Capitolo 1.

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Nel momento stesso in cui metto piede fuori casa vengo travolta dal freddo vento autunnale. L'estate ormai si è conclusa e lo si può capire, oltre che dal clima, dal brulichio dei numerosi studenti che ormai si stanno riabituando a incontrarsi ogni mattina alle 8 fuori dalla scuola.

Le lezioni sono iniziate da appena una settimana e già ho nostalgia delle vacanze, della spiaggia, degli amici e delle lunghe dormite... Soprattutto delle lunghe dormite.

Mi infilo le mani nelle tasche della giacca a vento e cammino a testa bassa verso il semaforo, dove so che Cassie mi sta aspettando.
Ovviamente sarà lì da almeno 10 minuti, visto che come sempre è esageratamente puntuale mentre io sono in disastroso ritardo.

Mi saluta, non sembra spazientita, ormai è abituata.
Ricambio il saluto e iniziamo a parlare del più e del meno, troppo assonnate per pensare a un discorso interessante.

Per una volta in vita mia essere arrivata a scuola mi conforta, perché fuori fa un freddo cane e io non mi sono ancora decisa a indossare il giubbotto pesante, così l'aria viziata e sudata dei corridoi mi induce a tirare un sospiro di sollievo.

Io e Cassie ci dividiamo per raggiungere i rispettivi armadietti. Il mio si trova esattamente vicino all'aula di meccanica, così ogni giorno devo sorbirmi occhiatine e fischi dai ragazzi che frequentano quel corso.

Recupero il libro di matematica e mi giro per raggiungere Cassie.
Mi accorgo troppo tardi della presenza di qualcuno alle mie spalle e gli finisco addosso, lasciando andare il libro che gli cade pesantemente sui piedi.

«ahi!»

Ho sbattuto la testa contro il suo gomito, credo.
Alzo gli occhi per vedere la faccia del cretino che si era fermato dietro di me proprio mentre dovevo girarmi.
Ha un'espressione scocciata, ma non guarda me, bensì qualcosa dietro.
Non so se scusarmi o andarmene e basta, visto che sembra non essersi neanche accorto di nulla.

Tutto a un tratto sposta lo sguardo su di me, e i nostri occhi si incontrano. Mi accorgo in quel momento che i suoi sono di un verde brillante, magnetico, e mi sembra di non essere in grado di spostare lo sguardo. Sono meravigliosi. Pare che nemmeno lui ci riesca, e restiamo a fissarci per qualche interminabile secondo.

Alla fine trovo il coraggio di balbettare uno «scusa» senza però riuscire a muovermi.
Lui d'un tratto fa un'espressione corrucciata e apre la bocca per rispondermi, ma poi ci ripensa.
Mi schiarisco la voce e, a volume più alto, dico «be', devo andare ora».

Sto per abbassarmi per raccogliere il libro ma lui mi afferra il polso, bloccandomi.
Il suo tocco mi provoca brividi in tutto il corpo, ed è una sensazione che non ho mai provato prima.
Alzo lo sguardo verso di lui e mi manca il respiro accorgendomi una seconda volta di quanto sia bello.

Gli sorrido, assorta.

Vedo la sua espressione farsi più dura, mi accorgo che si sta indicando il braccio dove, mi rendo conto solo ora, c'è un graffio sanguinante.
L'ho colpito con l'apparecchio! Oh, no.
Che figura.

Apro la bocca per chiedergli scusa di nuovo, ma lui mi precede.
«ma sei impazzita? Perché ti sei girata così di fretta, potevi tagliarmi via il braccio con quel coso! Le persone con l'apparecchio non dovrebbero poter vagare così liberamente. Ma guarda tu!»

Resto allibita e cerco di farfugliare qualcosa, una qualsiasi risposta, ma sono davvero senza parole. Che cafone!

«chiudi la bocca o ci entrano le mosche. E vedi di stare più attenta o la prossima volta ti stacco quell'affare e te lo faccio mangiare.»

Se ne va, lasciandomi in mezzo al corridoio con gli occhi spalancati dalla sorpresa.
Non posso crederci! Sembrava così perfetto in quei secondi in cui i nostri sguardi erano incatenati. Sentivo una forza che mi teneva incollata a lui.
Ma poi ha rovinato tutto aprendo la bocca, quell'idiota. Come se fosse stata colpa mia!

Ma che ci faceva dietro di me?
Non mi è sembrata affatto una coincidenza che fosse lì. Ma forse sono solo paranoica...

Mi volto e mi dirigo verso l'aula di matematica.
Ovviamente, come sempre, sono in ritardo.

Il Lamento Del NarvaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora