TALIA'S POV
Tepore. Percepisco questo calore dolce e accogliente tutto intorno a me; è rilassante.
Sento un grande bisogno di riposarmi, sono stanca nonostante oggi non abbia fatto nulla.
Tutto questo è un sogno? Sto per caso dormendo?
Mi guardo attorno e noto solo adesso che è tutto nero, un'oscurità senza fine.
Luce!
All'improvviso un bagliore compare davanti a me, sembra piuttosto lontano.
Non so perché ma sento che devo raggiungerla ed inizio a muovermi con grandi passi verso di essa.
L'enorme distanza era solo apparente però, oppure non ho cognizione del tempo, perché la raggiungo in quelli che mi sembrano trenta secondi.
Ora la vedo correttamente: non è una semplice luce ma il bagliore di una fiamma; una fiamma per metà rossa e per metà blu che irradia sia caldo sia freddo.
Sento di dovermi avvicinare ancora di più, di doverla toccare, e così faccio. Non appena entra in contatto con la mia pelle si deforma e comincia ad avvolgere il mio corpo; la stanchezza si allevia, il tepore si intensifica, e all'improvviso un bagliore accecante mi disorienta.
----------------------------------------------------------------------------------------------------
"Talia!" Una voce lontana e ovattata pronuncia il mio nome.
Vorrei muovermi verso di essa per capire a chi appartiene, ma le palpebre sono pesanti come macigni e il mio corpo sembra non rispondere.
"Talia!" Sempre la stessa voce, ma questa volta più chiara e limpida.
"Talia svegliati, ti prego! Io non potrei perdonarmi se..." Si blocca.
Riesco finalmente ad aprire gli occhi, solo per vedere Drake inginocchiato vicino a me e con la testa accasciata sul mio addome.
Ancora non riesco a muovermi, e nemmeno a parlare; le labbra sono come incollate fra di loro.
Me ne accorgo adesso, ma un dolore lancinante mi percorre tutto il corpo, ed è costante. Ogni mio muscolo ed ogni mio osso fanno male, forse per questo non riesco a muovermi.
"Non può essere vero, qualcuno dica che non lo è! Sonia se mi senti ti prego, ti imploro, fai qualcosa! È troppo presto, volevo..." Fa una pausa. "Dovevo. Dovevo avere più tempo per stare con lei."
Sento una lacrima rigarmi la guancia destra, poi una che scorre sulla sinistra; e poi altre ed altre ancora, tanto che la mia vista si annebbia. Nello stesso momento avverto una sensazione di bagnato sulla pancia; Drake alza la testa e singhiozza, anche lui ha iniziato a piangere.
"Ehy." Non so come, ma riesco a parlare, con un tono estremamente basso.
Però riesce a sentirmi, si tampona le guance con la manica della maglietta e mi asciuga le lacrime, dopodiché mi rivolge un radiante sorriso:
"Sei viva!"
Mi stringe in un forte abbraccio, fa un male cane, ma è il suo simbolo di serenità e non voglio farlo sparire.
"Che è successo?" Chiedo curiosa, perché effettivamente ricordo solo quando quella tipa, Morgana mi sembra, ha attaccato con una sfera di fuoco.
"Le hai mostrato chi è che comanda qui."
Assumo un espressione interrogativa, non capisco cosa vuole dirmi.
"Diciamo che hai "attivato" i tuoi poteri di fata e la hai fatta scappare a gambe levate." Mima le virgolette con le mani.
STAI LEGGENDO
L'Immortale
Fanfiction-Date tutti il benvenuto al vostro nuovo compagno di classe, presentati pure.- *applausi e grida in sottofondo* -Ciao a tutti, io sono Nathan Drake, ma chiamatemi solo Drake, lo preferisco. Spero di inserirmi in fretta nella classe e che passeremo t...