Più tardi, finito di mangiare, andai con Sean nella sua stanza, perché volevamo entrambi rimanere un po' da soli.
«Allora, ti è piaciuto il pranzo?» mi chiese lui.
«Intendi il cibo? Sì, era tutto buono... ma non per merito tuo» dissi ridendo «oggi non hai neanche toccato i fornelli».
«Io non avevo bisogno di esibire le mie capacità culinarie per mettermi in mostra».
«Dominic non cercava di mettersi in mostra».
«Bah, a me è sembrato che ti stesse troppo dietro» borbottò Sean.
«Ma cosa dici? È solo stato educato».
Lui scrollò le spalle.
«È una mia impressione o sei geloso?» gli domandai, trattenendo un sorriso di tenerezza.
«Può darsi» rispose, guardandomi di sottecchi.
Gli scoccai un bacio sonoro sulla guancia e mi sedetti sul suo letto.
Lui scivolò dietro di me, si sdraiò appoggiando la testa sul cuscino e mi cinse la vita con un braccio.
«Non c'è motivo di essere geloso» dissi «... posso farti una domanda?».
«Dimmi la domanda».
«Hai avuto molte altre ragazze prima di me?».
«Prego?».
«Dai, non mi vuoi mai parlare del tuo passato, ma delle tue ex voglio sapere».
«Non è vero che non ti voglio parlare del mio passato, solo che non c'è niente di bello da raccontare» precisò lui.
«Niente di bello? Cioè, so che i tuoi genitori sono morti, ma quanto tempo fa è successo? Non sei riuscito a passare dei bei momenti con loro?».
«Mio padre è morto quando ancora ero in fasce, praticamente, così mia madre si è data da fare per tirarmi su da sola. Ma le mancavano i soldi, così alla fine era sempre fuori casa a lavorare. Ecco perché poi mi ritrovavo a passare il tempo più con altri ragazzini che con lei. Poi è morta di cancro, un paio di anni fa».
La sua storia era così triste che mi fece venire le lacrime agli occhi, ma le ricacciai dentro perché non volevo che mi vedesse compatirlo.
«Come ragazze, cosa dire, ne ho avute. Abbastanza, direi» riprese «Ma non ho mai avuto una relazione seria, quando vivevo a Rockland non ero il tipo. Qui, a Portland, invece, non mi ero mai interessato ad averne finora».
«Aspetta, quindi questa è una relazione seria?».
«Mi sembrava ovvio, non invito una ragazza a pranzo da noi ogni domenica» rispose.
Lo sapevo anch'io che fra noi c'era qualcosa di importante, ma sentirlo dire da lui mi faceva piacere e sorrisi per la contentezza.
Ci coccolammo per un po', poi Sean decise di fare il buon padrone di casa.
«Hai sete? Vuoi qualcosa da bere?».
«No, grazie» dissi io «avrai da studiare, meglio che me ne vada tra poco».
«Sì, è vero che ho da studiare... ma lo farò dopo averti accompagnata a casa tua, non mi va di guardarti andare via».
«Ma io abito lontano da qui, non puoi fare andata e ritorno a piedi» osservai.
«Chiedo la macchina ad Emmett. Lo faccio subito, aspetta qui» disse, risoluto.
Si alzò dal letto e uscì in fretta dalla stanza.

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Perla
Mystery / ThrillerPerla is rich, young and beautiful and has moved to the States following the american dream, but her beloved Sean has a dark secret that is going to overwhelme her. *** Perla è ricca, giovane e bella e si è trasferita negli Stati Uniti per realizzar...