Capitolo 12

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Berkeley,1994

I giorni,le settimane,i mesi,gli anni. Da quel giorno,non vidi più Billie. Non andò più a scuola,Mike e mio fratello non ne sapevano più niente. Poi,un giorno,anche Mike sparì. Li cercammo per tutta la città. Poi,un altro giorno,anche mio fratello Tré scomparve,lasciandomi una lettera. Ora sono sei anni che se ne sono andati e di loro non ho più notizie. Io e mio padre abbiamo abbandonato le ricerche da tanto tempo ormai. Ogni tanto,quando rivedo casa Armstrong da fuori,mi ricordo di quel ragazzo. Mi ricordo di quanto lo amavo,nonostante ci conoscessimo da poco. Eh già,il colpo di fulmine esiste. Mi ricordo quell'unico bacio che ci donammo,pieno di rabbia. L'unico bacio che mi fece provare qualcosa. In questi sei anni conobbi Alex,il mio primo ragazzo,facemmo l'università insieme. Era alto,capelli lunghi e mossi,castani. Occhi azzurri come quelli di mio fratello ma meno freddi. Portava gli occhiali. Con lui ebbi la mia prima volta. Poi,come in ogni relazione,finì tutto. E ora,passando davanti a casa Armstrong,ricordo quel ragazzo dagli occhi verdi. Penso di non essermelo mai dimenticato,nonostante la rabbia nei suoi confronti si sia sfumata. Ripenso a quella lettera che Tré mi lasciò sul comodino il giorno della sua partenza:

carissima Briciola,

qui è tuo fratello che ti parla. Come ben sai,gli altri due pazzi hanno deciso di andarsene. Ho rivisto Billie,con lui c'era anche Mike. Mi hanno chiesto di andare con loro,di continuare insieme questa passione per la musica che ci unisce. Siamo diventati un gruppo,ci chiamiamo Green Day. Lo abbiamo cambiato,ti ricordi quello prima? Sweet Children. Già,i bei tempi. Sta di fatto che ora devo andare con loro. Non so se ci rivedremo molto presto,sappi solo che ti voglio un mondo di bene.

Il tuo Frankie

guardo dentro casa Armstrong. C'è una televisione accesa e una bella famiglia seduta sul divano. Continuo per la mia strada. Un volantino mi vola accanto. Lo fermo e lo prendo in mano:

i Green Day presentano il loro nuovo album Dookie! Venite questa sera al Rod's! Entrata libera!

Ci sono riusciti. Metto in tasca il volantino e mi dirigo al lavoro. Sono la segretaria di uno scrittore,Christian. Appena arrivo,saluto tutti.

-buongiorno Gloria! Buongiorno Christian!-

ormai ci diamo del "tu" senza problemi. Gloria è la sua ragazza,capelli castani sempre raccolti in una coda,magra e alta più di me. Tanto tutti riescono a battermi riguardo l'altezza. Christian è moro,alto e magro. Inizio a lavorare.

-avete sentito di questa sera? Ci saranno i Green Day al Rod's!-

esclama Gloria,felicissima. Sorrido.

-Martina,tu ci vai?-

-cosa? Io? No,non è cosa per me.-

-dai,vieni con noi! Sfogati un po',sei sempre rintanata qui o a casa!-

-ma,io...ok,va bene,ma solo per poco. Domani devo fare una cosa urgente...-

-evvai! A che ora passiamo a prenderti? Per le 21? Si dai! Dio quanto sono felice!-

Gloria inizia a saltellare per tutto lo studio per poi andare tra le braccia di Christian. Si scambiano un "ti amo" per poi darsi un bacio. Mi rimetto a lavorare.

Alla fine dell'orario lavorativo,dopo aver salutato Christian e Gloria,torno a casa. Alla mia casa. Non vivo più con mio padre,anche se ora ha una certa età,ha trovato una donna. Non mi sembrava il caso di stare ancora sulle sue spalle quando posso iniziare a lavorare. Ne ho presa una vicino allo studio,un piccolo appartamento. Appena rientrata,trovo la mia bella gatta Cocain con l'unico suo cuccioletto.

-hey piccola,sempre a dormire?-

mi spoglio e mi siedo con lei sul divano. La accarezzo,prendendo il piccolo e mettendomelo sulle gambe. Fa un miagolio,per poi iniziare a mordicchiarmi il dito. È completamente nero,se non per il petto,le zampe,il mento e la punta della coda. Ha dei bellissimi occhi verdi che mi ricordano lui. Dopo un po' di coccole,mi alzo e vado a prepararmi una cenetta. Considerando che sono ancora ipoglicemica,mi preparo un'insalata con pomodori,tonno,uova e del formaggio. Semplice e veloce. Guardo l'orologio. Sono le 19.30,ho ancora un'ora e qualcosa. Dopo aver cenato,vado a farmi un bel bagno rilassante. Finito anche quello,inizio a prepararmi. Una maglietta nera a mezze maniche,con uno scollo a V abbastanza profondo,tenuto insieme da dei laccetti. Jeans neri,aderenti e le mie solite Converse nere. Un filo di matita un po' di cera per ravvivare i miei classici capelli corti e sono pronta. Guardo il mio profumo alla lavanda ormai nostalgico. Da quando Billie mi disse che le mie mani sapevano di lavanda,quando era ubriaco,non smisi più di metterlo. Allora anche questa sera si metterà. Dopo averlo messo,vado a leggere un po'. Appena sento il campanello,prendo la borsa,giacca di pelle nera,saluto i due micini e mi fiondo di sotto.

//Hypoglycemia//Green DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora