Baluardo

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DRAKE'S POV

Arrivo a scuola e vado a parcheggiare la moto, poi mi dirigo verso l'entrata per aspettare che suoni la campanella, ma noto qualcosa di strano: c'è un gruppetto di ragazzi attorno a qualcuno che non riesco ad identificare e sembra non stiano facendo nulla di buono.
Se c'è una cosa che odio a morte sono quelli che se la prendono con chi è più debole, quindi non posso lasciar correre una cosa del genere; mi avvio verso la loro posizione, ma più mi avvicino più accellero perché mi sembra di riconoscere una certa maglietta sgargiante e fuori posto con qualsiasi cosa.

"Che cosa avete intenzione di fare?" Urlo minaccioso non appena arrivo.

Uno dei quattro ragazzi si volta: "È meglio che tu te ne vada, abbiamo già da fare con questo sgorbio, non disturbarci."

"Non avete capito niente, voi Jordan non lo toccate finché sono qua."

Una voce sommessa arriva dal basso: "Drake, cosa ci fai qui? Vattene che è meglio."

"Lo hai sentito il ragazzo? Vattene idiota, se non vuoi passare guai grossi."

Con un rapido scatto mi avvicino a lui, appoggiando la base della mano sotto il suo mento: "Ho detto che finché sono qui voi non lo toccate, inoltre se vuoi mantenere intatte la mascella e la lingua ti conviene anche andartene, perché la prossima volta non mi fermerò qualche millimetro prima."

Afferro per il collo quello davanti a me e lo scaglio alle mie spalle, giusto in tempo per bloccare uno dei tre rimasti che mi voleva attaccare: "Io vi avevo avvertito, ma sembra che non vogliate proprio ragionare" guardo i due rimasti davanti a me "voi almeno siete intelligenti?" questi si mettono in posa di combattimento "va bene, sembra che io non abbia altra scelta. Però dopo non venite a piangere, mi raccomando."

Con un movimento fulmineo mi avvento sul ragazzo di destra, che ha a malapena il tempo di accorgersi del mio scatto perché viene subito steso da un pugno allo sterno.
Invito i tre rimasti a farsi avanti con gesto beffardo, poi mi metto in posizione difensiva; uno di loro mi carica tentando di portare un colpo a bersaglio: troppo prevedibile. Paro l'attacco e uso la spinta della sua corsa per sbatterlo a terra; "fuori due" conto mentalmente.

"Potete ancora tirarvi indietro voi due, siete in tempo per salvare la faccia."

L'unica risposta che ricevo è un urlo quasi barbarico da parte di uno dei due rimasti, mentre parte alla carica, anche lui col pugno alzato.

"Me la fate proprio facile, vero?"
Stoppo la sua avanzata con un calcio al basso ventre ben piazzato e utilizzo quel momento guadagnato per sbilanciarlo e lasciarlo cadere a terra; "fuori tre".

"Manchi solo tu, torno ad avvisarti che puoi chiuderla qui e andare via se hai un po ' di cervello."

"Chi ti credi di essere, eh? Arrivi qui nella MIA scuola e pesti i miei amici senza sapere nemmeno chi sono; hai fatto un grosso errore fratello, un grosso errore."

"Tecnicamente siete voi ad aver pestato un mio amico. Non so cosa abbia fatto, ma di sicuro nulla per cui ridurlo così."

"FAI SILENZIO!" Estrae un coltello "IO TI MANDO ALL'OSPEDALE! ANZI, TI UCCIDO QUI E POI TOLGO LE BUDELLA ANCHE AL TUO AMICO LÌ SEDUTO!"

Detto questo scatta cercando di portare a segno un affondo, ma io mi limito a spostarmi di lato ed uscire dalla sua traiettoria, poi afferro il suo polso e tirandolo verso di me gli assesto una gomitata sul naso e concludo con un colpo dietro al collo per sbilanciarlo e farlo cadere a terra. Nel frattempo sfilo il coltello dalla sua mano:

"Stai attento a girare con un coltello, qualcuno potrebbe farsi male." Sorrido beffardo lasciando cadere l'arma a terra. "Vieni Jordan, andiamo in infermieria." Gli tendo la mano per poterlo aiutare ad alzarsi.

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