerto a Agrigento che era stato aggiunto all'ultimo momento dopo che l'ashtag vogliamounconcertoinSicilia era salito in tendenza così Michele aveva provveduto ad esaurire il desiderio delle volovers con il consenso dei ragazzi, specialmente dei due siciliani.
Appena i ragazzi lo avevano annunciato in un video il fandom era impazzito, i biglietti erano finiti in meno di ventiquattr'ore.
Così Piero avrebbe festeggiato un altro compleanno sul palco insieme ai ragazzi, tra il pubblico ci sarebbe stata tutta la sua famiglia, i suoi amici più stretti con cui aveva trascorso i momenti più belli della sua infanzia a Naro, la famiglia di Ignazio e di Gianluca che ormai erano anche un po' la sua famiglia perché quando avevano iniziato a girare per il mondo a solo quindici/sedici anni le loro famiglie si alternavano uno con l'altro durante le tournée e i ragazzi sapevano che potevano contare sul papà di Gianluca come sul papà di Piero insomma tre famiglie si erano riunite in una sola grande famiglia.
Inoltre ci sarebbero state le volovers che erano sempre lì per loro, a riempire i teatri, le piazze di ogni città, le fan erano la loro forza, c'era un rapporto unico tra i ragazzi e le fan, c'era complicità. I ragazzi sapevano che potevano contare su di loro per qualsiasi cosa gli riguardasse, appena qualcuno faceva una critica ai ragazzi le volovers intervenivano in loro difesa. Quando avevano un po' di pausa tra un concerto e l'altro leggevano alcuni messaggi da parte delle fan, ogni giorno ne arrivavano a centinaia ed era impossibile vederli tutti ma apprezzavano tantissimo il gesto e l'affetto che ricevevano, d'altronde dovevano tutto alle volovers perché era grazie a loro se adesso stavano vivendo questa avventura straordinaria.
Io non ero riuscita a raggiungere i ragazzi durante i tre giorni di pausa come aveva fatto Maria perché ero dovuta tornare a Trieste per lasciare le cose che mi ero portata con me all'Università e preparare la valigia che sarebbe stata la mia compagna di viaggio in questi tre mesi.
Stavo aspettando la valigia ma l'Alitalia oggi aveva deciso di fare le cose con calma così avrei dovuto aspettare ancora mezz'ora, iniziai a guardarmi intorno per ingannare l'attesa quando vidi un ragazzo alto dal fisico asciutto, correre verso il ritiro bagagli e posizionarsi proprio vicino a me. Si girò verso di me e fui subito colpita dai suoi occhi così scuri e così profondi che sembravano voler dire tutto e niente nascosti dalla montatura scura degli occhiali, il volto stanco caratterizzato dai baffi e dal pizzetto che lo facevano assomigliare a Jhonny Depp e sulla fronte gli ricadeva leggermente il ciuffo di un nero corvino.
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We Were Meant To Be Together~Il Volo
Fanfiction"La vita a volte può essere difficile piena di ostacoli, ma bisogna essere forti, rialzarci e continuare a testa alta insieme alle persone che amiamo" Questa è la storia di Chloe, una ragazza che nel passato ha sofferto tanto, ma è pronta a ricominc...