capitolo 8.

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Riesco a sentire delle persone che bisbigliano accanto a me. Apro gli occhi ma non riesco a vedere nulla, è tutto nero. Sollevo la mano e la sento particolarmente leggera, come se navigasse nell'acqua. Mi tocco la testa e capisco che ho gli occhi bendati.

Cerco di muovere le gambe, ma mi sfugge un lamento a causa del dolore che mi provoca ogni piccolo movimento.

Ho attirato l'attenzione di chiunque siano quelle persone che parlavano.

«ehi, sei sveglia. Hai dormito due giorni! Aspetta, ti tolgo la benda» è una voce femminile molto dolce.

Fa ciò che ha appena detto e io posso vederla in faccia. È una ragazza giovane, sui vent'anni, ed è molto bella. Ha i capelli azzurri e un'espressione amichevole.

«come ti chiami?»
Questa voce proviene dall'altro lato del letto.
Mi volto, e vedo un'altra ragazza, che assomiglia tantissimo alla prima, ma ha i capelli viola e più lunghi.

«io sono Abby. E voi chi siete? Sono caduta da una scogliera dovrei essere... morta.» L'ultima parola mi esce in un soffio. E se lo fossi? Magari è una vita dopo la morte.

Le due ragazze si scambiano un'occhiata sorpresa. «morta? Ma l'acqua è il tuo elemento!» esclama quella azzurra.

Ora sono davvero confusa.

«Hanon, lei non lo sapeva. Tesoro... guardati le gambe, ma non ti spaventare.»

Mi spavento sempre, se mi dicono di non spaventarmi.

Comunque faccio come dice e... Oddio! Ma ho una coda! Una coda da pesce al posto delle gambe! E anche loro due ce l'hanno! «MA QUESTO CHE SIGNIFICA?!»

«Abby tu sei una sirena! E a giudicare dai colori, sei anche molto potente. Ma non te n'eri mai accorta?»

Ci penso su un attimo. «in effetti mi sono sempre sentita strana quando facevo il bagno. Ma c'era una luce arcobaleno accecante che mi impediva di capire cosa stesse succedendo. Adesso capisco! La luce si rifletteva sulla coda.»

«certo, ma... Non sono sicura che ci sia bisogno di vederla, per capire di essere una sirena...» dice quella coi capelli blu, che a quanto pare si chiama Hanon.

Non so cosa rispondere, perché in questo momento sto facendo la figura della stupida e non voglio peggiorare la situazione.

«Hanon, smettila! Guardala. Dev'essere la sirena più potente di tutti gli oceani, non puoi parlarle in questo modo!» la rimprovera la ragazza coi capelli viola.

L'altra abbassa gli occhi.

La situazione sta diventando imbarazzante, così deciso di cambiare discorso. «per favore, datemi delle spiegazioni» le supplico.

«siamo nel nostro rifugio, è una grotta sotto all'isola Pichi Pichi.»

«ma siamo sott'acqua?»

«a te che sembra?» replica Hanon, che sembra iniziare a infastidirsi. L'altra le lancia un'occhiataccia e dopo si rivolge a me annuendo.

«come posso respirare? Io non ho le branchie.»

«la ragazza in azzurro si alza di scatto, porta le mani al cielo ed esclama: «sei una fottuta principessa sirena!» per poi uscire a passi pesanti dalla stanza.

Io resto basita.

«scusala. Il problema di Hanon è che non ha pazienza, ma sta anche passando un periodo difficile. Non si è arrabbiata veramente.»

Annuisco e abbasso gli occhi, ripensando alla sua reazione.

«hai bisogno di riposare. Be', in realtà hai dormito per due giorni ma... magari vuoi stare sola a pensare un po'.» senza aspettare una risposta, anche lei si precipita fuori dalla stanza.

Resto sola.

Non ho la minima idea di come gestire questa situazione. Dovrei esserne felice? Sono una sirena, e stando a quello che dicono dovrei essere molto potente.

La testa mi gira tremendamente, così deciso di dormirci sopra.
Prenderò la mia decisione domani mattina.

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