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By the smokestack - An Harbor

***

-Paige, era ora che arrivassi!-

Mentre uscivo dallo stanzino con indosso già la divisa del Tetch, vidi Megan venirmi incontro.

-Oggi vai a servire al bancone... sbrigati!- mi ordinò agitando le braccia in aria, per poi superarmi e gridare ad altri camerieri.

Andai velocemente al bancone aspettandomi il peggio, ma notai con sollievo che la sala era vuota, eccetto per dei dipendenti che erano intenti a sistemare i tavoli per l'imminente arrivo dei clienti. Mi domandai per quale motivo Megan fosse così agitata, ma con una scrollata di spalle decisi di non protestare.

-Ma guarda chi si rivede!-

Mi voltai di scatto.

Era il ragazzo che mi aveva aiutata il giorno prima e che in quel momento mi si stava avvicinando.

-Sono Liam, non ti ricordi?- mi disse con un tenero sorriso.

-Sì, sì, mi ricordo,- gli dissi ˗ anche se, ad essere onesta, mi aveva appena salvata da una gaffe senza precedenti, dato che, se non mi avesse bloccata in tempo, gli avrei risposto con un 'ciao Lucas!' decisamente poco opportuno.

-Stai bene?-

-Sì certo,- risposi, mentre mi ripetevo in mente il suo nome per imprimermelo in testa. -Sai per caso se oggi al locale c'è qualche evento particolare?-

-Non credo, perché me lo chiedi?-

-Ho visto Megan piuttosto nervosa e ho pensato che...-

-Ah, è sempre così,- disse e rise.

-Oh.-

Fantastico.

Tutti a me dovevano capitare i capi strani.

-Allora... ti piace questo locale? Ti trovi bene? Se non hai ancora conosciuto tutti, potrei presentarteli io, almeno finché non arriveranno i clienti, perché poi, sai, ci sarà lavoro da sbrigare e se Megan ci beccasse a parlare non so cosa farebb...-

-Harry! Dannazione, devi svegliarti prima la mattina!-

La voce acuta di Megan interruppe il discorso cominciato da Liam, lasciandolo a bocca aperta.

L'attenzione di entrambi si rivolse sulla porta d'entrata del locale, dalla quale stava entrando Harry. Rispose a Megan alzando gli occhi al cielo e sbuffando, per poi appendere il giubbotto sull'appendiabiti al fianco della grande vetrata. Quando si avvicinò a noi, si spostò il ciuffo dalla fronte con un movimento accompagnato dalla mano.

-Harry, hai già fatto incazzare Megan e il locale non è ancora aperto... sei un caso irrecuperabile,- scherzò Liam.

Harry in tutta risposta alzò le spalle e disse: -Lo so che sono un caso irrecuperabile, Liam, grazie per avermelo ricordato.-

Quando il suo sguardo si soffermò su di me, sorrise.

-Allora, Harry, vorrei presentarti Paige,- cominciò Liam, indicandomi con un gesto della mano. -Paige, questo invece è Har...-

-Liam, ci conosciamo già.-

Si girò verso Harry come se avesse appena imprecato.

-Cosa? E come?-

-L'altro ieri sono venuta per fare una sorta di giorno di prova e Harry mi ha spiegato i compiti da fare,- intervenni, chiarendo ogni dubbio a Liam.

-Voi due invece?- chiese Harry, additando velocemente prima me, poi Liam.

-Ci siamo conosciuti ieri,- dissi. -Quando tu mi hai lasciata completamente sola durante il mio ufficiale primo giorno di lavoro,- continuai puntandolo con un dito sul petto.

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