Clarke non si è mai avventurata così a lungo nel tunnel.
Normalmente resta vicina all'entrata perché, anche se la Montagna è stata distrutta, la paura dei mietitori in agguato è difficile da cancellare. Fortunatamente questa parte del tunnel è luminosa, a causa della grande quantità di crepe nel soffitto – che sono probabilmente la causa per cui i Grounders non lo utilizzano.
C'è una cassa di legno girata da un lato che sembra un posto più confortevole del pavimento per sedersi. Ma quando inizia a tirarla all'indietro verso l'entrata, il suo contenuto si riversa fuori, e Clarke ansima con incredulità.
Lo ha visto accadere nei film – ragazzi delinquenti le utilizzavano prima delle bombe per scrivere parolacce sugli edifici vuoti. Bombolette alte e sottili, che spruzzano fuori la pittura.
Non possono essere ancora funzionanti, ma Clarke non riesce a fermarsi dal raggiungerne una con un tappo arancione. Fa come ha visto nei film – la scuote, la punta verso il muro e preme il dito sull'erogatore.
La bomboletta emette un rumore sibilante e lei la lascia cadere, saltando all'indietro. Ma poi lo vede – un punto arancione gocciolante sul muro di cemento.
Per la prima volta in chissà quanto tempo praticamente grida per la gioia.
Sorridendo, riprende la bomboletta e la scuote di nuovo, avvicinandosi al muro. Una parte di lei vuole dipingere qualcosa, ma la bomboletta sembra così diversa dal pennello, e comunque non sa cosa vorrebbe creare.
Così, come i vandali nei film, inizia a scrivere.
La prima parola scritta su quel muro in 100 anni è un tremolante, arancione, "MI DISPIACE."
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Inizialmente, Clarke torna alla biblioteca sperando di trovare Lexa.
Il più delle volte, lei non è lì. Durante quei giorni, Clarke si siede sul pavimento tra i due scaffali vicini alla finestra e, con la testa tra le mani, si rimprovera per cercare conforto nella persona che è stata il catalizzatore del suo dolore.
Dopo essersi inflitta abbastanza sferzate emotive, prende il suo libro e legge di streghe e maghi che potrebbero sistemare tutti i suoi problemi con un colpo di bacchetta. Quando s'imbatte in un incantesimo, le piace sussurrarlo, far rotolare fuori dalla lingua le strane lettere, giusto in caso.
Presto, i suoi viaggi in biblioteca hanno meno a che fare con il comandante e più riguardo al perdersi in un altro mondo – uno dove il bene vince sempre, sempre; uno dove lei non esiste.
Nell'occasione in cui Lexa è lì, nulla è significativamente diverso. È così, Clarke resta seduta nel suo posto, accanto a Lexa, e riprende la lettura da dove l'ha lasciata.
Ma, in un certo senso, la sua presenza cambia tutto. C'è qualcosa nello stare vicina a lei che fa rilassare le spalle di Clarke e fa allentare il nodo sempre presente nel suo stomaco.
Lexa sa di assoluzione – il tipo che non è sua da concedere. Clarke permette a se stessa di scivolare in questi piccoli anfratti di tempo, perché il fantasma del perdono è la cosa migliore che potrà mai ottenere.
Durante i giorni negativi, la vicinanza non è sufficiente. Durante quei giorni, Clarke pressa la punta del suo stivale contro la caviglia di Lexa, o piega il gomito così da toccare il suo fianco.
Presto, Lexa lo comprende. Durante i giorni negativi, si sporge fino a quando le loro spalle si toccano, fino a quando i loro fianchi e le loro gambe sono in linea. E Clarke è così grata per queste cose – quei piccoli doni di debolezza concessi liberamente da qualcuno che valuta così tanto la forza.
Non passa molto tempo prima che i giorni negativi siano indistinguibili da quelli positivi.
Non appena Clarke si siede a terra, si appoggiano l'una all'altra, i loro respiri entrano in sincronia. Lexa potrebbe anche poggiare la caviglia sulla tibia di Clarke, o la mano calda sulla sua coscia.
Un giorno, quando il mondo sembra particolarmente cupo, Clarke lascia che la sua testa cada sulla spalla di Lexa. È facile fingere che la pace di questo momento sia tutto ciò che esiste, e i suoi occhi si chiudono. Continua a sfogliare le pagine del suo libro così da far sembrare che stia ancora leggendo, ma durante la terza volta la mano di Lexa copre la sua e la spinge verso il basso.
Il calore sale sulle guance di Clarke ed è sul punto di balbettare una spiegazione, quando sente un libro chiudersi di scatto e, dopo, la testa di Lexa poggiarsi delicatamente sulla sua.
Nonostante tutta l'armatura e la durezza, il corpo di Lexa è così morbido. Clarke si scioglie contro di lei, premendo di più verso la sua esile figura rispetto alla pila di libri dietro di loro. Si sente un po' in colpa mentre si appropria della forza di Lexa. Poi ode Lexa sospirare e si chiede se anche lei potrebbe essere fortificata da questi tocchi.
Alcune ciocche di capelli castani scivolano sulla fronte di Clarke proprio quando inspira. Lexa profuma come uno dei primi fiori che lei ha visto sulla Terra – di quel tipo che cresce in delicati mazzi, gruppi di petali viola che si arricciano verso il sole.
Clarke posa il libro sul pavimento e muove la mano fino a poggiare il palmo sulla coscia di Lexa. Un istante dopo, cinque dita sottili s'intrecciano con le sue.
C'è un incantesimo per conservare i ricordi affinché tu possa riviverli ancora e ancora e ancora. Clarke lo ripete silenziosamente a se stessa.
(Funziona.)
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Clarke tira la giacca di pelle in modo che sia stretta attorno a lei mentre cammina dentro il tunnel, che offre un po' di sollievo dai venti invernali. Ma lei non bada al freddo – lo sente come una penitenza.
E così viene qui la maggior parte dei giorni per aggiungere qualcosa al suo muro delle confessioni.
Ce ne sono così tante che difficilmente lo spazio riesce a contenerle – parole scritte insieme che si sovrappongono, i colori mischiati l'uno all'altro. Sembra quasi che il muro stia cadendo a pezzi – come se non potesse sopportare il peso di tutti i suoi peccati.
Oggi, scuote l'ultima bomboletta – rossa – e dipinge quattro lettere che si estendono dal pavimento al soffitto, che percorrono l'ampiezza dei suoi rimpianti.
"STOP"
Traccia le lettere rosse più e più volte, fino a quando la pittura – e le sue lacrime – diventano asciutte.
(Non funziona.)
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Love on the Ground [Clexa]
Fanfiction"Clarke non riesce ad incontrare gli occhi di Lexa quando pressa il pugnale alla sua gola. Lei non è chi Clarke vuole ferire e lo sa, nel profondo, sotto i pezzi di lei che sono stati fatti a brandelli, che non potranno mai essere ricuciti insi...