12º capitolo

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Non so dove andare. Ogni posto nel campus é pieno di ricordi che non voglio cancellare con la mia sofferenza. Un sorriso, un abbraccio, una parola dolce. Non voglio avere un posto in cui rifugiarmi quando la solitudine mi soffoca ma l'unica cosa che riesco a fare é andare sul terrazzo del dormitorio. Quel posto dove sono riposti i momenti più belli. La prima volta che ho capito di far parte di qualcosa di meraviglioso, il bacio con Luke, tutti i pensieri positivi sulle persone che ho conosciuto e adesso questo. Questo dolore straziante pare avermi trascinato negli abissi più profondi. È come se tutto di fronte a me fosse un film in bianco e nero senza suoni e senza colori. L'unica cosa che riesco a percepire è il mio cuore che si autodistrugge. Sento un po di calore sul mio collo e delle braccia che mi circondano. Quel profumo che riconoscerei ovunque ma che mi fa stare ancora più male. Luke mi aveva seguito sul terrazzo. Non posso trascinare anche loro in questo inferno. Volevo solo che mi conoscessero per quella che sono diventata non per come ero. Ma a quanto pare non sono cambiata per niente. Vorrei solo una bottiglia per bere fino a perdere i sensi.
"Se vuoi parlare io sono qui per ascoltarti" la sua voce è un po titubante quasi avesse paura della mia reazione. Sembra come se avesse a che fare con un animale pericoloso e aspettasse che da un momento all'altro scattasse per attaccare. Guardo il cielo e le nuvole scure che minacciano una tempesta. "Non potete fare parte della mia vita. Non è giusto. Non voglio che soffriate per me. Non voglio che tu mi stia vicino. Vattene" ho fatto una così gran fatica a dire quelle parole. L'unica cosa che voglio fare è abbracciarlo, ma non posso. Mentre dico quelle parole tutto d'un fiato Luke mi guarda negli occhi e come se mi avesse letto nel pensiero mi abbraccia. "Non vado da nessuna parte" mi sussurra. Mi sento finalmente a casa. Un posto che avevo cercato per 19 anni disperatamente. Finalmente lo avevo trovato ma potevo viverci? Potevo permettere che delle persone che conoscevo da così poco tempo conoscessero il mio passato? Forse si, loro mi avrebbero capito. Non mi avrebbero lasciato da sola. Avrebbero cercato una soluzione insieme a me vero? Avevo voglia di crederci perché per la prima volta in vita mia non volevo allontanarmi da qualcuno. Presi le mani di Luke e le intrecciò con le mie. Quando le guardai notai che si incastravano alla perfezione. Era Luke l'altra parte di me. "Andiamo dagli altri. Ho un po di cose da raccontarvi"
Dopo aver raccontato tutta la mia vita mi sento liberata. Ogni ricordo anche quello più oscuro mi faceva male ma quando quel ricordo usciva dalla mia bocca era come se stessi abbattendo un muro costruito nel tempo. Non riesco a guardare nessuno di loro quindi racconto tutto fissando il soffitto ma percepisco i loro sguardi fissi su di me. Quando finisco di raccontare tutto nessuno parla per dire qualcosa. Alzo lo sguardo per vedere se sono ancora li. Hope ha gli occhi lucidi e continua a torturarsi il labbro con i denti, Aaron guarda fuori dalla finestra pensieroso e Luke bè lui non ha mai staccato gli occhi da me. Quando i nostri sguardi si incrociano accenna un sorriso e si avvicina a me e mi abbraccia. Non posso crederci. Non sono andati via. Sono rimasti ad ascoltare e cercare di capirmi. "Sei ancora qui" dico affondando la testa tra il suo collo e la sua spalla mentre lui continua a baciarmi la fronte sento formarsi un sorriso. "E non ho intenzione di andarmene". Dopo un po sia Aaron sia Hope si buttano sul letto sopra di me e Luke per abbracciarmi e non posso fare altro che ridere. Che ho fatto per meritarmi queste persone? Qualcuno lassù vuole darmi un'altra possibilità ne sono sicura e io non voglio di certo sprecarla. "Siamo qui per te" mi dice Hope " e non ti lasceremo da sola neanche se ci manderai via" risponde Aaron. Sono così felice, i colori iniziano a tornare e le ombre con l'oscurità vanno via. "Grazie per essere rimasti" una lacrima mi esce da gli occhi ma non per la tristezza ma per la felicità. Li abbraccio forte per non rischiare che vadano via e loro ricambiano l'abbraccio. Non andranno via ne sono sicura.

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