"Partirò per qualche giorno", dice Lexa tra i morsi di carne di cervo. "Una missione di scouting. Dopodomani. "
Clarke la fissa, con la forchetta sospesa a metà dalla bocca.
"Che cosa?"
Lexa annuisce e si concentra sul suo piatto, giocherellando con il cibo.
"Non posso evitarlo."
Doveva essere un pasto celebrativo. Lexa aveva fatto in modo che le cucine restassero aperte fino a tardi in modo che potessero mangiare in pace e festeggiare il primo bottino di caccia di Clarke. Era stato un cervo con un'uccisione pulita.
Clarke appoggia la forchetta, sentendo la carne trasformarsi in piombo nello stomaco. Chiude gli occhi e vede come una sfera di vetro rompersi in mille pezzi.
"Dove devi andare?"
Lexa la fisse e poi distoglie di nuovo lo sguardo. Serra la mascella "Clarke ..."
"Ehi, ho cambiato idea, ok?" Clarke deglutisce, odiando quanto il suo tono suoni disperato.
"So di aver detto che quella parte della mia vita era finita, ma non sopporto più di restare all'oscuro."
Allunga la mano sul tavolo e copre quella di Lexa con la sua. "Non posso semplicemente restare seduta qui mentre tu sei fuori a rischiare la vita, senza nemmeno sapere dove ti trovi."
"Una missione di scouting difficilmente comporta un rischio per la mia vita, Clarke", dice Lexa, girando il palmo della mano e unendo le loro dita. "E non dovresti prendere una decisione del genere sulla base delle tue emozioni."
"Non è così, io ..." Clarke chiude gli occhi e fa un respiro per calmarsi, costringendo il panico a scendere. "Ci sto pensando da alcuni giorni."
"Mi fa piacere sentirlo," dice Lexa gentilmente, "Ma qualche giorno non è sufficiente per essere sicura."
Clarke aggrotta la fronte e ritira la mano in grembo. "Non spetta a te dirlo."
"Forse no." Lexa annuisce, girando nuovamente il palmo ora vuoto della mano sul tavolo. "Ma sono mie informazioni da divulgare."
Clarke apre la bocca per discutere ancora, ma Lexa alza la mano. "Starò via per tre giorni", continua. "Se al mio ritorno ti sentirai allo stesso modo, allora ti dirò tutto quello che vorrai sapere. Potrai anche unirti a me nelle riunioni dei clan, se lo desideri."
Le sopracciglia di Lexa sono appena aggrottate, quasi impecettibilmente, ma basta per smascherare l'impassibilità dei suoi occhi. Gira il palmo della mano sul tavolo e Clarke espira.
"Va bene", dice, allungando la mano per unire nuovamente le loro dita. "Va bene."
***
Clarke si sveglia alle prime luci del mattino quando Lexa deve partire.
Il comandante è ancora addormentato e Clarke non riesce mai a capacitarsi di quanto in realtà sia giovane, così raggomitolata e vulnerabile tra le coperte. Strofina il braccio di Lexa e segna un percorso di baci che lentamente va dalla spalla al collo.
"È ora di svegliarsi", sussurra quando Lexa si muove. "Non è troppo tardi per cambiare idea, lo sai. Scappa via con me. Conosco un posto dove possiamo nasconderci. "
Lexa sorride quando i suoi occhi si aprono e rotola su un fianco, strofinando il naso contro quello di Clarke.
"In un'altra vita", dice.
"Mi piace come suona." Clarke solleva il mento e la bacia. "Ti incontrerò lì."
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Love on the Ground [Clexa]
Fanfiction"Clarke non riesce ad incontrare gli occhi di Lexa quando pressa il pugnale alla sua gola. Lei non è chi Clarke vuole ferire e lo sa, nel profondo, sotto i pezzi di lei che sono stati fatti a brandelli, che non potranno mai essere ricuciti insi...