11

82 14 5
                                    

«È quasi ora di cena» dissi «voi due andate a casa adesso? Io stavo pensando che mi piacerebbe fermarmi fuori con Sean... a te va?» gli chiesi.

«Sì, certo» rispose lui sembrando apprezzare la mia idea.

«Va bene, allora noi vi lasciamo e torniamo a casa» concluse Elisabetta iniziando a raccogliere le sue cose.

«Ciao! Buona serata!» ci augurò Gemma.

Incrociai le dita perché avevo in mente di approfittare del fatto che io e Sean saremmo rimasti da soli per scoprire cosa mi nascondeva.

Sapevo che c'era qualcosa, perché lo avevo sentito parlare con Emmett, e volevo che lui mi rendesse partecipe, vista la nostra relazione. Inoltre, sentivo che ormai la cosa riguardava anche me perché qualcuno mi infastidiva tutti i giorni da quando lo avevo conosciuto. All'inizio non avevo dato molto peso alle telefonate, ma provenivano dalla stessa persona che aveva inviato il messaggio sul mio cellulare, e, forse, anche il messaggio arrivato con il sasso.

«Dove ti piacerebbe andare a cena?» mi chiese quando le mie sorelle se ne furono andate.

«Non lo so, pensavo a un posto tranquillo» risposi.

Ma ero consapevole che, probabilmente, nessun posto sarebbe stato abbastanza appartato per quello che volevo farmi raccontare. Dovevo piuttosto pensare a una scusa per portarlo a Deering Oaks Park, che a quell'ora doveva essere poco frequentato a mio parere.

«Okay... qui in zona non mi viene in mente niente in particolare, ma possiamo fare due passi e vedere se ne troviamo uno che ti piace» propose lui.

«Perfetto».

Così, una volta usciti da Holy's Café, lo convinsi a svoltare in Forest Ave.

Il cielo era buio, ma noi passavamo sotto un lampione dopo l'altro immergendoci nei coni di luce che scandivano il marciapiede.

«Tutto bene, perla mia?» mi chiese Sean mentre camminavamo «È da quando eravamo con le tue sorelle che mi sembri a disagio. Ti sei trovata male?».

«No, non è per quello. Tu e le mie sorelle non centrate niente».

«È successo qualcosa oggi, allora?».

«Sì... e te ne volevo parlare» mi guardai attorno nella speranza di capire se era il momento giusto e poi decisi di andare dritta al punto «Sean, c'è qualche motivo per cui dovrei stare lontana da te?».

«Scusa? Cosa vuoi dire?» era decisamente turbato.

«Voglio sapere se c'è effettivamente qualche motivo o se, semplicemente, a qualcuno non va che io stia con te. Ho ricevuto un messaggio che mi diceva di starti lontana» cercai di spiegare.

«Da chi?».

«Non lo so!».

Lui serrò la mascella e corrugò la fronte.

«Non hai risposto alla mia domanda» mormorai.

«Non so cosa dirti, Perla, non so perché qualcuno ti abbia detto di starmi lontana».

«Nel senso che non hai nessuna ex gelosa o che non ti sei mai immischiato in niente di pericoloso?».

«Una ex? No...».

«Allora si trattava di un consiglio? Dovrei starti lontana perché hai combinato qualcosa di losco? Godi per caso di una brutta reputazione?» lo bombardai alzando il tono di voce.

«Non ho una brutta reputazione» precisò Sean. Vidi che era teso, probabilmente perché lo stavo mettendo alle strette.

«Ma io merito di sapere cosa mi nascondi, Sean. O cosa nascondi a tutti, a quanto pare» gli dissi usando il tono più gentile e persuasivo che riuscii.

PerlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora