Impegno

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TALIA'S POV

La casa mi accoglie come sempre, mi da quel senso di calore, protezione e sicurezza che non riesco a trovare in niente o in nessun altro, o almeno, che non ero riuscita a trovare in nessun altro fino ad ora, visto che da quando è arrivato Drake se è anche solo vicino a me sento di non poter essere ferita in nessun modo.

"Stai bene Talia? Hai fatto un po'tardi oggi." La voce di mia nonna arriva dal salotto.

Entro nella stanza e vedo la solita scena di tutti i giorni: una donna anziana, coi capelli di un carminio sbiadito, con gli occhi dorati, esattamente come i miei, con le varie rughe di vecchiaia assieme ad un dolce e leggermente tremante sorriso che mi guarda salutandomi muovendo leggermente la mano avvizzita dall'età, mentre in sottofondo la televisione parla dei fatti di cronaca locale.

Mi avvicino per abbracciarla:

"Scusami se ti ho fatto preoccupare, ero con Isla a passeggiare sulle colline e ci siamo perse a guardare il cielo coccolate dal dolce vento."

"Va tutto bene, finché stai con lei sei al sicuro."

"Grazie mille nonna." Le stampo un bacio sulla fronte. "Ah, una cosa. Mamma è già a casa?"

"No, ha detto che torna più tardi del solito stasera."

"Va bene, inizio a preparare la cena io allora. Cosa ti faccio?"

"Lo sai che alla nonna piace tutto quello che cucini, fammi quello per cui ti senti più ispirata."

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Dopo cena

Lavo i piatti e vado in camera mia a fare i pochi compiti che ho per domani, visto che ho deciso di passare il pomeriggio assieme ad Isla. Però era necessario perché dovevamo parlare di quella cosa e infatti mi è servito moltissimo perché ora sono molto più sicura di me stessa e so anche che cosa devo fare: devo impegnarmi al massimo in ogni cosa ma soprattutto per Drake.

"Ho intenzione di andare in fondo a questa storia e sono certa che andrà tutto bene!" Esclamo davanti allo specchio del bagno carica di determinazione.

In quel momento, quando mi sento sicura di me al cento per cento vedo i miei occhi dorati brillare di un riflesso rosso; sbatto le palpebre e guardo meglio per essere certa di aver visto bene, ma si è trattato solo di quell'attimo e subito dopo già non c'era più.

"Bah, sarà stato un riflesso della luce, in ogni caso meglio andare a studiare adesso, poi tutti a nanna!"

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DRAKE'S POV

Santo cielo se è grande la casa di Jordan, i suoi genitori sono davvero ricchi. Ha una stanza per qualsiasi cosa, mi ricorda un po' i castelli medievali.

"Quindi Jordan, hai capito come si esegue questa tecnica?"

"Non molto, potresti rispiegarmela ancora una volta?"

Assumo la posizione da eseguire:

"Ok, questa è la posizione che devi prendere, anche se sembra tu sia semplicemente fermo in piedi guarda le mie gambe: sono una più avanti dell'altra ad un certa larghezza; questo consente un posizione più stabile. Ora, attaccami con un pugno alla pancia."

Jordan scatta sul morbido pavimento verde della palestra e porta il pugno come gli ho insegnato (un punto per lui intanto), io rapidamente mi porto fuori dalla sua traiettoria e lo paro con il braccio sinistro.

"Bene, dopo stendi il braccio che hai usato per parare il pugno passandoci sopra e ruoti sul piede sinistro, in modo da finire schiena contro schiena; appena dopo averlo fatto porti una gomitata nei reni, in questo modo. La tecnica intera è più lunga e complicata ovviamente, però per adesso continuiamo ad eseguire questa parte, così capisci il passo più facile ed importante. Tutto chiaro?"

"Va bene, rifacciamolo."

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Fine allenamento

Jordan è sorprendente, nonostante non sia pratico con i movimenti e le tecniche gli basta ascoltare la spiegazione e vederle eseguite un paio di volte per ricordarsele alla perfezione nei minimi particolari. Mi ha spiegato che è un caso di memorizzazione perfetta, ovvero che gli basta osservare qualcosa per una manciata di volte e dopodiché la ha automaticamente memorizzata. Sono rimasto impressionato perché in un solo pomeriggio gli ho spiegato tre tecniche abbastanza complicate e lui le ha già imparate tutte e tre alla perfezione; meglio per lui così sarà in grado di difendersi da subito, sono contento. Spero solo che non si gasi troppo e ascolti ciò che gli ho detto.

Flashback

"Quindi Jordan, hai capito? Io ti ho insegnato queste tecniche per difenderti dai bulli e per proteggere chi è in pericolo. Ricordati che le arti marziali sono uno stile di vita e di pensiero, non avrei nemmeno dovuto fare quello che ho fatto, ma non posso tirarmi indietro quando un amico è maltrattato. Perciò ricordati, non farti troppo figo solo perché sai eseguire bene tre tecniche su tutte quelle esistenti; la disciplina è anche questo, non devi lasciare che ciò che apprendi ti cambi, ma essere sempre la stessa persona, semplicemente con una conoscenza più grande."

"Certo Drake, non preoccuparti." Dice Jordan mentre prende il bianco asciugamano che si trova attorno al suo collo e lo usa per tamponarsi la faccia sudata.

"Però perché me lo stai dicendo così seriamente? Non ti fidi di me?"

"No. È la prima cosa che mi ha detto il mio maestro quando ho iniziato karate. Mi è rimasta nel cuore e non la scordo più da quel giorno. Quindi, per favore, promettimi che ti impegnerai a non infrangere mai questa regola, così come ho fatto io centinaia di anni fa."

"Centinaia?!?" Esclama allibito.

"Dai scherzavo, era per dire tanti anni fa."

Iniziamo a ridere per la "battuta".

"Ora potresti offrirmi qualcosa da bere per cortesia? Ho una sete pazzesca dopo tutto questo allenamento. Però prima prometti."

"Va bene. Prometto solennemente di rispettare pienamente il codice da te impostomi e di non infrangerlo." Fa una pausa "Ora vieni pure, ci aspetta una bella limonata fresca in frigo." Conclude mentre apre la porta e si avvia lungo lo spazioso, lucido e magnifico corridoio bianco avorio che porta alla sala da pranzo e poi da lì alla cucina.

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