Capitolo 2

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Due cocktail super analcolici dopo ero pronta ad affrontare quella serata. Di soloto flirtavo spudoratamente con chiunque me ne desse l'occasione, cercavo di non eccedere mai ma mi piaceva fare un pò la scema con i clienti. Il "360 gradi" era uno dei locali più in voga della Roma by night, era un locale per tutti i gusti. Ragazzi che cercavano di rimorchiare in un'atmosfera che era tutta nei toni del rosso, divanetti appartati che concedevano un pò di privacy alle coppie e salette riservate per quelli che se lo potevano permettere. Spesso io o una delle altre ragazze salivamo sul palco per ballare e qualche volta cantare.
Di solito mi occupavo io del tavolo di Radja e compagni e passavo lì la maggior parte della serata. Quella sera però giravo al largo...e più lo facevo più mi incazzavo con me stessa...mi imposi letteralmente di comportarmi nello stesso modo di sempre. Ma era come se ogni cosa fosse sfocata e senza senso. Anche le mance mi sembravano un contorno inutile alla serata.
"Nissa! Non ti sei fatta vedere stasera"
"Lo so Rà...scusa..." come di consueto Radja mi fece sedere sulle sue ginocchia e mi offrì un bicchiere di champagne. Non faticai a buttarlo giù e a fargli un cenno per farmene versare un altro "Tu ragazzino non bevi?" puntai gli occhi verdi in un altro paio di occhi verdi e cercai di mantenere il contatto. Non avevo mai avuto problemi a farlo, con nessuno..ero sempre io ad avere l'ultima parola su tutto e non ero mai io ad abbassare lo sguardo per prima.
"Un bicchiere mi basta"
"Dio Rà... dove l'avete preso?"
"Lascialo stare Nissa..."
"Facciamo una scommessa...uno shot della cosa più alcolica che ho al bancone... se la bevi vengo alla prima partita della Roma in casa, all'Olimpico, con la tua maglietta. Altrimenti... salì sul palco e canti una canzone che scelgo io"
Dal tavolo si levarono risate e ululati. Radja mi sussurrò all'orecchio "Sei perfida Nissa!"
"Allora ragazzino? Accetti o no?"
Lui allungò la mano e me la porse "Affare fatto". Fissai l 'anello che spiccava al suo dito e mi persi ad immaginare quelle mani che percorrevano il mio corpo, incessantemente avanti ed indietro..senza neanche accorgermene mi morsi il labbro e alzai lo sguardo fissando le sue, di labbra. Mi riscosse il suo " Allora?"
"Affare fatto" afferrai la sua mano cercando di non badare alla scarica elettrica che mi percorse. Radja mi bloccò per i fianchi prima che mi alzassi "Stai attenta Nissa"
"Tranquillo Radja. Solo un bicchierino"
"Non mi riferisco a quello... non giocare con lui, non è come quelli che ti fai nel retro del locale"
"Non me lo farei mai, te lo giuro. Voglio solo giocare un pò con lui"
"Non fare la stronza piu del tuo solito. Lo fai solo con quelli che ti piacciono sul serio..."
"Nessuno mi è mai piaciuto sul serio"
"Appunto...non ti ho mai vista così..."
"Rà... tranquillo" mi sporsi per lasciargli un bacio sulla guancia e poi andai verso il bancone. Presi la bottiglietta nera di Assenzio "Jacques Senaux Black", che era considerato uno dei cinque liquori più forti al mondo. Ne versai un dito in un bicchierino e guardai il liquido nero. Non sapevo neanche io perché avessi lanciato quella sfida. Forse solo perché dovevo trovare un modo per non pensare a quegli occhi verdi..
Mi avvicinai al tavolo dei calciatori e sbattei il bicchierino davanti a lui "Allora ragazzino...bevi?" notai con la coda dell'occhio Radja che scuoteva la testa e Daniele propose un "Posso bere io al posto suo?"
"Assolutamente no...allora?" misi una mano sul fianco e mossi i capelli con fare teatrale. Ero fermamente convinta che lui non avrebbe mai bevuto quel goccio di alcool. Sapevo quando potevo agilmente vincere una scommessa e quella volta non faceva eccezione. Il ragazzino mi sorprese però "Non solo verrai a vedere la prima partita della Roma all'Olimpico con la mia maglia ma sarai tu a cantare una canzone che sceglierò io" mi prese per i fianchi e mi fece sedere in braccio a lui "Alla tua" davanti ai miei occhi sbarrati buttò giù l'assenzio senza mai staccare il suo sguardo dal mio. Sapevo per esperienza che quell'intruglio era una vera e propria bomba. I rumori degli altri ragazzi attorno al tavolo si smorzarono..esistevamo solo io e quel ragazzino che mi aveva fregato. E io odiavo perdere ed essere fregata..
Ma soprattutto odiavo che stare seduta sulle sue gambe fosse una sensazione così diversa da tutto il resto "Allora Nissa...qual'è il tuo vero nome?"
"Solo Nissa...io per te sarò solo Nissa...come tu sarai solo " il ragazzino" per me... Allora che canzone vuoi che canti?"
Lui si avvicinò e poi mi sussurrò all'orecchio "Mi sei scoppiato dentro al cuore"
"Stai scherzando spero..."
"È troppo per te? Sei più un tipo da Lady Gaga e Britney Spears?"
"Non sai che tipo sono...non giudicare solo il vestito luccicante e i tatuaggi..."
"E tu non giudicare me allora..."
"Che Mina sia allora...goditi lo spettacolo...ragazzino" con un cenno mi alzai in piedi registrando solo in quel momento che la sua mano aveva indugiato più del dovuto sul mio fianco e che per una volta la mia voce non era così sicura come succedeva di solito.
Andai verso la consolle del DJ e gli parlai velocemente prima di salire sul palco "Buonasera...per i pochi che non mi conoscessero sono Nissa. Stasera non era previsto cantassi ma ho appena perso una scommessa e così eccomi qua a cantarvi una canzone della grande Mina...trovatevi un partner e dedicategli questa bellissima canzone d'amore.." mentre le luci si abbassavano io mi accomodai sullo sgabello posto al centro del palco e feci un cenno. Le prime note si diffusero nell'aria ed io iniziai a cantare...

Mi sei scoppiato dentro al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora