L'incontro con Noemi

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E' il giorno del mio compleanno, compio 80 anni... Uno sguardo nel vuoto e percorro con il pensiero la mia vita trascorsa, con un sorriso sul viso penso al tempo che è passato: una miriade di ricordi suscitano in me forti sensazioni. Vago alla ricerca dell'emozione più forte e indelebile che ha segnato la mia vita: la gioia immensa di mettere alla luce dei figli, un miracolo che si compie attraverso il corpo di una donna!
Avevo 17 anni quando mi sono sposata con l'uomo che ancora oggi vive accanto a me; nei primi 5 anni di vita insieme abbiamo dato alla luce tre figli e la quarta è arrivata in età più matura, quando avevo 30 anni.
La famiglia, bene prezioso ricco d'amore e di valori solidi, le fondamenta del mondo! La famiglia ti riempie di gioia, quella gioia magica che ti pervade e che, quando riempie l'animo, illumina gli occhi mostrandoti lo splendore e l'amore del mondo e dell'universo. Questa è sicuramente la mia prima tappa rilevante, una missione importante e comune a molti esseri umani.
I miei ricordi sono lontani e gli anni che trascorrono li rendono un po' grigi, difficili da scorgere. Dal ricordo della famiglia una riflessione giunge a mio padre, il cuore di una donna percepisce solo crescendo il vero valore dell'amore che i genitori donano ai figli. Chiamati alla missione di genitori capiamo davvero quanto sia prezioso il loro affetto e quanto importanti i sacrifici che hanno fatto per crescerci. Io sono stata la gioia del secondo matrimonio di mio padre: rimasto vedovo conosce mia madre con la quale condivide l'emozione di dare alla luce una figlia in età avanzata, aveva già 68 anni quando riceve il dono immenso della paternità, riavvolgo i ricordi:
Ho 13 anni e lui già 81, risento la sua voce, è preoccupato come un genitore consapevole di non poter accompagnare una figlia lungo il percorso della sua vita. "Non potrò vivere ancora a lungo" mi dice infatti "e voglio che tu sappia che la tua nascita è stata un dono speciale, io avevo rinunciato da tempo all'idea di avere dei figli" e poi continua "una notte in sogno, un uomo dal viso angelico, mi dice che diventerò padre di una bimba che, crescendo, sarebbe stata chiamata a compiere una missione molto importante nella sua vita."
Mio padre muore 2 giorni dopo.
Il suo sogno rimane per anni solo il racconto di un padre preoccupato per il futuro della figlia, lo rimuovo nei miei ricordi fino a quel giorno in cui compio 43 anni.
E oggi che ripercorro la mia vita attraverso i ricordi, rivedo quel giorno in cui tutto è stato più chiaro.
Ho invitato a pranzo i miei figli con le loro famiglie per festeggiare, sono in cucina a preparare il pranzo quando vedo sulla soglia della porta un uomo...... chi è?
Nonostante il viso angelico di quell'uomo misterioso sono spaventata, il mio corpo trema come una foglia e il mio cuore batte a mille.
Mi raggiunge in cucina mia figlia, la più piccola che aveva ai tempi 13 anni, e mi appare serena, per nulla spaventata, mi rendo conto che quell'uomo lei non lo vede. Mi faccio coraggio per non spaventare mia figlia, le dico che è tutto pronto e di chiamare gli altri per il pranzo. Non appena la bambina si allontana dalla cucina mi rivolgo a quella visione misteriosa: "Chi sei?" Gli chiedo. "Sono un Angelo" mi risponde "un Angelo di luce, sono qui perché tu sei stata prescelta per compiere una missione molto importante".
Il mio pensiero corre a mio padre e a quel sogno che mi aveva raccontato prima di morire.
Chiedo allora: "sei l'Angelo che ha sognato mio padre?" Alla sua risposta positiva gli chiedo il suo nome, ma lui risponde con una domanda "Come mi chiameresti?" Il mio cuore scelse Noemi. "Sarò la tua guida e ti accompagnerò nella tua missione" mi comunica.

Una voce mi giunse dal cosmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora