LILY'S POV
Era stata una notte tristissima, nonostante fossi a Neverland, l'isola della spensieratezza. Michael era infuriato per quello che era accaduto, talmente arrabbiato che se ne era andato di casa nel cuore della notte. Lo sentivo rigirarsi nel letto e alla fine l'avevo visto alzarsi, infilarsi una giacca pesante e sbattere la porta. Pensavo volesse prendere aria in giardino invece aveva preso la macchina ed era andato via.
La mattina ero stravolta, due occhiaie scure ricordavano a me stessa quanto male mi facesse la presenza di quello spirito. Mi sentivo lacerata, distrutta, incapace di reagire e soprattutto terrorizzata dalla possibilitá di poter perdere ancora una volta la mia felicitá. Erano le nove del mattino, Michael non era ancora tornato.
Scesi in cucina per la colazione: un gruppo di cameriere stava innaffiando dei fiorie colorati e altre apparecchiavano la tavola con cura.
"Ben svegliata signorina" mi dissero con un sorriso. Erano tutte così serene, sembravano fatine magiche.
"Oh...buongiorno". La dolcezza mi intimidiva. Ero stata abituata a ben altro nella mia vita. Mi colpì in particolare una cameriera con un vestito azzurro come il cielo e una cuffietta di pizzo bianco che le fermava i capelli biondi. Sembrava affidabile e disponibile. Ero preoccupata per Michael e mi avvicinai a lei: "Sai per caso dove é andato Michael?"
"Ieri notte non riuscivo a prendere sonno e ho visto il signor Jackson uscire dalla camera da letto verso le tre. Sembrava rattristato"
Mi sentii incredibilmente in colpa.
"Ti prego chiamami Lily e dammi pure del tu"
Mi regalò un sorriso bianchissimo: "E' un piacere Lily! Io sono Nancy. Mi dispiace non poterti aiutare".NARRATORE
Lily decise di distrarsi facendo un giro per il ranch. Era immenso. Si incantò a guardare il luccichio delle onde sotto i raggi del sole. Esplorò tutta la casa e all'ora di pranzo non c'era angolo che non conosceva. Michael aveva un bellissimo studio pieno di libri. C'era anche un pianoforte a coda, vicino alla finestra.
Da adolescente adorava suonare il piano. Aveva frequentato il conservatorio ed era la migliore: per tutti quegli anni aveva sognato tasti bianchi e neri. Si sedette e poggiò le mani tremanti sulla tastiera. Sarebbe stata ancora capace? Iniziò a suonare una semplice e monotona melodia. Stava improvvisando qualcosa che le veniva dall'anima. Suonava, suonava e pensava a Michael. Le sue mani iniziaronò a volteggiate su quei tasti, sempre più veloci, sempre più leggere. Li sfioravano con eleganza e lo studio fu invaso dalla musica in cui i pensieri di Lily si dispersero. Non sapeva da quanto tempo era lì, ma a un tratto sentì due mani calde poggiarsi sulle sue spalle scoperte. La musica si interruppe di colpo e Lily si voltò.
"Sono rimasto una decina di minuti ad ascoltarti sulla porta poi non sono riuscito a trattenermi. Dio come suoni... sei incredibile"
Lily si alzò guardandolo duramente negli occhi. "Dove sei stato? Sono ore in pensiero, pensavo ti fosse successo qualcosa". Voleva assumere un tono adirato, voleva rimproverarlo ma non ci riusciva.
"Scusami...io..." cominciò Michael.
"Non importa, ora sei qui" gli si gettò tra le braccia: "Ho avuto paura che dopo quello che é successo ieri tu non te la sentissi più di continuare a starmi vicino"
"Quando lo capirai che sei la vita per me mh? Sai essere ottusa certe volte" disse Michael baciandole i capelli.
"Forse voglio solo sentirmelo ripetere"
gli rispose.
Michael la prese per mano e la portò via dallo studio per condurla giù per le scale.
"Stanotte sono tornato nel quartiere in cui mi hai rapito"
"Cosa? Perché?"
"Un giorno ti ho parlato di una vecchia zingara che ho incontrato la notte precedente al rapimento. É saggia, le sue parole mi avevano colpito molto"
Lily vide una donna robusta in piedi al centro della sala. I suoi vestiti erano sporchi e consumati, i capelli grigi raccolti in un vecchio fazzoletto scolorito.
"Lei é Lily" le disse Michael.
La vecchia le sorrise, ma la ragazza rimase impassibile e strinse un po' più forte la mano di Michael.
"Cara...Michael mi ha parlato di te e di quello che ti affligge. Forse posso aiutarti".
Lily era sbalordita. Il suo sguardo vagava da Michael alla zingara.
"Siediti vicino a me tesoro" disse lei indicando una sedia a Lily. Anche Michael si sedette vicino alle due donne. Lily non aveva ancora detto nulla, era confusa e non sapeva come reagire: a parte Michael e quelli della Tana nessun altro sapeva il suo segreto.
"Non avere paura mia cara. Su coraggio, parla" la incitò
"N-non so che dire. Michael le ha detto proprio tutto?"
La donna annuì: "Proprio tutto. Non temere, resterá tra noi. Io voglio aiutarti e posso farlo. Conosco il male che ti affligge"
Lily guardò Michael come a dire "oh questo era il rimedio? Grande idea", ma decise di lasciarsi andare, non aveva nulla da perdere.
"Ho queste allucinazioni da 8 anni ormai, quasi ogni notte per non dire tutte le notti. Il suo spirito é ancora qui e mi perseguita. Cerca di uccidere Michael e ieri notte si é impossessato del mio corpo per spingermi a gettarmi dalla finestra. Ho paura che questo possa accadere di nuovo e che io stessa possa fare del male a Michael perché in quei momenti sono sotto il suo totale controllo".
Michael le accarezzò la coscia per rassicurarla. La zingara prese entrambe le mani di Lily e le tenne tra le sue, scrutandola. "Povera piccola. Ma non dovrai più temere da oggi". Detto questo poggiò le sue mani sul tavolo.
"Nel paese da dove vengo studiamo le arti magiche e le trasformazioni dell'anima dopo la morte. É frequente trovarsi di fronte a un caso come il tuo. Io ho appreso le arti insegnateci dai maghi della tribù. Richiamerò questo spirito e ti libererò da lui. Ma dobbiamo stare a delle regole. Chiudi le ante delle finestre Michael e accendi due candele".
Lily non capiva quelle parole e Michael iniziava ad inquietarsi, ma fece come gli era stato chiestio. La zingara invece sembrava incredibilmente tranquilla. Iniziò a pronunciare a occhi chiusi una cantilena simile a un lamento. La luce delle candele proiettava ombre inquetanti sulle pareti.
A un tratto Lily trattenne il respiro dalla paura. L'ombra era apparsa davanti a lei, con gli occhi più rabbiosi del solito.
"Mio dio...funziona. E'qui" disse.
"Lo vedo" rispose la donna.
Michael era l'unico a non vedere lo spirito e aveva paura, ma abbracciò Lily pensando che lei ne avesse di più. La vecchia continuò per un po' la sua cantilena poi a voce molto alta disse:
"Perché affliggi questa giovane innocente figlio delle tenebre? Torna nell'ombra che ti spetta"
Lo spirito strinse i pugni e inclinò lentamente la testa da un lato, guardando Lily che tremava.
"Non ancora. Non é ancora il momento di andare....non ora. Non ho concluso la mia vendetta" sibilò.
"Cosa vuoi in cambio della libertá della ragazza? Ti ordino di parlare"
Lo spirito ringhiò.
"Sangue. Il loro. Voglio vedere la vita andare via dagli occhi di lei come lei mi ha visto perderla. Che la mano della ragazza sia piena del sangue dell'amato come era piena del mio"Lily scosse la testa con forza: "No. No!! Questo mai. Mandalo via!!! Non accetto questa condizione!!" ripeteva Lily.
La vecchia non la considerò e continuò la sua conversazione: "Figlio del male, andrai all' inferno col loro sangue ma non con la loro vita"
"No... Tornerò... tornerò"La vecchia si rivolse finalmente ai ragazzi. "Vuole il vostro sangue per andare via per un po', ma tornerá per uccidere Lily"
Michael batté con rabbia un pugno sul tavolo. Prese un coltello dalla credenza e se lo puntò al braccio.
"No! Vuole che sia Lily a farlo!" Lo fermò la vecchia.
Michael porse il coltello a Lily che però non volle prenderlo.
"Non ti farò del male"
"Ragiona cazzo!! Non fare la bambina" le urlò Michael
"Non lo farò. Che contui pure a perseguitarmi"
Michael le prese con forza il viso in una mano.
"Se non lo fai adesso giuro su Dio che mi ammazzo sul serio e sará tutto finito"
"Smettila....sei cattivo, non costringermi" gli disse Lily, in lacrime.
"L'hai scelto tu". Michael prese il coltello e se lo puntò alla gola.
In preda all'ansia Lily glielo strappò di mano e gli tagliò il braccio. Michael urlò di dolore. Lo spirito chiuse gli occhi, come stesse godendo dell'odore del sangue del ragazzo che sgorgava a fiotti.
La vecchia era rimasta impassibile.
"Sporcati le mani col suo sangue,Lily, e mostragliele. Andrá via" le disse.
Piangendo disperata Lily fece come aveva detto. Fece vedere le mani sporche di sangue allo spirito.
Questo iniziò a urlare a sua volta in un modo spaventoso.
"E così sia. Sono costretto ad allontanarmi da te mia piccola assassina. Ma ci rivedremo e allora non avrai scampo".
Lo spiritò vorticò su se stesso e sparì con altre urla.
La vecchia alzò le avvolgibili e spense le candele con un soffio.
Michael era accasciato a terra e si teneva il braccio ferito e dolorante, mordendosi le labbra per non lasciare uscire gemiti di dolore.
"Cosa ho fatto.... cosa ho fatto..." ripeteva Lily.
"La cosa giusta" le disse Michael.
Il suo braccio fu subito medicato da Lily, ma in ospedale gli avrebbero certamente messo molti punti.
Lily non riusciva a smettere di baciarlo e coccolarlo. Non aveva ancora realizzato cosa era successo.
"Il rito ha avuto un buon esito Lily" le disse la zingara con voce dolce. " Per un po' siete liberi"
"Un po'? Per quanto? Quando tornerá?" chiese Michael.
"In genere un anno"
"Un anno...." ripeté Lily. Non ci credeva.
Michael sorrise di felicitá. "Hai sentito amore? Un anno. É meraviglioso"
Lei gli sorrise semplicemente.
"Spero solo che sia vero. Vado a prenderti un'altra garza per la ferita"
Si alzò dal divano, ma come mise in piedi si sentì svenire.
Fu abbagliata da una luce bianca, la stessa che aveva preceduto la visione a casa della madre di Michael, ma molto più intensa.Quello che vide in quella visione avrebbe cambiato la sua vita. Avrebbe cambiato le sue prioritá, le sue prospettive. Avrebbe cambiato il corso di tutta la storia e l'avrebbe costretta a essere diversa. Ma non disse a nessuno ciò che aveva visto: tenne il suo nuovo segreto per sé, nei meandri più tristi del suo cuore.
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The Last 5 Minutes
ChickLitLa voglia di scappare dalle falsitá e dai pregiudizi della gente spinge Michael Jackson alla decisione di sparire per un po'. Ma la sua libertá é temporanea: in un'umida alba verrá rapito da una donna misteriosa e portato nel covo di una banda senza...