Capitolo 8

581 31 1
                                        

-sai,questo è il mese di ogni anno più brutto ma la tua piccola presenza me lo sta facendo piacere...-

-perché non ti piace Settembre? È un mese così bello! Inizia l'autunno,le foglie cambiano colore e il paesaggio si dipinge di splendidi colori...-

-mio padre è morto a Settembre. Il 16.-

-Dio,mi dispiace...cazzo,sono proprio una deficiente! Non c'era domanda peggiore! Scusa,io...non volevo.-

-non ti devi scusare,sono stato io ad iniziare. Non so se dagli anni passati vedevi tuo fratello il 16 di Settembre non andare a scuola...-

-si,di solito mi accompagnava lui a scuola ma quel giorno non lo faceva mai...era per te?-

annuisce. Appoggio la testa sulla sua spalla e gli prendo una mano,proprio come fece lui la sera prima.

-se avrai bisogno di me,non per uccidermi spero,io ci sarò.-

-grazie...-

ci guardiamo negli occhi. Quei suoi occhi verdi,quel bosco che prima odiavo ma ora...adoro alla follia. Il suo viso si fa sempre più vicino al mio,i suoi occhi verdi si ingrandiscono. Le sue labbra sono sempre più vicine alle mie...

-hey,hey,hey ragazzi,siamo tornati! Cosa avete fatto di bello?-

dice mio fratello entrando dalla porta. Ci stacchiamo fulminei,fingendo di guardare la tv.

-ciao ragazzi,è andata bene la giornata?-

-si dai e voi? Tutto bene la mia malata preferita?-

dice Frankie stampandomi un bacio sulla fronte.

-meglio dai...anche oggi provate?-

-certo,come sempre! Ci assisti anche oggi?-

guardo Billie,cercando un segno di approvazione. Mi accenna un sorriso.

-si,oggi vi vengo a vedere.-

scendiamo tutti e assisto alla loro performance. Billie mostra ai ragazzi i testi che abbiamo provato a scrivere insieme. Annuiscono soddisfatti del lavoro. Domandano se li ha fatti completamente da solo o è stato "aiutato" dall'esterno. Mi guarda. Gli sorrido timidamente.

-mi ha dato una mano la piccola là seduta. Devo dire che con le parole ci sa fare.-

mi guardano perplessi. Mio fratello mi sorride,compiaciuto. Si siedono accanto a me e iniziano a scrivere gli arrangiamenti di ogni strumento. Rimango a guardare Billie. Mi ritorna alla mente quando si avvicinò a me per...non so neanche io cosa volesse fare. Lo guardo ridere,concentrarsi e pensare insieme ai suoi compagni. Guardo l'orologio:è ora di andare a salutare Cocain.

-ragazzi,arrivo subito,vado a fumarmi una sigaretta.-

-aspetta,vengo con te. Ho una cosa da fare.-

Mike e Tré mi fanno l'occhiolino. Alzo gli occhi al cielo,sbuffando. Torniamo su di sopra e andiamo sul retro della casa. Mentre Billie prende una sigaretta e se la accende inspirando quel veleno,cerco la mia gatta con lo sguardo. La vedo in lontananza,arrivare con il suo solito passo felpato. È un puntino bianco in mezzo al giallo e arancione delle foglie autunnali. Torno in case per poi uscirne con del prosciutto e del latte.

-cosa fai,merenda? Non ti fa male quello schifo mischiato?-

-non è per me,scemo. È per lei.-

dico indicandogli con il mento la gatta che si avvicina. Verso del latte in un piattino e lo metto davanti ai miei piedi,inginocchiandomi. Cocain vedendomi mi raggiunge. Dopo un breve miagolio e una carezza dietro le orecchie,inizia a bere il latte. Billie si inginocchia accanto a me.

//Hypoglycemia//Green DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora