Scoperte

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DRAKE'S POV

"Ultima cosa: ho bisogno che ascolti fino alla fine senza interrompermi il riassunto che dirò per spiegarti gli eventi, dopo potrai farmi tutte le domande che vuoi e io ti risponderò. Va bene?"

"Okkei."

"Io... sono un immortale. Scelto direttamente dagli arcangeli del paradiso assieme ad altre ventinove persone per custodire e proteggere il piano terrestre. Per fare ciò mi è stato impresso un marchio magico che blocca lo scorrere del tempo sul mio corpo e mi impedisce di morire. Purtroppo la maggior parte delle persone a cui era stato assegnato il compito col tempo è stata corrotta dalla cupidigia e dal potere, quindi andava eliminata. "Ma come si fa ad uccidere un immortale?" ti chiederai; semplice: non si uccide, gli si infligge una punizione peggiore della morte: la confinazione in un luogo da cui non puoi uscire e in cui non puoi fare niente. Infatti gli arcangeli avevano previsto questa possibilità ed assieme al marchio siamo stati tutti dotati di ulteriori poteri, si può dire magia se preferisci; tra questi poteri c'è una formula rituale che consente di recludere un altro immortale in una dimensione esterna a tutto da dove non si può uscire in nessun modo. Io sono stato uno dei principali "epuratori" dei corrotti e ho purtroppo riscontrato effetti collaterali nel ripetuto uso di questo particolare potere, infatti ogni volta che dormo sogno cose che mi sono successe in passato, svegliandomi sempre con il marchio incandescente e sanguinante. Negli ultimi tempi, e con ultimi tempi intendo cento/duecento anni, mi capita di rivivere questi ricordi anche mentre sono sveglio, di solito non succede niente ma se è stata un'esperienza troppo dolorosa ha ripercussioni del tipo che hai visto questa sera, per questo mi porto sempre dietro una di quelle "chiavi" in cui ho sigillato un incantesimo curativo e rilassante."

Dopo il mio racconto Talia è lì ferma, credo che stia cercando di assimilare tutto e di credere a ciò che le ho detto visto che  non è una cosa proprio così semplice.

"Questo era tutto, immagino che avrai milioni di cose da chiedermi, fai pure." Dico facendo un caldo e dolce sorriso.

"Non... non riesco a crederci, è una cosa fantastica, magica preciserei. Così diversa, così strana, così speciale... così attraente e misteriosa: proprio come te."

La sua espressione cambia da entusiasta a sensuale a imbarazzata, si mette subito le mani sulla bocca come per non fare uscire altre stupidaggini.

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