Magia e allenamento

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Un'esplosione dietro di me mi spinge a terra.

"Credevi fosse facile sconfiggermi, vero Drake? Povero illuso, sarai anche immortale ma una fata del fuoco è dieci volte, se non venti, più forte di voi."

Mi lascio scappare un gemito e lei ride: "Hai osato introdurti qui e adesso non riesci neanche a muoverti, tutto bruciacchiato come un maiale arrosto. Sei patetico, PATETICO!"

Subito dopo uno strano eco risuona nella radura, tutta circondata da alberi e arbusti rossi, facendo accapponare la pelle alla donna che fluttua sbattendo rapidamente le trasparenti ali rosee.

Si guarda attorno enigmatica cercando di capire da dove venga il suono e se sia più o meno vicino, mentre io pian piano mi alzo in piedi formando con le labbra un sorriso quasi malefico:

"Non hai ancora capito cos'è, piccola fatina?" Dico in modo ironico.

Quello stesso suono si ripresenta, questa volta è più forte e più vicino, un ruggito agghiacciante che manda in preda al panico chiunque lo senta, perché dal momento in cui accade sai di essere spacciato.

"Non sarà mica..."

La interrompo: "Il cane a tre teste? No, il suo grido non è così forte, lo sai. Per te ho voluto esagerare, cara mia."

"Ma se non è Cerbero allora chi è? Dimmelo Drake, DIMMELO!"

I suoi occhi dorati si illuminano di un rosso brillante ed in preda alla furia inizia a lanciarmi contro una serie di sfere infuocate, ma io rapidamente le schivo rotolando di lato, lasciando sfumare i suoi attacchi contro la flora del posto.

Passato qualche secondo, quando la "mitragliatrice" di palle di fuoco è finita mi fermo a fissare oltre le sue spalle in modo enigmatico, come per convincerla a voltarsi. Lei gira la testa quasi immediatamente e subito dopo rimane pietrificata dal terrore, davanti all'imponente figura di un gigantesco lupo.

"Divertiti con Fenrir, cara Morgana." Dico ridacchiando, mentre inizio ad allontanarmi scostando i vari arbusti in mezzo alla mia strada.

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DRAKE'S POV

La fine del ricordo mi riporta immediatamente alla realtà, ma non abbastanza veloce per parare il pugno di Jordan che mi colpisce in pieno viso, mandandomi a terra.

"Drake tutto bene? Scusa ma pensavo lo avresti parato. Fai sangue?"

Mi appoggio sui gomiti per poi alzarmi:

"Tranquillo amico, tutto a posto. Bel colpo, dovrai tirarli sempre così da ora in avanti; poi tranquillo, non sanguino da dove dovrei."

A quest'ultima affermazione rimane un po'stupito, ma poi nota il sangue sulla mia maglietta e inizia ad agitarsi:

"Drake hai del sangue sulla maglia! Ma che diavolo ho fatto? Scusa."

La tolgo senza farmi problemi a mostrare il marchio e pulisco il sangue usandola come un asciugamano:

"Tranquillo, è solo un vecchio tatuaggio fatto un po'male che ogni tanto sanguina."

"Un tatuaggio? A me più che altro sembra una specie di marchio, come quelli che fanno alle mucche sai?"

"È proprio questo il bello, lo ho fatto fare così apposta, non sai quanto siano divertenti le facce della gente che lo vedono, come la tua in questo momento." Ridacchio.

"Se lo dici tu..."

"Dai Jordan, non preoccuparti per così poco; piuttosto torniamo ad allenarci, ti insegno ancora un paio di tecniche e poi andiamo a casa, va bene?"

"Va bene."

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