Capitolo 9

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arriva nostro padre e per fortuna,cucina lui la cena. Mi chiede se mi sento meglio e chiede della giornata di Tré. Come sto? Fuori bene,dentro mi sento a pezzi. Tutto questo perché prima mi trattava male e ora,senza un perché,è diventato gentile. Non ci capisco più niente.

-scusate,ora vado a dormire. Sono parecchio stanca...-

-non ti scusare,vai. Buonanotte Martina.-

-'notte papà. 'notte Frankie.-

il ragazzo mi prende un braccio per tirarmi a sé. Mi guarda negli occhi,quegli splendidi occhi color ghiaccio.

-andrà tutto bene,tranquilla. 'notte Briciola.-

mi stampa un bacio sulla fronte per poi lasciarmi andare. Vado in camera mia ed essendo ancora in pigiama,mi metto subito sotto le coperte. Prendo un libro e inizio a leggere. Amo leggere,come amo la musica. È da tanto,troppo,che non riesco più a suonare il mio bellissimo flauto. Lo farò domani nell'ora di musica. Quando le palpebre iniziano a farsi pesanti,ripongo il libro sul comodino e mi metto a dormire. Non ci impiego molto ad entrare nel mondo dei sogni.

Lo vedo. È lì,davanti a me. Sembra vicino,ma in realtà è lontano. Più cerco di avvicinarmi a lui,più si allontana. Lo chiamo,incessantemente. Dopo vani tentativi cado in ginocchio. Solo allora vedo la sua figura avvicinarsi e arrivare alla mia altezza.

-Martina...sei bellissima. Ricordati questo.-

ancora quelle parole. Ancora e ancora. Mi rimbombano nella testa,non riesco a portarle via. Lo guardo. Distinguo chiaramente i suoi occhi verdi nonostante il paesaggio sia tutto in bianco e nero. Si avvicina sempre di più,schiudendo le labbra.

Mi sveglio di soprassalto,tutta sudata. Era solo un sogno. La luce entra flebile dalla finestra. Deve essere mattina presto. Mi alzo e vado in bagno. Mi sciacquo la faccia,guardando le mie grosse occhiaie sotto gli occhi. Da quanto mi sembra,ho dormito. Forse sono per la stanchezza del giorno precedente. Scendo in cucina e trovo mio padre pronto per andare al lavoro,ai fornelli.

-cosa ci fai già sveglia? È prestissimo!-

-oh,niente...ho avuto un incubo. Cosa stai cucinando?-

-la colazione. Bacon e uova. Già che ci sei,vai a chiamare tuo fratello.-

guardo l'orologio. Adesso che ci penso,non è così tardi. Sono le 6:30,tra un ora usciamo di casa per andare a scuola. Salgo al piano superiore ed entro in camera di mio fratello. Albeggia una puzza di fumo e si sente un casino provenire dalla bocca di Tré. Mi copro naso e bocca con le mani,mentre mi dirigo alla finestra per spalancarla e cambiare aria.

-Frankie,svegliati. È pronta la colazione.-

-altri dieci minuti...-

-in dieci minuti le uova e il bacon che papà ha preparato non saranno più buone. Muoviti.-

si alza di scatto e senza neanche aspettarmi corre giù di sotto,pronto per una nuova giornata. Mi chiedo da dove prenda tutta quell'energia. Dalle scale sento provenire un urlo di gioia.

-ARRIVO PAPÀ!!-

sorrido,pensando a quanto sia bravo mio fratello. Dopo aver arieggiato la camera,rifaccio il letto al ragazzo(solo per questa volta) e torno giù,pronta per una splendida colazione in famiglia. Finito di mangiare,ci prepariamo con tutta calma per poi andare a scuola. Come sempre,andiamo dalla nostra combriccola di amici. Salutiamo Mike,il quale è da solo.

-dov'è Billie?-

-eccomi!-

dice arrivando di corsa il biondo. No,aspetta,non è più biondo. Ora è diventato nero. Si avvicina a noi,riprendendo fiato per la corsa.

//Hypoglycemia//Green DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora