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Oggi incomincia la mia nuova vita.
Appena sveglia chiamo mia madre, Emma è entusiasta di prolungare di qualche giorno la vacanza, perché ha conosciuto un'altra bambina e sono diventate subito amiche.
Ecco un'altra cosa da aggiungere alla lista di quello che non ha preso da me: la capacità di fare amicizia.
Sono tanto triste per la sua lontananza, ma allo stesso tempo sono sollevata che almeno lei stia bene.

È inutile rimandare l'inevitabile.
Con il cuore in gola mi dirigo verso la casa che ho condiviso con il padre di mia figlia, quel gran traditore, l'uomo che pensavo mi amasse, ma che soprattutto mi rispettasse.
Sono sollevata di non averlo visto in casa, piuttosto che trovarmelo davanti sarei partita seduta stante per l'Africa a manifestare per i diritti delle gazzelle.
Inizio a raccogliere i miei vestiti e poco dopo mi arriva un SMS da Sam.
Non posso crederci!
Si ricorda il mio numero di cellulare dopo tutto il tempo che è passato da quando ci siamo lasciati.
"Ciao dolcezza, volevo sapere come stai e come procede con il trasloco? Se ti serve una mano chiedi pure. Sam."
Rincuorata accetto l'offerta di quel ragazzo gentile, e a dirla tutta in due avremmo impiegato meno tempo.
Voglio uscire da questa casa il prima possibile.
Voglio negare a me stessa la felicità per esserci ritrovati ma non ci riesco.
Vorrei tastare il terreno prima di buttarmi a capofitto in questa storia. Ne uscirei distrutta un'altra volta se tutto non dovesse andare per il meglio.
Gli scrivo un messaggio con il mio indirizzo e lui mi raggiunge in pochissimo tempo.
Quando apro la porta lui mi saluta con un bacio sulla guancia, dopodiché iniziamo a mettere un po' di ordine in quell'appartamento.
La mattinata vola e senza rendercene conto arriva l'ora di pranzo.
Ordiniamo dal ristorante cinese all'angolo.
Affamati, ci sediamo per gustare insieme questo delizioso pranzetto e mentre stiamo chiacchierando sentiamo la porta di casa aprirsi.
No, perché proprio adesso che stava andando tutto a meraviglia? Abbiamo quasi finito di preparare le valigie.
Mi alzo di scatto quando sulla soglia appare un Gabriel molto provato.
Ha gli occhi rossi, la barba non fatta, le occhiaie ed è molto sporco.
Quando ha aperto la bocca per parlare si è sentito un forte odore di vino. Ha bevuto e non è da lui.
"Fiamma ti prego, perdonami. Ehi un attimo! E questo chi sarebbe?" Dice puntando un dito sporco verso Sam che lo guarda disgustato.
"Una piccola incomprensione tra di noi e ti porti a casa il primo stronzo che incontri per strada?"
"Come scusa?! Ti ho scoperto nudo nel nostro letto con la babysitter di Emma e hai il coraggio di definirla una piccola incomprensione?"
Sono rossa e tremo per la rabbia.
"Non voglio più vedere la tua faccia, Gabriel. Non ti perdonerò mai per quello che mi hai fatto. Io e Emma non abbiamo bisogno di uno come te. Non voglio più avere niente a che fare con te. Non azzardarti più a cercarci"
Lui cerca di ribattere barcollando in avanti, ma Sam si mette davanti a me per farmi da scudo.
I suoi occhi scuri lampeggiano di rabbia.
L'ho visto così solo una volta, quando ha scoperto che James aveva tradito la sua amicizia facendoci allontanare.
"Ehi amico, Fiamma ha detto di non volerti più tra i piedi"
"Chi ha chiesto il tuo parere? Brutto stronzo tu non la conosci, lei è mia moglie!"
Mi metto davanti a Sam, non riesco più a trattenermi. Gli tiro uno schiaffo in pieno viso.
"Vattene da questa casa!" Urlo indicando la porta "Ci vediamo in tribunale. Preparati a sputare sangue"
Rassegnato e con una mano sulla guancia sinistra si dirige verso la porta, mi guarda un'ultima volta e se ne va sbattendola con violenza.
Sam mi stringe forte in un abbraccio e mi bacia la fronte.
Affondando il viso nel suo petto muscoloso e caldissimo scoppio a piangere come una bambina.
Singhiozzo per tantissimo tempo mentre Sam mi sussurra parole dolci all'orecchio per cercare di calmarmi.
"Dai, Fiamma, non ti devi preoccupare, si sistemerà tutto. Vedrai, ogni cosa andrà per il meglio".
Alzo lo sguardo per ringraziarlo, ma lui mi anticipa e mi bacia dolcemente le labbra ancora umide per il pianto, mentre il familiare brivido di piacere che provo tutte le volte che questo ragazzo mi bacia si impadronisce del mio corpo e della mia anima.
Finiamo di riempire i borsoni e portiamo tutto in hotel.

Nel primo pomeriggio ho un appuntamento con un agente immobiliare.
Tra i soldi che mi sono rimasti dal generoso regalo di laurea dei miei genitori, risparmi vari e il cospicuo stipendio che ricevo dal dottor Adams, posso permettermi di comprare un appartamento e tutti i mobili.
Per quello che mi interessa al momento avrei accettato qualsiasi proposta al volo pur di non dover più mettere piede nella casa che avevo diviso con Gabriel.
Sam mi dice che quel pomeriggio avrebbe avuto un appuntamento in ufficio e doveva andare.
Uscendo mi saluta con uno dei suoi magnifici baci.
In un certo senso è meglio così, perché voglio affrontare questa scelta da sola, senza essere condizionata da nessuno.
Ho bisogno di pensare a me stessa, alla situazione con Sam e con Gabriel e al futuro con Emma.

Arrivo con dieci minuti di anticipo, e l'agente immobiliare, un uomo sulla cinquantina, calvo e bassino con gli occhiali, mi conduce all'ultimo piano di un palazzo moderno che si trova a metà strada tra la scuola che frequentava Emma e lo studio del dottor Adams.
Quando entriamo rimango colpita dal calore che emana questo posto, mi piace e mi trasmette molta serenità.
Dopo un rapido giro di visita firmo subito il contratto, non voglio farmi scappare questa occasione e chiamo mia madre per dirle che ho trovato la sistemazione che faceva al caso nostro.
L'appartamento è mansardato, con delle ampie finestre con una vista mozzafiato sul Big Ben e il parquet a terra.
C'è un salone molto spazioso, una cucina, 3 camere da letto -una grande e le altre due più piccole- un bagno e una lavanderia. Il mio angolo preferito è un soppalco che trasformerò in nel mio mondo di relax dove avrei sistemato una libreria e dei pouf per leggere.
Inizio a portare lí i borsoni che io e Sam abbiamo riempito stamattina e verso sera chiamo ancora mia madre per parlare con Emma.
Con la sua dolcissima vocetta squillante mi dice che le manco e che si sta divertendo con i nonni.
Trascorro la serata con il tablet in mano a cercare i mobili per arredare la mia nuova casa e pensando a Sam.
Probabilmente è telepatico perché mentre penso a lui mi arriva un suo SMS.
"Ciao Fiamma, spero che tu stia meglio e che tu abbia trovato una soluzione per la casa. Mi manchi e vorrei tanto rivederti".
Gli rispondo di raggiungermi e gli invio l'indirizzo.
Vorrei tanto condividere la mia gioia con qualcuno di speciale e ho scelto lui.
Quando citofona schiaccio il pulsante tutta agitata, sembrando un'adolescente al concerto della propria rockstar preferita.
In poco tempo bussa alla mia porta e quando vado ad aprire lo vedo che mi sorride e tiene in mano un mazzo di rose -si ricorda che sono il mio fiore preferito- e una bottiglia di vino con due bicchieri usa e getta.
"Dobbiamo festeggiare, e queste sono per te, per la tua nuova casa"
Dice quando vede la mia espressione incuriosita.
Contenta e allo stesso tempo sorpresa per quel gesto così romantico lo stringo in un forte abbraccio.
Lui non se lo aspettava, ma rimane stupito per pochi secondi perché in un attimo ricambia l'abbraccio baciandomi dolcemente prima il collo e poi le labbra.
Stendo un plaid per terra, facendomi tornare in mente il nostro primo bacio in campeggio, e Sam stappa la bottiglia con il cavatappi che aveva estratto dalla tasca interna della giacca. Ha pensato proprio a tutto.
Brindiamo. "Alla tua nuova casa e al futuro"
Tra un bacio e l'altro mi aiuta a scegliere i mobili e dopo qualche ora confermiamo l'ordine.
La consegna è prevista per il mese prossimo, quindi nonostante l'insistenza di Sam per far restare Emma e me a casa sua, passerò un po' di tempo a casa dei miei genitori.
Sarebbe stato come tornare adolescente.
Beviamo fino a finire la bottiglia.
Il vino inizia a farsi sentire per entrambi e senza capire come, ci ritroviamo sdraiati sul plaid, lui sopra di me, i nostri baci si fanno più appassionati e violenti.
Mi accorgo di avere un disperato bisogno di quel calore, non ne ho mai abbastanza.
"Sai Fiamma, vorrei proprio farlo"
"Cosa?"
"Vorrei riprovarci con te"
Non rispondo, milioni di sentimenti contrastanti si fanno strada dentro di me.
"So che hai bisogno di tempo, non devi rispondermi subito, ma mi è stata offerta una seconda possibilità per riconquistare il tuo cuore e non voglio lasciarmela scappare"
È come se non fossimo mai stati separati per tanti anni.
Ho finalmente ritrovato il mio primo amore.
Lo bacio con le lacrime agli occhi. Sorrido e annuisco.
"Non desidero altro, Sam".

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