Un mese dopo.
-Karlie, sveglia!
Hai esclamato, saltando sul letto dell'hotel.
-Voglio andare in spiaggia!
Hai detto con un sorriso, mettendoti a cavalcioni sopra di me. Ho messo immediatamente le mani sui tuoi fianchi e i tuoi capelli cadevano perfettamente a lato del tuo viso. Eri così bella.
Era passato un mese da quando eravamo partite, e la scorsa notte, siamo finite sotto le coperte a fare l'amore. Mi sono svegliata così felice questa mattina, che tutto questo mi sembrava un sogno.
-Tay?
Ho chiamato.
-Hm?
Hai mormorato, piegandoti in avanti per essere a pochi centimetri da me. I tuoi occhi erano così belli, che quasi mi ci perdevo dentro.
-Ti ricordi tutto quello che abbiamo fatto ieri sera?
Ho chiesto con un sorriso, ma tu mi hai risposto con un bacio e un sorriso più grande del mio.
-Certo.
Hai risposto, mettendo una mano sulla mia guancia.
-E cosa abbiamo fatto?
Ho chiesto, cercando di sembrare curiosa. Mi hai baciata di nuovo, e a pochi centimetri dalle mie labbra hai sussurrato:
-L'amore.
E ho sorriso. Non c'era cosa più bella di stare con te, averti fra le mie braccia e poterti baciare quando volevo.
-Che vuoi fare questa mattina?
Ho chiesto, il sorriso non lasciando nessuno dei nostri visi.
-Andiamo in spiaggia?
Hai chiesto, scendendo dalle mie ginocchia.
-Certo, piccola.
Ho risposto. Tu mi hai sorriso e mi hai voltato le spalle. Ti sei tolta la maglietta davanti a me e ti sei messa il costume davanti a me. Eri perfetta.
-Sei bellissima.
Ti ho sussurrato all'orecchio, mettendo le mie mani attorno alla tua vita e iniziando a baciarti al collo.
-Tu di più.
Hai replicato.
-Andiamo.
Ho detto. Ti ho preso la mano e ti ho portato fuori. Il sole era abbagliante, ma mai quanto il tuo sorriso. Il colore dei tuoi occhi era simile a quello dell'oceano, quasi che gli facevi invidia.
Abbiamo giocato a rincorrerci quella mattina, e quando era ora di pranzo, siamo andate in un ristorante lì vicino. Abbiamo ordinato lo stesso pesce, tale che il cameriere ci ha sorriso da quanto sembravamo stupide.
Dopo aver mangiato siamo andate di nuovo in spiaggia, ma questa volta c'era una festa, e ci siamo divertite molto. Mentre vedevo che tu ti divertivi sul palco a ballare con altri ragazzi e ragazze, io ho approfittato per telefonare il medico.
-Pronto?
Ha risposto.
-Buon pomeriggio, sono Karlie. Taylor...è fantastica e si ricorda tutto quello che abbiamo fatto questo mese.
-Sai cosa vuol dire?
-No, che cosa?
-Hai creato una nuova Taylor. La ragazza che ora lei è, è colei che tu hai creato. La avete creata insieme, senza il tuo aiuto, lei non sarebbe la ragazza che è adesso.
-Quindi che vuol dire?
Ho chiesto con un sorriso più grande del mio viso.
-È guarita. Inizia una vita con lei, corri il rischio, perché la vita dall'altra parte è spettacolare, Karlie.
Ha replicato, e potevo sentire il suo sorriso attraverso il suo tono di voce.
-Grazie mille. Grazie di tutto, davvero.
Ho detto.
-Non devi ringraziare me, ma te. Buona fortuna, Karlie.
Ha detto lui. Ci scambiammo gli ultimi saluti e chiusi il telefono. Ti ho guardata e tu avevi questo sorriso spettacolare, di cui mi ero innamorata.
-Ti amo.
Ho sussurrato a me stessa. Mi avvicinai alla folla e ti ho preso per mano, e abbiamo inziato a ballare. Non smettevi di sorridere, e quasi potevo piangere alla vista.
-Mi sto divertendo davvero tanto, Karlie.
Hai detto, baciandomi la guancia.
-Anche io.
Ti ho risposto. Non riuscivo a togliere gli occhi da te, eri troppo bella con quei capelli ondulati, gli occhi più azzurri del cielo e il sorriso di una bambina che aveva appena ricevuto la caramelle come premio.
-Vieni con me.
Hai detti, trascinandomi fuori dalla folla. Mi hai portato a riva e ti sei girata verso di me e sembravi esitante.
-Ora te lo dico.
Hai detto esitante, ma avevi un sorriso dipinto in volto.
-Dirmi cosa?
Ho chiesto con un sorriso. Hai sospirato e hai messo le mani attorno al mio collo. Le nostre fronti si sfioravano e quando tu gai chiuso gli occhi, li ho chiusi anche.
Corri il rischio, perché la vita dall'altra parte è spettacolare, Karlie.
-Karlie, sono innamorata di te, e io ti amo.Fine.
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Looking For You Again
Hayran KurguA volte è un bene avere paura. Significa che hai ancora rimasto qualcosa da perdere. [Karlie Kloss x Taylor Swift. I fatti non sono mai realmente accaduti. Storia ispirata dalla canzone Looking for you again di Matthew Perryman Jones.]