Capitolo 6

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-merda...chi ha chiuso a chiave la porta? Devo pisciare...-

mi sveglio con questa voce troppo familiare nelle orecchie. Mi siedo,stropicciandomi gli occhi.

-'giorno eh.-

gli faccio fare un salto. Sbadiglio e mi stiracchio.

-sei stata tu a chiudere a chiave la porta?-

-si...tieni la chiave.-

la prendo sul comodino e gliela lancio. Apre la porta in fretta e furia e corre al bagno. Mi rimetto giù,cercando di riprendere sonno ma invano. Qualche minuto dopo ritorna in camera mia,chiudendo dietro di sé la porta.

-sei...sveglia? Wright?-

mugugno,girandomi dall'altra parte. La luce mi illumina il viso,obbligandomi ad aprire gli occhi. Il ragazzo si sposta davanti alla finestra,spalancandola. Tira fuori una sigaretta e l'accende.

-per caso,ieri...ti ho detto qualcosa...molto più stronzo di quello che ti dico di solito?-

mi alzo,stropicciandomi gli occhi. Mi avvicino a lui alla finestra,poggiando le braccia sul piccolo davanzale.

-in realtà no...dicevi cose strane,cose che non mi sarei mai immaginata di sentir uscire dalla tua bocca.-

-tipo?-

-che sono bella quando non lo sono secondo me,che hai bisogno di me,le tue scuse...-

-ah...-

scende un lungo silenzio imbarazzante. Inizio a torturarmi le pellicine delle dita.

-hey,non farlo,ti fai solo male.-

mi prende le mani. Divento rossa e abbasso lo sguardo. Anche lui diventa rosso in viso.

-le scuse...erano vere. Non so come mai mi comporto sempre da stronzo...-

fa l'ultimo tiro per poi spegnere la sigaretta.

-ti capisco. Io sono timida ma alla fine posso essere molto sociale. Ti...chiedo scusa anche io. Come te sono stata un po' stronza nei tuoi confronti...scusa.-

-scuse accettate.-

mi porge la mano. Gliela stringo e con questo gesto facciamo pace.

-forza,andiamo a fare colazione.-

mi avvio verso la porta. Mi giro,cercando il suo sguardo. Vedo i suoi occhi puntati verso il basso,verso il mio lato B.

-scusa,abitudine...-

mi raggiunge. Si tiene la testa con una mano,emettendo un lamento di dolore.

-ti fa così male? Vuoi qualcosa?-

-nono,tranquilla...-

scendiamo giù di sotto e troviamo Mike ancora dormiente.

-Mike,svegliati. Mike? Mike!-

prende il pacco di sigarette e gliele lancia contro,facendolo svegliare.

-grazie mille. Ne avevo bisogno.-

-buongiorno comunque. Facciamo colazione?-

il ragazzo sbadiglia,recupera il pacchetto di sigarette e si stiracchia.

-ok...cosa si mangia?-

-non so...visto che mio padre è già uscito di casa,direi toast con marmellata. Cosa volete da bere?-

-un caffè latte,dai.-

andiamo tutti e tre in cucina. Inizio a preparare i toast mentre gli altri due chiacchierano. Sento qualcuno correre sulle scale.

-fameee!! voglio da mangiareee!-

eccolo. Arriva in cucina e si sorprende di vedere già svegli i due ubriaconi.

-siete già in piedi? Ma come è possibile?-

-mi scappava da pisciare e poi ho svegliato Mike con un pacco di sigarette dritto in faccia. Volevi essere svegliato così?-

-nono.-

mi appoggio al tavolo. Un capogiro.

-Briciola,tutto bene?-

-si,solo un capogiro.-

faccio un sorriso tirato.

-vai a vestirti,continuo io. Prometto di non far bruciare nulla.-

-ok,grazie Frankie.-

torno lentamente in camera mia. Mi sento debole,ho i brividi nonostante stia sudando freddo,ho mal di testa e dolori in tutto il corpo. Prendo dei vestiti qualsiasi ed esco dalla camera,dirigendomi in bagno.

-Martina...tutto bene?-

mi giro lentamente e ci impiego un po' a mettere a fuoco Billie. Lo vedo avvicinarsi,come al rallenty,sento la sua voce lontana,inizia a girarmi la testa. Poi,vedo tutto bianco,sentendo come ultima cosa Billie chiamare i ragazzi.

//Hypoglycemia//Green DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora