Chapter 10.

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L'inverno sta durando più degli altri, Dinah dice a Clarke. E descrive la frustrazione della Trikru con le parole inglesi che risultano non familiari: irrequieto, impazzito, ingabbiato.

Dinah guarda Clarke in modo strano quando le chiede cosa vogliano dire, ma quando lo fa Clarke semplicemente ride. Spiega che le parole devono essere scomparse dal linguaggio degli Sky People perché descrivono ogni singolo momento di veglia sull'Arca.

Nessuno è più irrequieto del comandante stesso. Inizia a camminare su e giù per gli scaffali della biblioteca invece di leggere, guardando minacciosamente fuori dalle finestre come per spaventare ogni possibile tempesta.

Una mattina Clarke viene svegliata prima dell'alba da un colpo alla porta. Trova Lexa dall'altro lato con con l'armatura sulla spalla.

"Cos'è successo?" Clarke fa un passo avanti e un tremore riverbera in lei. Adesso che i suoi occhi si sono abituati all'oscurità può vedere un arco allacciato sul petto di Lexa e una faretra appesa al braccio.

"Va tutto bene, Clarke," dice sollevand una mano come a voler fermare i suoi pensieri. "Non riesco a stare dentro un giorno di più e hai bisogno di imparare come si caccia in maniera opportuna." Si allunga e prende un arco di scorta, una faretra piena di frecce, un'altra armatura per la spalla e le consegna. "Vestiti in modo caldo," dice, gli occhi che si spostano momentaneamente sulle gambe nude di Clarke. "Ci vediamo nelle cucine quando sei pronta."

Il sole si sta appena innalzando quando raggiungono la foresta. Clarke sbadiglia e dà un ultimo morso alla sua mela prima di buttare via il torsolo.

Lexa si ferma e la fissa. "Hai appena spaventato tutti gli animali."

Clarke sbuffa. "Non sapevo nemmeno che avessimo iniziato!"

"Non c'è un 'inizio' o 'fine', Clarke." Lexa rotea gli occhi e continua a camminare. "Una persona deve sempre muoversi come se stesse cacciando e fosse cacciata al tempo stesso."

"Che cosa avrei dovuto farci, mettermelo in tasca?"

"No, a meno che tu non voglia essere attaccata da un orso."

"Grandioso." Clarke solleva le mani in aria. "Perché mi hai fatto portare una mela allora?"

Lexa si schiarisce la gola, gli occhi fissi sul sentiero di fronte a loro. "Ero dispiaciuta per averti spaventata prima," dice a bassa voce. "E so che ti piacciono."

"Oh." Clarke raggiunge Lexa e scontra i loro fianchi. "Quindi per farti perdonare mi hai lasciato portare un frutto di cui sapevi non sarei stata in grado di liberarmi in modo silenzioso?"

Lexa la guarda e annuisce.

"Beh, strano modo di scusarsi accettato."

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Una volta padroneggiata l'arte del camminare silenziosamente, Clarke è sicura di dar prova di essere una migliore cacciatrice di quello che Lexa si aspettava. Non è sopravvissuta per conto suo per mesi grazie alla sola fortuna -- qualcosa che prova quando i dardi che lancia raggiungono velocemente due grossi conigli.

Il movimento di arco e frecce non viene naturale all'inizio. La frustrazione s'insinua dentro di lei quando la sua terza freccia rimbalza contro un albero, ma poi Lexa arriva alle sue spalle e corregge la sua postura con due mani ferme sulla sua vita.

"Spalle larghe," dice, e Clarke può sentire il suo respiro sul collo. "Non puoi esitare. Dal moento in cui sollevi l'arco è tutto un movimento rapido." Clarke annuisce, ma Lexa non si muove. Sente le sue dita rafforzare la presa attorno alla vita. "Odio pensarti lì fuori da sola per così a lungo," sussurra. "Ho mandato esploratori a cercarti."

Clarke deglutisce, chiudendo gli occhi. "Non volevo essere trovata."

"Lo so." Lexa avvolge le sue braccia attorno a lei e si spinge avanti, premendo il naso contro il lato del collo di Clarke. "Sono felice che tu sia tornata."

La fronte di Clarke si aggrotta mentre si chiede come possa essere tornata in una città dove non era ai stata prima. Lexa bacia la pelle proprio sotto il suo orecchio proprio quando il signifiato delle sue parole la colpisce.

Dopo averla stretta per un altro momento, Lexa si scosta. Al tentativo successivo, la freccia di Clarke atterra nel punto perfetto, scheggiando la corteccia dell'albero.




Love on the Ground [Clexa]Where stories live. Discover now