Il mio primo viaggio astrale

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Arriva il giorno in cui Noemi mi propone di portarmi a visitare altri luoghi della nostra Galassia, lasciando a me, come sempre, la decisione finale. Mi dice che posso stare tranquilla, che non mi succederà nulla e che lui sarà sempre al mio fianco a proteggermi e a guidarmi in questa nuova avventura: il viaggio astrale. Ne parlo anche con Alberto, ormai amico fidato e mio supporto nei momenti più difficili; dopo aver riflettuto a lungo ne parlo anche con la mia famiglia.

Presa la decisione di vivere anche questa avventura Noemi mi dice che affinché il mio primo viaggio astrale possa avvenire dovranno essere presenti e condividere con me questa eperienza, un medico, un giornalista, un figlio, due persone che erano al corrente del funzionamento dei viaggi astrali e qualche amica che mi seguiva da tempo, il tutto per constatare il cambiamento del mio corpo durante il viaggio. Il mio medico di fiducia, non potendo essere presente il giorno fissato, manda un suo collega, che nonostante il suo scetticismo accetta di partecipare e si offre di portare con se un giornalista di sua conoscenza.

Il mio primo viaggio nel mondo astrale ha dunque inizio, nonostante ci sia Noemi al mio fianco provo paura, sono confusa perché non capisco dove sono, mi colpisce una voce fuori campo che spiega che stiamo sorvolando Marte, io ascolto tutto ciò che mi viene detto e osservo curiosa, scorgo sulla superficie del pianeta Marte delle lastre di ghiaccio e commento ciò che vedo alle persone che sono intorno al mio corpo sdraiato. Nel mio viaggio non sono l'unica visitatrice, ci sono altri contattisti con noi, che non conosco.

Ad un tratto avvistiamo una discesa e il mezzo su cui viaggiamo rallenta così da permetterci di osservare il muschio umido ai lati della discesa e dell'acqua che scorre, penso che si tratti del ghiaccio che si scioglie. Parlano anche di forme di vita su Marte, ma io non riesco a vederle.

Descrivo tutto ciò che vedo, il mio corpo reagisce agli stimoli che la mia anima incontra nel viaggio, solo al mio ritorno nel mio corpo apprendo da chi mi ha assistito e in particolare dal medico che il mio corpo era freddo quando dicevo di essere a 30 gradi sotto lo zero, ed era caldo e sudava quando dicevo di essere a 50 gradi sopra lo zero.

E quando la piattaforma che mi permette di navigare nell'universo aumenta di velocità il mio fisico, mi dicono dopo, sembra essere messo a dura prova. Il medico mi prova la pressione, i battiti del cuore sono molto alti e teme che la mia vita possa essere in pericolo. Vuole farmi una puntura, io capisco che vuole interrompere il mio viaggio, Noemi mi dice di stare tranquilla, non succederà nulla e tutto andrà a buon fine; faccio allora un cenno con la mano per esprimere il mio diniego, mio figlio si fida di me e di Noemi e ferma il medico. Il medico è furibondo, non vuole più assistere, come medico è responsabile della mia vita e così dicendo si dirige verso la porta. Ma quando apre la porta avverte un'aria calda che fa da barriera spingendolo indietro. Così si rende conto che è responsabile della mia vita, non può fuggire e ritorna sui suoi passi con la volontà di farmi quella puntura.

Grande è la sua sorpresa quando mi trova seduta sul divano, mi prova la pressione, mi ausculta il cuore e il respiro, tutto aveva ritrovato la sua regolarità. Gli sembra tutto surreale, come un sogno, è stupito così come lo è il giornalista, non è da tutti assistere a una cosa così straordinaria sino ad ora a loro sconosciuta. Il medico mi dice che questo episodio gli ha aperto gli occhi su un nuovo mondo, ha svegliato la sua fede, nel momento più difficile si è rivolto a Dio invocando il suo aiuto chiedendogli di vegliare su tutti i presenti e anche su coloro con poca fede come lui e il giornalista. Continua dicendo che proseguirà la sua ricerca dal punto di vista medico per studiare questi fenomeni e poi mi chiede di fare una telefonata, chiama il mio amico medico che gli ha chiesto di sostituirlo, le parole che pronuncia sono ancora vive nella mia mente: "Grazie Alberto per avermi fatto questo grande regalo, appena possibile ti racconterò tutto!" Questo fenomeno conduce tutti i più scettici a credere che l'universo è abitato da altri esseri, esseri probabilmente più evoluti che vogliono comunicare con noi. 

Questo è stato il mio primo viaggio astrale, in seguito ne ho fatti altri.

Una voce mi giunse dal cosmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora