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I'm a mess - Ed Sheeran

***

Liam

Ero in balia del vento, della musica, del chiasso, poi del buio, dei flash, del fumo, del vuoto. Ero stato calamitato in un turbinio di luci fosforescenti e lampeggianti, che infuocava quel posto maledetto da Dio. Nulla al di fuori del vuoto, dell'ebbrezza e delle braccia di Zayn riusciva ad accostarmisi.

Il DJ alzava le braccia in aria e così facevano tutti nella pista brulicante di ragazzi e ragazze dispersi nell'ultima notte di festeggiamenti di quell'anno. 

Con la mancanza di pensieri: quello sì che era un buon modo per terminare l'anno più turbolento e pieno di cambiamenti mai vissuto prima.

Zayn mi avvicinava al suo petto ed io lo lasciavo fare, affidandomi al suo stesso destino. Come altre coppie di ragazzi che ballavano e si baciavano non temendo assolutamente nulla all'infuori del futuro, continuando comunque a ignorare quella paura, anche noi ci lasciavamo andare sugli ultimi e gocciolanti secondi di quel pazzo 2011.

Ancora frastornato dal fumo dannato di Zayn, solo due tiri che avevano stravolto la serata aiutati dalla birra e dal Vodka Lemon, mi lanciai al centro della pista, agganciandomi alle sue mani e guidandole verso la cinta dei miei pantaloni.

I suoi occhi brucianti di un fuoco caldo mi guardarono, ma soltanto un'immagine sfocata e incendiata attraversò lampante la mia mente. Poi le sue labbra bollenti succhiarono la pelle del mio collo e non m'interessai neanche del segno che presto ci avrei ritrovato.

Al contrario, il pensiero mi eccitava.

Toccò avidamente tutto il mio corpo e le luci di colori differenti mi fecero immaginare di stare pilotando un sogno astratto e surreale. Ero diventato un onironauta. Poco dopo le sue labbra incontrarono le mie e, senza la loro solita delicatezza e cortesia, liberarono la lingua che subito si scontrò sulla mia bocca e senza pensarci una seconda volta - senza pensarci affatto - l'aprii e avverai il desiderio di assaporarla, di percepire il sapore diverso e aspro che il mix di fumo e di alcool gli avevano lasciato.

Socchiusi gli occhi, ma neppure ci feci caso. Dedicai tutto me stesso alle sensazioni che scorrevano come l'alcool nelle vene e che poi arrivavano a toccare e sensibilizzare tutti i miei nervi, dando forma a visioni di una notte colorata e accesa.

Soltanto il mal di testa martellante del giorno successivo mi confermò che tutto ciò non era stato un sogno; i capelli spettinati di Zayn e le sue braccia muscolose e tatuate poggiate sul suo letto apparvero per primi davanti alla mia vista.

-Buongiorno dormiglione,- disse, guardandomi con il fuoco che ormai si era spento, sostituito da una debole dolcezza. -E buon anno.-

Strizzai gli occhi e il mal di testa quasi mi obbligò a tenerli chiusi. Sussurrai parole strascicate su una stanchezza ancora palpabile e riaprii gli occhi.

-Cosa?- chiese Zayn, non afferrando un accidenti di ciò che avevo detto.

-Buon anno anche a te,- ripetei, mentre rotolavo nelle lenzuola in pancia in su.

-Come ti senti?-

-Prova a immaginare,- mormorai guardandolo negli occhi.

-Una vaga idea ce l'ho,- rise strizzando gli occhi nel modo in cui solo lui sapeva fare: così dannatamente sexy.

-Dio, che mal di testa...-

-Non hai retto nemmeno due Vodka Lemon e due tiri di canna. Ho vinto la scommessa,- disse prendendosi gioco di me.

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