Capitolo 10

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Al mio risveglio,mi trovo sopra un lettino,nell'infermeria della scuola. C'è mio fratello accanto.

-ben svegliata...è già la seconda volta in due giorni che mi fai prendere un infarto,la smetti? Sei svenuta di nuovo,questa volta per calo improvviso degli zuccheri. Come ti senti?-

provo ad alzarmi ma non riesco a reggermi sulle braccia. I ricordi tornano vividi nella mia mente.

-mi sento...ferita. Usata. Uccisa nel profondo. Tutto per colpa...-

-hey,frena. Di che cosa stai parlando?-

racconto tutta la storia mentre mi danno dell'acqua zuccherata per far stabilizzare gli zuccheri. Una vera schifezza. Frank mi guarda triste mentre mi asciugo le ultime lacrime.

-è fatto così,non puoi farci nulla...è qui fuori,vuole vederti. Sai,siete amici...-

-no,non lo siamo. Non doveva provarci con quelle della classe,non doveva baciare quella stronza di Marléne davanti a me. Perché questo mi ha ferito più di tutti. Ora questa ferita sarà sempre presente nel mio cuore,solo e soltanto grazie a lui.-

le forti braccia di mio fratello mi danno una mano a tirarmi su sul lettino.

-anche se sei piccola,Briciola,hai un cuore come quello di tua madre. Papà ci raccontava di quanto era gentile...-

-cosa c'entra ora questo?-

-...lei sapeva perdonare tutti. Prova a farlo anche tu. Se non riesci a cambiare lui,cambia una piccola parte di te. Ora devo tornare in classe,appena te la senti raggiungi la tua aula. Avviso io la prof di Chimica. Cosa dico a Billie?-

-non farlo entrare. Oggi no. Ho troppe cose per la testa.-

-ok. Riprenditi Briciola.-

mi dà un bacio sulla fronte per poi uscire. Dal muro leggero sento tutta la conversazione di mio fratello con Billie.

-ma...perché? Perché non posso entrare a vederla?!-

-non vuole Billie. Lasciala stare. Le hai procurato troppi problemi.-

-ma...-

-lei prova qualcosa per te Billie,arrivaci cazzo. La stai trattando come un fazzoletto usa e getta. Non farle più del male,ti prego...se la fai soffrire fai soffrire anche me.-

-ok...-

li sento incamminarsi lontano dall'infermeria.

-tutto bene cara?-

mi chiede gentilmente l'infermiera. Le sorrido,per poi appoggiarmi allo schienale del lettino.

-si,più o meno...-

-stai qui quanto vuoi.-

mi passo una mano nei capelli. Chiudo gli occhi e respiro profondamente. Perché mi sto facendo questo? Non voglio risposte ora. Sento piano piano la pressione del giorno arrivare e farmi addormentare.

Al mio risveglio mi trovo ancora nell'infermeria. Guardo l'orologio:sono le 15:30! Quanto ho dormito?! Scendo piano dal lettino e dopo aver ringraziato e salutato l'infermiera mi dirigo verso l'aula di musica.

-buon pomeriggio signorina Wright,ben arrivata.-

-scusi per il ritardo signor Anderson,ero in infermeria...-

-si,lo so,suo fratello mi ha detto tutto. Ora vada a sedersi,oggi si fa teoria.-

-ok,scusi ancora...-

vado a sedermi accanto a Sarah.

-hey,tutto bene? Ti senti meglio?-

-si,più o meno...è già la seconda volta in due giorni che svengo,non so il perché...-

//Hypoglycemia//Green DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora