Ho guidato per 2 ore con la testa piena di pensieri tanto che sembrano passati solo 10 minuti... Non mi sono nemmeno resa conto di essere rimasta bloccata nel traffico da almeno 20 minuti. Alzo il volume dello stereo. I Rock City cantano Locked Away. Dio adoro questa canzone. Mi lascio trasportare in un'altra dimensione, scaccio i pensieri dalla testa e inizio a cantare battendo le mani sul volante a ritmo di musica. Mi guardo intorno immaginando i pensieri di ogni persona alla guida bloccati come me. Alla mia sinistra un signore anziano chiacchiera con il suo barboncino! Sorrido per quella strana coppia così dolce. In un'altra auto 3 ragazze, di sicuro 3 amiche, fumano una sigaretta chiacchierando. Dopo averle guardate ridere forte ,sicuramente per la battuta di una delle tre ,divento quasi subito nervosa sentendomi maledettamente sola . Continuo a battere le mani sul volante guardando alla mia destra . Un ragazzo mi guarda sorridendo e io mi blocco di colpo. Quando ci fissiamo negli occhi accenna un sorriso quasi imbarazzato e inizia ad applaudire... Ha uno sguardo così intenso che quasi mi ci perdo! Ha un braccio tutto tatuato con strani disegni fuori dal finestrino. Noto subito il suo stile. Cazzo devo sembrare una cretina ai suoi occhi rimasta imbambolata a fissarlo. Mi sporgo sul lato del passeggero con la cintura che mi graffia sul collo gli sorrido, gli mostro il dito medio ingrano la marcia e parto. La sua faccia sbalordita per il mio gesto mi fa sorridere fino al campus. Appena scesa dall'auto noto subito il cambio di temperatura. Qui il clima è più umido, appiccicoso. Mi guardo intorno in cerca della segreteria e quando la vedo inizio a camminare. Tutti i ragazzi presenti sono buttati, sparsi qua e la, sul giardino godendosi il sole e gli ultimi giorni di vacanza prima dell'inizio dei corsi. Entro in segreteria alzando i rayban sulla testa. C'è un odore così forte di lavanda che mi gira la testa. La signora dietro la scrivania mi guarda con un sorriso così ebete che alzo gli occhi al cielo.
"Salve sono Holly Prince, sono venuta a ritirare i moduli con i corsi e la chiave per il dormitorio" La signora mi fa un cenno con la testa e inizia a cercare nei registri. Sbuffo per la sua lentezza e inizio a perdere la pazienza.
"Prince... Prince... Prince.... Mmmm Olinda?" La guardo confusa e incazzata " Si Olinda mi scusi" "non ti preoccupare cara, io sono Sophia Williams consulente scolastico, questi sono i moduli, la chiave e la mappa del campus per orientarti. Basta che metti una firma..... Qui" mi indica con il dito la fine del foglio. Firmo e restiamo a fissarci. Per un attimo penso di avere scritto cogliona in fronte. Ma perchè mi fissa. Che nervi!!! "Ehmm allora se è tutto io andrei" si muove di scatto come se le mie parole l'avessero svegliata da un sonno profondo. " si certo, se hai bisogno di qualcosa mi trovi qui" mi dice facendomi l'occhiolino. Ma che razza di problemi hanno le persone in questo posto? " ok grazie e arrivederci" mi incammino verso la porta sbattendola appena uscita. Dopo svariati minuti a capire quella dannata mappa trovo i dormitori e la mia stanza la 320! Entro e un senso di vuoto mi schiaccia il petto! È così triste e buia proprio come mi sento io da 3 mesi. Scaccio indietro le lacrime e inizio a disfare i bagagli. Sono quasi le nove di sera quando ho finito. Dopo una doccia sono esausta e mi butto sul letto con i moduli dei corsi. "Storia locale, letteratura, fisica... Mi sento male!" Butto i fogli a terra tenendomi la testa fra le mani.
Sussulto quando sento infilare una chiave nella serratura della porta. " ma che caz..." Mentre mi alzo infilando la maglia che Johnny aveva lasciato a casa mia in una delle tante sere che era rimasto a dormire da me! Da quando è partito la metto di notte per sentire la sua presenza. Sembra ancora che ci sia il suo profumo sopra anche se so che non è così. Una ragazza interrompe i miei pensieri. La guardo confusa. Ha un sorriso stupendo, sincero e delle ciglia lunghissime. Mi salta subito addosso abbracciandomi. "Ciao mi chiamo Hope Davis, finalmente il collegeeeee" mi dice staccandosi da me e buttandosi sul letto. Mi mette subito allegria. La guardo sorridendo e penso a voce alta "Sarà davvero la mia speranza?!" Mi butto sul letto guardando il soffitto di quella stanza che sembra aver visto per la prima volta la luce del sole. Scuoto la testa e sorrido stranamente felice.

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Crazy Again
Random"Non sono gli anni della tua vita che contano ma la vita che c'è stata nei tuoi anni" Holly era nata casinista. Forse per la mancanza di attenzione da parte dei suoi genitori. Voleva attirare la loro attenzione in qualunque modo ma era riuscita sol...