TALIA'S POV
Santo cielo sono una dannata stupida, ma come diavolo ho fatto a dire quelle cose? Davvero, a volte mi chiedo sul serio che cavolo mi passa per la testa. Potrebbe essersi accorto di tutto, anzi forse se ne è già accorto perché mi sta guardando strano; ODDIO CHIAMATE LA POLIZIA, L'AMBULANZA, I VIGILI DEL FUOCO, L'ESERCITO, L'AERONAUTICA, SPARATEMI IN TESTA VOGLIO SOTTERRARMI DALLA VERGOGNA.
Fa che non se ne sia accorto fa che non se ne sia accorto fa che non se ne sia accorto.
Sono agitatissima, sento il sangue che inizia a scorrere più velocemente e divento tutta rossa in viso, come se non bastasse tutto il resto."Talia stai bene? Ti sei paralizzata ed hai una strana espressione." La sua voce è calma e tranquilla e non ha un'espressione preoccupata o qualcosa di simile.
RICHIAMATE TUTTI ALLA BASE, LA COPERTURA NON È SALTATA GRAZIE AL CIELO.
"Ehm... no va tutto bene, stavo semplicemente ripensando ancora a quanto tutto questo sia fuori dal mondo." Semplicemente con la frase di prima sono riuscita a tranquillizzarmi e tutto è tornato normale.
"Non hai domande da farmi?" Chiede in tono educato e gentile.
"Credo di aver bisogno di una bella dormita per assimilare il tutto, anche perché sono piuttosto stanca. Potremmo parlarne Lunedì dopo scuola quando avrò le idee più chiare?" Non sia mai che voglia mandarlo via, ma sono assolutamente certa che se resterà qui non riuscirò a pensare a quello che mi ha detto perché sarò occupata a fissarlo e a sbavare.
"Beh hai ragione, credo di dovertelo. Allora buona notte e ci vediamo lunedì." Dice, poi mi stampa un bacio sulla guancia prima di riprendere la sua maglietta ed uscire dalla stanza.
Ok, non so di preciso che ore fossero quando è andato via, ma so che sono uscita da un apparente stato di paralisi alle 6:30, perché quel bacio, anche se piccolo e anche se solo sulla guancia mi ha totalmente riempito di felicità, tanto che sono riuscita ad addormentarmi solo alle 8:00 nonostante quanto ero stanca e tutto quello che era successo quel giorno.
DRAKE'S POV
"Dai Nathan, so che puoi fare di meglio." La voce della serafina risuona soave ma allo stesso tempo imperativa, tant'è che mi sento costretto ad impegnarmi di più.
"Ci stavo andando piano solo perché sei tu Sonia, ma a quanto pare sembra non importarti." Scatto verso la donna con fattezze angeliche e porto un affondo col mio stocco: tattica inutile, lei è più veloce e celermente si sposta di lato incrociando la sua arma con la mia per evitare che con un rapido movimento cambi la direzione del colpo (ha imparato ormai da tempo che il mio trucco è questo).
"Se continui così otterrai sempre lo stesso ris" non riesce a finire la frase perché estraggo il mio pugnale da dietro la schiena e ruoto su me stesso attaccando con un fendente circolare; lei si abbassa e con una spazzata bassa mi fa cadere a terra, puntando poi il suo stocco contro la mia gola.
"Eccellente esecuzione, la tua tecnica sta migliorando e hai ampliato le tue vedute uscendo dai soliti schemi che usi sempre. Un punto in più per il pugnale dietro la schiena, ma dovrai essere più veloce se vuoi battermi." Mi sta ancora parlando da istruttrice perché il tema della conversazione é l'allenamento, ma ora la sua voce è dolce e gentile rispetto a quella sfumatura di "ordine da eseguire" che ha sempre, sembra che mi stia parlando come un'amica.
Scosta l'arma dal mio collo e tende una mano per aiutarmi a tornare in piedi, ma io colgo l'occasione e la sbilancio strappandole lo stocco di mano: ora la situazione si è invertita, ma questa volta io colpisco affondando la punta dell'arma nel pavimento, vicino al suo collo.
"Mai fidarsi troppo dell'avversario, me lo hai insegnato tu, inoltre ti ho battuto per la prima volta." Faccio un sorriso malizioso, aiutandola poi ad alzarsi .
"Hai imparato molto bene Nate, credo che tu sia pronto per scendere sulla Terra e iniziare a proteggerla." Enuncia, sempre in modo soave.
"Dici sul serio? Credevo che l'allenamento durasse molto di più." Esclamo stupito.
"Dovrebbe, ma la tua capacità di apprendere è eccezionale e hai raggiunto il livello richiesto in molto meno tempo, quindi sono certa che tu sia pronto."
"Grazie Sonia!" La abbraccio stringendola forte a me.
"È giunto il momento che tu vada, ma prima voglio farti dono di qualcosa." Detto questo spiega le ali, strappa una piuma e la inserisce in un piccolo contenitore di vetro che estrae dalla tasca della veste, poi me lo porge e aggiunge:
"Questa è una piuma di serafino, un oggetto molto potente e anche un ottimo portafortuna, quindi tienilo spesso con te e ricorda, la sua immensa potenza può essere sprigionata solo per scacciare le tenebre. Spero che con quello e con questo ti ricorderai di me il più a lungo possibile e che rimarrai sulla retta via." La sua voce sempre soave, questa volta il tono materno.
"Cosa intendevi con la sec" mi zittisce con un bacio, che ricambio.
"È una nostra usanza per dirci addio, serve a ricordarci per sempre dell'altro o dell'altra. Quindi, ora che tutto è stato ultimato ti saluto Nathan Drake, ottavo custode della Terra." Posa la mano sul mio petto e sento ogni cosa attorno a me fermarsi, una luce accecante si sprigiona, tanto che faccio fatica a distinguere la figura di Sonia davanti a me.
Pian piano tutto inizia a svanire e il tocco della serafina si fa sempre più leggero, fino al momento in cui non la sento più e la saluto malinconicamente:
"Addio Sonia."
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Mi sveglio nel mio letto, sudato come al solito, ma stavolta il marchio non fa male né sanguina; succede ogni volta che ricordo la fine del mio addestramento e una lacrima mi riga la guancia destra: ricordare quei bei tempi fa sempre male. Apro il primo cassetto del comodino che tengo vicino al letto ed estraggo una piccola boccetta di vetro dalla quale scaturisce una luce calda e bianca, stringo nella mano la piuma che mi ha donato Sonia così tanto tempo fa che faccio fatica a ricordarmi quando è stato; il calore dell'oggetto si diffonde nel mio corpo, donandomi la sua calma e la sua pace.
"Per questa notte posso tornare a dormire, perché quando ti sogno vuol dire che mi pensi e hai tempo di proteggermi, amica mia." Ripongo la boccetta nel comodino e chiudo il cassetto, poi sprofondando una seconda volta nel mondo dei sogni.
Angolo Autore
Sono sicuro che lo abbiate pensato ma sappiate che NON SONO MORTO, infatti eccomi tornato con un capitolo piuttosto interessante sul passato di Drake. Chiedo scusa per essere mancato per più di un mese, ma tra il lavoro e le vacanze ho deciso di prendermi un po' di riposo (sì lo so, magari avrei potuto avvisarvi). Comunque ora sono qui e l'importante è questo, anzi voglio farvi un regalo per sdebitarmi: Avviso chi non vuole spoiler di evitare la frase che sarà più sotto.
Stay tuned :)
Nel prossimo capitolo avremo un interessante sviluppo sulla storia di Talia, scoprendo che non è proprio una normalissima ragazza come tanti pensano.
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L'Immortale
Fanfiction-Date tutti il benvenuto al vostro nuovo compagno di classe, presentati pure.- *applausi e grida in sottofondo* -Ciao a tutti, io sono Nathan Drake, ma chiamatemi solo Drake, lo preferisco. Spero di inserirmi in fretta nella classe e che passeremo t...