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The Spin - Greg Haines

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Paige​

Quando tornai a lavorare al Tetch mi resi conto della mancanza di prospettiva che mi circondava. Ero, in qualche modo, intrappolata in un posto che non mi permetteva di guardare oltre l'orizzonte. Come se io stessa avessi deciso di intrappolarmi lì dentro, pensando che sarebbe stato un modo per ottenere l'indipendenza. Ora capivo che era tutto falso come un'illusione.

Sentivo che se non avessi cambiato io stessa le cose in quell'esatto momento, sarei rimasta in quel posto per l'eternità, continuando a sperare ingenuamente che qualcosa potesse cambiare.

Mi sfilai il grembiule e lo riposi nel solito stanzino, dove ero rimasta bloccata il primo giorno di lavoro; quando Harry aveva sbloccato la serratura e mi aveva liberata. Poi presi il giacchetto e iniziai a camminare per dirigermi verso la porta e uscire.

Improvvisamente mi accorsi di Liam in fondo alla stanza, dietro al bancone degli alcolici. Gettò lo straccio sul banco e, non appena mi vide, mi venne incontro, l'espressione confusa e stralunata. Si guardava intorno e camminava con passi molto lesti, come se stesse andando a fuoco qualcosa alle sue spalle.

-Paige!- gridò, prima di raggiungermi.

-Liam, anche tu sei tornato a lavoro?- gli domandai, cercando di dare inizio a un argomento qualsiasi.

Lui parve quasi non interessarsi minimamente a ciò che avevo appena detto, tanto che la risposta che mi diede fu completamente scollegata.

-Sì, capodanno è andato bene e a te?-

Continuava a guardarsi intorno, come in cerca di qualcosa o di qualcuno e il suo strano comportamento mi fece rabbrividire.

-Ehm... sì, anche a me.-

-Senti, Paige, devo dirti una cosa.-

L'ultima volta che aveva sentito il bisogno di dirmi una cosa, la giornata non era proprio andata per il verso giusto. Mi chiesi cosa ci fosse di così urgente e per quale motivo fosse così agitato e ansioso.

-Cos'è successo, Liam?-

Non potei fingere di non essere allarmata. Sperai solo che Harry non c'entrasse.

-No, no, non è successo nulla in effetti, e forse sto solo dando di matto e non dovrei nemmeno fare questa scenata davanti a te, perché probabilmente è inutile e mi farà solo agitare di più... ma, non lo so, voglio dirtelo perché mi è sembrato comunque strano e non capisco cosa abbia fatto e...-

-Liam,- lo bloccai, vedendolo senza fiato e con il cuore a mille. -Dimmi soltanto cos'è successo.-

Si fermò e prese un profondo sospiro. Poi finalmente mi guardò e i suoi occhi erano un mix di incomprensione e terrore.

-Harry,- disse e mentre lo ascoltavo pronunciare il suo nome dei brividi percorsero la mia schiena e il mio cuore iniziò inevitabilmente a battere con più rapidità. -Pochi minuti fa si è presentato da me... tu lo hai visto?-

-Sì, insomma mi aveva detto che sarebbe venuto al Tetch oggi per chiarire delle cose con Megan, ma a dire il vero non l'ho visto...-

-Be', è venuto da me e abbiamo parlato di capodanno. Mi ha detto che è stato al mare con te e che si è sentito libero e io invece gli ho detto che ora mi vedo con Zayn, e, non lo so, l'ho visto molto strano...-

-Strano in che senso?-

-Strano, soltanto... strano. Abbiamo parlato di riuscire tutti insieme e l'ho visto quasi titubante. Non lo so, ma poi mi ha abbracciato ed è stata una cosa insolita. E poi l'ho visto e mi sembrava quasi che stesse piangendo...-

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