Capitolo 16

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Un lungo fischio mi risveglia. Sono intorpidita,non riesco a muovermi. Inizio a percepire delle voci,sconosciute. Con uno sforzo immane riesco ad aprire gli occhi. Ho qualcosa di fastidioso che mi punge il braccio destro e qualcos'altro infilato nel naso da cui esce ossigeno. Un respiratore. Sento il rumore della macchina che misura i battiti del cuore.

-ragazzi,si è svegliata! Muovetevi!-

mi guardo attorno. Ci sono tre ragazzi e una ragazza. In fondo al lettino c'è un uomo. Uno dei ragazzi,occhi verdi e capelli neri mi sta tenendo la mano.

-come ti senti? Tutto bene?-

provo ad aprire bocca per rispondere ma non ci riesco. Arriva un uomo in camice. Evviva,un medico. Fa spostare i ragazzi e si avvicina a me. Mi toglie il respiratore dal naso.

-signorina,come si sente? Riesce a parlare?-

-si...mi sento...strana...-

-ok,riesce a parlare,è un buon segno. Lei è stata in coma per due settimane per una ipoglicemia non curata nella giusta maniera. Riesce a muovere la mano?-

cerco di muovere la mano. Ci riesco,ma a stento.

-ok,abilità motoria presente. Con il tempo riuscirà a recuperare tutto. Ora,mi sa dire chi sono queste persone? Le conosce?-

mi indica i ragazzi che erano attorno al mio letto. Li squadro da capo a piedi,sforzandomi di ricordarli.

-no...chi sono?-

domando. L'uomo si nasconde il viso tra le mani,la ragazza scoppia a piangere e gli altri due si guardano sconsolati. L'unico che continua a guardarmi è il ragazzo dagli occhi verdi. Mi guarda nel profondo,tanto da mettermi in imbarazzo. Distolgo lo sguardo.

-Martina,sono Frankie! Ti ricordi di me? Sono tuo fratello!-

il ragazzo dai capelli verdi si avvicina al mio lettino,spaventandomi. I suoi occhi di ghiaccio cercano disperatamente di farmi ricordare chi è.

-no,mi dispiace...non so chi sei...non so chi siete...-

il medico mette una spunta sulla cartelletta che ha in mano,per poi prendere in disparte l'uomo. Il ragazzo dagli occhi verdi si avvicina al lettino.

-Martina...sono Billie...davvero non ti ricordi nulla?-

mi guarda con gli occhi lucidi. Vorrei rispondergli di si,ma capirebbe che sto mentendo...mi prende una mano. Sono calde. La ritraggo. Io...non lo conosco.

-non mi ricordo niente...-

si sposta dal letto e impreca. Non voglio far stare male tutte queste persone... la ragazza mi guarda,piangendo come una fontana. Si avvicina e asciugandosi le lacrime,dice il suo nome.

-beh,visto che non ti ricordi niente...piacere,io sono Sarah,andavamo a scuola insieme. Eravamo...amiche. Migliori amiche,per essere più precise.-

si rimette a piangere. Arriva il medico.

-signorina,lei si chiama Martina Eirnìn Wright,quest'uomo è suo padre,il ragazzo dai capelli verdi invece è suo fratello. Questi altri sono amici. Dovrà stare in ospedale per qualche giorno per degli accertamenti. Ora vi lascio soli,con permesso...-

esce dalla camera. La ragazza,Sarah,va a piangere tra le braccia di quello che dovrebbe essere mio fratello. Quello che dovrebbe essere mio padre si siede accanto a me,massaggiandosi la radice del naso,su cui porta degli occhiali. Inizia a raccontarmi della mia vita,di quello che non mi ricordo. In seguito si uniscono anche mio fratello e la ragazza,mentre gli altri due escono.

-sai,il ragazzo dagli occhi verdi...Billie...è il tuo ragazzo,almeno credo. Vi amate,ve lo siete detti qualche settimana fa. Ma questa storia dura da più di sei anni,tra poco sette.-

-davvero? Mi dispiace...non volevo rovinarvi così...è solo che...non mi ricordo niente...-

I giorni passano e inizio a ricordare qualcosa. Piano piano inizio a ricordarmi di Mike,poi di Sarah,di mio padre e di mio fratello,Frank. Ma il ragazzo dagli occhi verdi...è un mistero. Ogni giorno viene a trovarmi,devo dire che è davvero simpatico e...dolce. Oggi viene a farmi visita. Appena lo vedo entrare con una chitarra elettrica di colore azzurro in mano,mi spavento un po'. Vuole farmi una serenata?

-ciao Martina...-

-ciao...perché hai una chitarra con te?-

-questa? Oh,lei è Blue. Diciamo che è stata la chitarra con cui ti ho insegnato le basi. L'ho portata perché...volevo te le ricordassi con me...-

-certo,farei di tutto per poter recuperare la memoria...-

me la mette in braccio. Mi sistema le dita in una certa posizione e mi fa pizzicare una corda.

-ti ricordi? Questo è un Do.-

un breve lampo attraversa la mia testa. Si,mi ricordo qualcosina...mi ricordo per un microsecondo il viso di Billie da giovane,ma nient'altro.

-vagamente...-

proviamo altre note. Niente di niente. Dopo altri tentativi inutili,il ragazzo,scoraggiato,si siede accanto a me. Prende la chitarra e inizia a pizzicare le corde,emettendo dei suoni metallici.

-sai...mi manchi. Mi manca quella Martina che tanto amavo e vorrei tanto riaverla indietro. Ma ora,ci sei tu e...devo ricominciare tutto da capo,devo...riconquistare il tuo cuore. Perché tu hai ancora il mio,chiuso da qualche parte,mentre il tuo è a girovagare da qualche parte,un cuore di strada. Vorrei tanto riaverlo indietro,non sai quanto...-

inizia a suonare e a cantare una canzone. Flash rapidissimi iniziano a farmi tornare la memoria,facendomi provare un dolore indescrivibile. Billie nel mio letto,ubriaco...Billie che bacia Marléne...Billie che spinge la mia testa con un dito in un angolo,per poi baciarmi...Billie che mi abbraccia...la nostra litigata...inizio a piangere,lentamente. Quella canzone...è la canzone che abbiamo scritto insieme e che poi ha completato dopo avermi baciata...è 1000 Hours...ora so chi è Billie,Billie Joe Armstrong.

Appena termina di suonare,lo guardo. Lo guardo in quei magnifici occhi verdi,che tanto mi mancavano.

-perché piangi?-

-Billie...-

-si?-

-Billie...ti amo...mi sei mancato...Billie...sono Tappo...-

gli si illuminano gli occhi. Appoggia Blue per terra,per poi fiondarsi su di me. Le sue labbra calde si incontrano con le mie. Dopo tanto tempo,dopo tanto tempo nell'oblio,posso riavere il mio Billie. Le sue mani vanno dietro la nuca,portandomi ancora di più a sé. Sento quel calore allo stomaco,così familiare e così ben accetto. Percepisco di nuovo il suo dolce profumo agli pino silvestre,quanto mi è mancato. Il suo sapore ritorna familiare.

-Billie...ti amo...scusa per questa assenza...-

-sh,non parlare e baciami.-

ricominciamo a baciarci. Finalmente,dopo tutto questo tempo che sembrava interminabile,ci siamo ritrovati.

I giorni della permanenza in ospedale finalmente terminano e posso tornare a casa. Ogni mese dovrò subire una trasfusione di zuccheri per l'ipoglicemia avanzata. Questo è l'unico rimedio per contrastare questa malattia. Passo la maggior parte del mio tempo in compagnia di Billie e degli altri. Anche se Sarah è partita riesco sempre a contattarla per fare due chiacchiere. Dopo un altro tentativo di Alex nel ritornare nella mia vita,Billie decide di farmi convivere con lui. Qualche settimana dopo io e i miei due gattini andiamo ad abitare in una bella villa a due piani insieme al ragazzo dagli occhi verde bosco.

//Hypoglycemia//Green DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora