Non del tutto normale

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TALIA'S POV

Quando mi sveglio sono ormai le tre di pomeriggio, come si legge dalla sveglia posta sul mio comodino. Ammetto che dormire così tanto credo sia il minimo tenendo conto di una giornata stancante e stressante come quella di ieri.

Cerco di fare luce nella stanza alzando le tapparelle, ma nella mia camera entra solo un pallido bagliore appena sufficiente ad illuminarla. Scrutando fuori dalla finestra noto che è estremamente nuvoloso e minaccia pioggia, quindi mi dirigo verso il bagno per rinfrescarmi il viso e cambiarmi nei miei abiti da casa, notando solo in quel momento che avevo ancora addosso i vestiti della sera precedente. Subito mi viene in mente Drake e pensargli mi fa passare davanti agli occhi tutti gli eventi accaduti poco prima: il ritrovo da Duker's e Isla che finge dei dolori per aiutarmi nella mia crociata, la chiacchierata con lui e la passeggiata per tornare a casa, il suo svenimento e il mio impacciato intervento poco dopo, le cicatrici sul suo corpo e la cura con quella strana chiave, infine la spiegazione sulla sua vera natura e il bacio, quel bacio che avrei voluto fosse qualche centimetro più a destra, sulle mie labbra che lo desiderano ogni istante in cui siamo assieme.

Mi fiondo sul cellulare per controllare eventuali suoi messaggi, e con mia assoluta sorpresa, tra i vari gruppi, Isla e Jordan (che sicuramente vogliono sapere come è andata), spicca il suo nome sullo schermo del mio smartphone, quindi con bramosia tocco il vetro usando la punta dell'indice per accedere alla chat:

"Senti Talia, mi sembra abbastanza scontata come cosa, ma è ovvio che non puoi parlare con nessuno della nostra conversazione di ieri sera, nemmeno con Isla e Jordan. Mi dispiace perché so che ti creerà sicuramente disagio nascondere loro qualcosa, però sei ormai entrata in qualcosa più grande di te (e perfino di me a volte), di cui il mondo intero non dovrebbe essere interessato. Potrebbe sembrare di poco valore dopo un discorso così serio, ma ti auguro una buona giornata! Aspetto le tue domande!"

La mia espressione s'incupisce quando sfioro anche solo il pensiero di dover mentire ai miei due migliori amici, però devo farmi forza e non darci peso perché è estremamente importante che nessuno venga a sapere quanto riferitomi da Drake, quindi rispondo:

"Va bene, mi rattrista un po (come ovviamente hai immaginato) ma non dirò nulla, a domani."

Mi avvio verso la cucina, perché dopo tutti questi pensieri mi accorgo di avere fame. Ovviamente, non mangio da ieri e sono le tre di pomeriggio.
Quando scendo trovo la nonna seduta al tavolo mentre legge il giornale e, come si accorge della mia presenza, mi invita a sedermi con un gesto della mano.

"Un attimo solo nonna, prendo qualcosa da mangiare perché ho una fame tremenda." Dico gentilmente, procedendo verso la credenza per "arraffare" un pacchetto di cracker.

"La fame può aspettare, Talia! È importante, quindi siediti." La sua voce tuona.

Ho visto e sentito mia nonna arrabbiata pochissime volte, abbastanza per sapere che quando si altera è meglio assecondarla per evitare danni, quindi devio percorso e mi siedo proprio di fronte a lei, scrutandola con sguardo inquisitore per cercar di capire cosa voglia dirmi, visto che la rende così nervosa.

"Talia, ormai hai diciassette anni, lo sai vero?" La sua voce ora è calma e la sua espressione estremamente più tranquilla.

Un pensiero mi si risveglia in testa:
Diamine! Fra due giorni è il mio compleanno! Con tutta questa storia di Drake mi ero TOTALMENTE scordata. Devo ricordarmi di organizzare qualcosa.

"Sì nonna, è fra due giorni."

"Bene, ora ti devo chiedere di ascoltarmi molto attentamente, perché quello che sto per dirti è molto importante. E soprattutto, NON reagire finché non avrò finito. Chiaro?"

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