Non C'è Buio Senza Luce

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Il mio piano stava funzionando alla perfezione: Alexander era spietato ed inarrestabile; mia sorella non avrebbe mai potuto contrastarlo.
<<Oh mio Alexander>> dissi vedendolo entrare ed iniziando ad incamminarmi verso di lui a braccia aperte. Lo avevo convocato per proporgli qualche giorno di riposo prima di partire per la missione assegnatagli, doveva rimettersi in forze e recuperare le energie per radere al suolo l'odioso paesino di Rockholme e tutti i suoi abitanti.
Dalla sera della festa non facevo che pensare a lui ed a ciò che avevo provato ad averlo così vicino. Avevo bisogno di passare del tempo in sua compagnia, dovevo farlo innamorare di me a tutti i costi, ormai lo desideravo troppo.
<<Salve mia Regina>> rispose con voce calda chinando lievemente il capo in segno di rispetto.
<<Dobbiamo festeggiare il tuo ritorno>> continuai entusiasta,
<<servi!>> dissi alzando la voce e sbattendo le mani in modo da attirare l'attenzione dei domestici presenti nella sala, <<accompagnate il mio ospite nella camera più bella ed allestite un banchetto nella mia. Voglio fiumi di vino e musica>>. Allora spostai lo sguardo sul volto compiaciuto del giovane e con tono più basso ripresi <<ti aspetto nella mia stanza tra due ore>> ed infine, avvicinandomi al suo orecchio, sussurrai <<non tardare>>.
Le ore seguenti furono caratterizzate dalla frenesia dei preparativi. Ai piedi del mio enorme letto a baldacchino si trovava un lungo tavolo di legno sul quale erano esibiti dolci e salati, carne e pesce, frutta, verdura e sette brocche piene di vino. Avevo passato un'intera ora davanti allo specchio per decidere cosa indossare, alla fine avevo optato per un abitino leggero: dalle spalline fini partivano a coppie veli scuri che ricadevano fino a metà cosce creando un effetto di trasparenza in prossimità delle gambe. I miei lunghi capelli biondi erano raccolti in una morbida coda fermata con un elastico color amarena dal quale fuoriuscivano ciuffi più corti che ricadevano ai lati del volto, ed infine sui miei occhi chiari come l'acqua era stato applicato un leggero velo di trucco per renderli più luminosi.
Erano quasi le undici di sera quando sentii bussare alla mia porta che si aprì subito dopo. Alexander era stupendo vestito di nero dalla testa ai piedi, le maniche corte della maglia lasciavano scoperti i possenti muscoli delle braccia ed i pantaloni attillati e rigidi evidenziavano la perfezione delle sue gambe. Vedendomi seduta comodamente sul mio letto si aprì in un sorrisetto mozzafiato che mi fece arrossire all'istante. Ancora imbarazzata mi alzai per andargli incontro e quando gli fui davanti, invece di inchinarsi come suo solito, si avvicinò a me lasciandomi un delicato bacio sulla guancia e poi, in corrispondenza del mio orecchio, sussurrò <<buona sera, mia Signora>>.
Dopo pochi istanti di imbarazzante silenzio si allontanò da me per dirigersi verso il lungo tavolo, prese due calici di vetro e li riempì di vino. Dopo avermene dato uno andò ad accomodarsi sul letto invitandomi a fare lo stesso. L'aria era impregnata della mia agitazione ma Alexander era tranquillo, come se non si accorgesse del mio nervosismo ormai fuori controllo. Dopo un nuovo momento di silenzio spostò il suo sguardo verso i tre musicisti che avevo fatto chiamare per intrattenerci e con voce calma disse <<andate>>, quell'ordine fu eseguito immediatamente dai tre ragazzi che, dopo un veloce inchino, uscirono dalla stanza richiudendo delicatamente la porta alle loro spalle. Ci ritrovammo soli immersi nel silenzio più totale che però fu improvvisamente interrotto dalla voce calda e sensuale di Alexander <<allora .. Possiamo dare iniziò ai festeggiamenti?>>,
<<oh .. Beh .. Certo!>> risposi risvegliandomi dai miei pensieri <<innanzi tutto volevo ringraziarti per la ..>>.
Alexander continuava ad accorciare la distanza tra di noi facendo così aumentare la mia agitazione <<per la tua collaborazione, sei stato davvero brav..>> le mie parole rimasero per aria mentre quel meraviglioso ragazzo premeva le sue labbra morbide sulle mie. Ad un tratto era come se non ci fosse più niente intorno a noi, eravamo solo io e lui avvolti nello stesso caldo abbraccio. Delle fiamme mi attanagliarono il cuore stringendolo in una morsa di sensazioni piacevoli ed appaganti. Il nervosismo era scomparso ed aveva lasciato dietro di se una scia di sicurezza e tranquillità. Il fisico imponente di Alexander mi aveva costretta a sdraiarmi ed ora mi teneva prigioniera sotto di se; quando a malincuore lasciai andare le sue labbra lui spostò il viso ed iniziò a lasciare piccoli baci caldi sul mio collo. In preda ai brividi iniziai a dire <<Alexander, non devi più andare a ucc ...>>
<<shh>> disse lui poggiando un dito sulle mie labbra.
Avrei voluto dirgli che non avevo più bisogno di avere la mia vendetta su Ludovica, adesso ero felice, nel mio cuore non c'erano più risentimento ed invida, adesso era abitato solamente da sentimenti positivi. Poco male, forse quello non era proprio il momento adatto, glielo avrei detto il prima possibile.
Quella notte capii cosa voleva dire appartenere completamente a qualcuno nonostante non fosse andata esattamente come lo immaginavo. Non fu un'esperienza facile: Alexander era irrequieto, frenetico e dominato dal desiderio, ma dopotutto cosa potevo saperne io? Probabilmente è proprio così che gli umani esprimono il loro amore.
Quando la tranquillità ed il silenzio calarono su di noi come un leggero velo, Alexander si distese al mio fianco e, guardandomi dritto negli occhi stanchi, disse <<stai bene?>>
<<mai stata meglio>> risposi con un lieve sorriso sulle labbra ricambiando il suo sguardo,
<<perché lo hai fatto??>>
<<cosa?>> chiesi a mia volta sorpresa,
<<perché hai scelto proprio me?>>
<<beh è una storia lunga in realtà.. In principio volevo solo distruggere mia sorella e quindi mi serviva qualcuno di abbastanza forte e potente.. Poi però .. Ecco io .. >> iniziai a balbettare non sapendo bene come continuare, allora, troppo imbarazzata dal forte contatto visivo che si era creato, alzai gli occhi puntandoli sul soffitto e continuai <<io ho iniziato ad affezionarmi a te ed è per questo che non voglio che tu combatta contro Ludovica, adesso ho capito cosa prova per quell'umano e lo accetto, non sono più gelosa.. Quindi sei libero di scegliere: se rimanere qui con me oppure tornare sulla terra e ricostruirti una vita.. Non ho più bisogno di Alexander il guerriero, però ecco .. Ho bisogno del vero Alexander, ho bisogno di averti al mio fianco>>.
Non ricevendo alcuna risposta mi voltai nella sua direzione e vidi il suo meraviglioso viso calmo e rilassato come quello di un bambino. La sua espressione adesso era tranquilla, le morbide labbra erano socchiuse e le lunghe ciglia scure creavano dei giochi di ombre sulle sue gote. Non credevo fosse possibile: ma era ancora più bello del solito. Dopo avergli lasciato un leggero bacio sulla guancia mi sistemai tra le sue braccia e mi addormentai cullata ed quel caldo abbraccio.

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