«COSA CI FAI IN CASA MIA?!» Grido, incazzata.
Passa la mattinata a insultarmi e poi ha la faccia tosta di chiedermi di parlare?Sto per colpirlo di nuovo, giusto per sbollire la rabbia, ma la sua espressione colpevole e spaventata mi blocca.
«parla.» comincio a spazientirmi.
Incrocio le braccia sul petto mentre lui inizia a spiegare.
«sono qui per farti una proposta.» mi lancia uno sguardo interrogativo, come per chiedermi se può continuare. Gli faccio un cenno di assenso e lui riprende.
«in varie occasioni ho potuto notare quanto tu sia forte. Oggi mi hai messo KO ben due volte. La scorsa settimana, a ginnastica, hai fatto il salto più alto di tutti. Al campo estivo eri la migliore in tutti gli sport. E poi tantissime volte corri per arrivare a scuola, e sei davvero veloce.»
«e tu come sai tutte queste cose su di me?» mi coglie completamente impreparata. Io fino ad oggi non lo avevo neanche mai visto, mentre lui mi osserva da settimane.
«io... la verità è che sono un agente segreto.» risponde, tutto d'un fiato.
Lo fisso negli occhi per qualche istante. Sembra serio.
Alla fine scoppio a ridere. «wow, ci ero quasi cascata! Fai l'attore, non è vero? Chi ti ha detto di farmi questo scherzo? Lo avete organizzato davvero bene!» dico alzando le braccia al cielo, per poi farle ricadere pesantemente lungo i fianchi, incredula che mi abbia ritenuta così stupida.
Il ragazzo mi guarda accigliato.
«non è uno scherzo».Non gli credo. «agente segreto? Ma dai! Potevi inventarti qualcosa di meglio.»
«ti prego. Posso provatelo, io...» fa per alzarsi, ma non posso permetterglielo. Gli sferro un calcio sul polpaccio e lui lancia un grido, ricadendo con il sedere per terra.
«ahia! Perché l'hai fatto?»
«non mi fido di te, non puoi alzarti».
Abbassa lo sguardo, rassegnato, e mi indica la finestra.«dietro le tende ho lasciato il mio zaino. Lì puoi trovare il mio distintivo.»
Mi dirigo verso il punto che mi ha indicato, tenendo lo sguardo fisso su di lui.
Effettivamente lo zaino c'è, e nella tasca davanti trovo una tessera plastificata con la sua foto e le sue informazioni personali. Dietro sono scritte delle lettere in maiuscolo:
D. A. S. C. C. F. M. L. S.Lui si chiama Chris, e nella foto spiccano chiaramente due iridi azzurro ghiaccio.
Decido di porgli una domanda per volta, e i suoi occhi ora non sono la priorità.
«queste lettere... sono un acronimo. Per cosa stanno?»
«Dipartimeno Agenti Segreti Comuni Contro Femmine... no, Forme... aspetta, F... oh, al diavolo. E chi se lo ricorda?»
«d'accordo» gli concedo, perplessa. «e tu mi hai tenuta d'occhio perché il tuo capo, o il direttore, o... be', comunque tu lo chiami, ti ha chiesto di farlo?»
Lui spalanca gli occhi. «oh, ehm, sì... certo, mi è stato chiesto di farlo.»
Capisco che sta mentendo e mi avvicino per mollargli un terzo calcio, ma lui mi blocca.«no no no, okay, scusa! In realtà ho voluto farlo io. Dovevo... dovevo solo proporti il lavoro, magari prima metterti alla prova. Ma, sai, il mio più grande sogno è quello di diventare un investigatore privato. Così ho colto l'opportunità e ho deciso di, ehm, mettere in pratica le mie doti per poter disegnare un quadro completo della tua personalità.»
Qualcosa mi dice che questo discorso lungo e pieno di parolone ha lo scopo di sviarmi dalla sconvolgente confessione.
«tu mi stalkeri!» grido mentre mi avvento su di lui e gli sferro manate sulla faccia.
Per una volta lui decide di reagire e nel giro di qualche istante mi ritrovo distesa sul pavimento, immobilizzata dal peso del suo corpo.
«calmati» mi sussurra nell'orecchio, provocandomi brividi lungo la schiena.
«d'accordo.» emetto con un filo di voce, il cuore che tutt'a un tratto sembra voler scoppiare.
Lui si alza e mi tende la mano per aiutarmi a fare lo stesso.
«allora, accetti?» mi chiede non appena siamo faccia a faccia.
La mia bocca di allarga in un involontario sorriso e senza rendermene conto inizio a saltellare per la stanza, strillando dei 'sì' di gioia.Sto per girarmi per chiedergli quando comincio ma il mio calzino scivola sul parquet liscio e percepisco una fitta lancinante alla nuca, prima di precipitare nel buio più assoluto.
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Il Lamento Del Narvalo
Teen FictionAbby è una ragazza timida, con pochi amici, ha una vita tranquilla, ma è felice così. Un giorno il suo mondo viene stravolto da un ragazzo arrogante dagli occhi magnetici al quale Abby non potrà più smettere di pensare. Tutte le sue certezze, i suoi...