capitolo 10.

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Una volta fuori mi pietrifico. Davanti a me c'è una ragazzina che fluttua a tre metri da terra con un sorrisone terrificante stampato in faccia.

I suoi capelli sono acconciati in una fontana di dreads raccolti con una fascia gialla. Deve avere non più di 12 anni.

«nuovo acquisto, perdenti?» sogghigna, osservandomi con i suoi occhietti iniettati di sangue. Rabbrividisco. Mi sembra di essere al cospetto del demonio in persona...

Dietro di me scoppia una risata generale che mi riscuote da questi pensieri.

«hai davvero il coraggio di chiamare noi perdenti?» Luchia avanza spavaldamente di un paio di passi. «ti ricordo che non siamo noi quelle che sono scappate a nascondersi. L'ultima volta vi abbiamo ridotte davvero male. A proposito, le tue amichette malvagie oggi non ti fanno compagnia?»

La ragazzina-demone diventa tutta rossa in volto e storce le labbra. «non ho bisogno di loro! E poi io non mi nascondo. Mi ero gentilmente offerta di rimandare la vostra sconfitta. Oggi è il giorno stabilito. Oggi vi distruggerò!»

Il suo sguardo è fisso su di me e il suo sorriso si allarga beffardamente. «questa volta non avete scampo, principesse»
La terra sotto ai miei piedi trema e un enorme serpente nero a due teste fuoriesce da un tombino, creando grosse crepe nel cemento circostante.

È spaventoso! Indietreggio istintivamente, andando a sbattere con la schiena contro qualcuno che mi afferra saldamente le spalle.

«Abby, devi trasformarti» È Hanon, che già impugna il suo microfono e sembra prontissima a combattere.

«non so come si fa!» grido terrorizzata.

Ma in quel momento mi rendo conto di sapere esattamente cosa devo fare.

«VOCE DI PERLA ARCOBALENO!»

a poco a poco sento un calore crescente scaturire dal mio petto e inondare tutto il mio corpo, come se fossi fatta di fuoco liquido.

Mi sto trasformando.

Dopo quella che parve un'eternità mi obbligo ad aprire gli occhi. Mi stanno tutti guardando a bocca aperta.

Cerco il mio riflesso nella vetrina di un negozio ed effettivamente sono molto sorpresa anch'io. Il mio aspetto è completamente cambiato.

I capelli sono raccolti in due lunghe trecce dai mille colori, ho di nuovo le gambe al posto della coda e sfoggio un vestito dorato persino più corto di quello che avevo prima.

La cosa che mi colpisce è quello che ho in mano: un microfono, anch'esso color dell'oro.

Resterei a contemplare questa nuova me tutto il giorno ma so di non poterlo fare. Ho una battaglia da vincere.

«magia della voce Pichi Pichi!» esclamo indicando la diavoletta e istintivamente inizio a cantare l'unica canzone che mi ricordo in questo momento.

Il Lamento Del NarvaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora