Capitolo 3

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Una volta finito tutto il giorno,suona la campanella. Ci salutiamo e come promesso a mio fratello li raggiungo nell'aula di Musica. Li trovo tutti e tre fuori a discutere con un professore.

-com'è possibile che non possiamo entrare nel club?! Chi ha detto questo?-

sbraita Billie.

-mi dispiace,i club potranno essere aperti solo dopo una settimana,tempo ai primini di ambientarsi.-

-non è possibile! Cazzo,e ora come facciamo a provare?-

-Billie,si può venire a casa mia...ho la batteria,Mike ha il basso e tu hai Blue. Gli amplificatori e i microfoni ci sono.-

-e va bene...basta che tua sorella non rompa le palle.-

-tranquillo,ha il suo posto. Non disturberà.-

ricomincio a camminare nella loro direzione.

-si parla del diavolo e spuntano le corna.-

dice il ragazzo dagli occhi verdi. Lo guardo male.

-quindi non si fanno più le prove qui? Si va a casa?-

-esatto. Dai,andiamo.-

mi prende sottobraccio e trotterellando usciamo da scuola,tornando a casa in pullman. Mike si siede al mio fianco e mi domanda della giornata,mentre Billie continua a dirgli che è un "morto di figa".

-sarà anche un morto di figa,ma almeno è più simpatico e gentile di te.-

con questa frase lo faccio stare zitto,mentre mio fratello ride come un matto.

-siete proprio cane e gatto,fate morire.-

appena arrivati a casa,dopo una bella merenda,i tre scendono in cantina e iniziano a provare. Come sempre,mi dirigo in giardino. Settembre si fa sentire. Le foglie stanno iniziando a staccarsi dai rami,c'è un forte odore di bosco. Mi dirigo verso l'albero di quercia,il più grosso. Salgo le scalette e entro nella casetta sull'albero. Mi ricordo quando mio padre insieme al signor Livermore costruirono a me e a Tré questa casetta sull'albero. Da quel giorno è diventato il nostro rifugio,io vengo ad ascoltare la musica,a leggere o a suonare. È rilassante e d'estate,in primavera e inizio autunno è bellissimo sentire il vento che smuove le foglie. Un brezza leggera porta una foglia all'interno della struttura tramite una finestra. Prendo questa foglia,mi stendo a pancia in su con le gambe sollevate e un braccio dietro la testa. Tendo la mano che tiene la foglia e la ammiro in tutti i suoi colori. Mi rilasso,lasciandomi andare a quei bellissimi fruscii. La musica prodotta nello scantinato risulta bassissima. Improvvisamente mi ricordo di aver lasciato tutto di sotto. Scendo,corro in camera mia che si trova al secondo piano,prendo un libro e il mio Tin Whistle. Mi ricordo di aver lasciato di sotto il mangiacassette. Non dovrei scendere,però devo prenderlo se voglio ascoltare la musica. Me ne infischio di quello che ha detto Billie e scendo. Di soppiatto cerco il mio mangiacassette,che si trova sulla scrivania,accanto al divano. Cerco di non farmi scoprire,ma Billie smette di suonare la chitarra. Impreco sottovoce.

-tappo,che ci fai qui? Non dovevi andare a cazzeggiare da un'altra parte?-

-si,però...avevo dimenticato il mio mangiacassette.-

sospira rumorosamente e si passa una mano sul volto.

-muoviti e vattene il prima possibile.-

-Billie,perché ti dà così fastidio?-

domanda mio fratello. Non ora Frank...il ragazzo si volta verso il batterista.

-perché mi dà sui nervi,tutti qui.-

//Hypoglycemia//Green DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora