Capitolo 14

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23 febbraio 2016
Fissavo Stephan mentre dormiva. Adoravo farlo..quale ragazza sana di mente non adorerebbe guardarlo dormire? Mi alzai pian piano dal letto e mi infilai la parte sotto dell'intimo e la sua maglietta. In punta di piedi raggiunsi la cucina e mi versai un bicchiere di acqua gelata, poi presi una sigaretta, l'accendino e uscii sul balcone. Nonostante fosse solo poco più della metà di Febbraio, la temperatura a Roma era mite, quindi avevamo programmato per il giorno successivo la gita con Sole ad Anzio. Quegli 8 giorni erano stati relativamente tranquilli, se non si contava la sconfitta della Roma con il Real nell'andata degli Ottavi di Champions League e un mio incontro, peraltro molto breve, con mia mamma. Una sera l'avevo beccata, mezza ubriaca, che cercava di entrare al "360 gradi" e l'avevo gentilmente sbattuta fuori. Lei biascicava di volermi bene e cazzate simili...io le avevo detto di sparire e al suo accenno di lacrima da coccodrillo le avevo praticamente riso in faccia. Alcuni probabilmente mi avrebbero additata come una "cattiva figlia" ma solo io sapevo cosa avevo dovuto passare a causa sua.
Mia sorella stava meglio, anche se tollerava poco, meno del solito, lo stare chiusa fra quattro mura così io e Ste avevamo programmato quella gita, in un giorno in cui lui non aveva gli allenamenti. Io e lui praticamente ci vedevamo in ogni momento libero, non avevamo più affrontato l'argomento del suo "ti amo" e della mia successiva fuga, con annessi due giorni in cui ero stata con Lorenzo. Non avevamo neanche definito se stessimo insieme, ci facevamo vedere da tutti, sia al locale che in giro, come una coppia, tutti ci consideravano fidanzati ma io e lui sapevamo di essere ancora in una fase 'di rodaggio'...la mia paura non era scomparsa e a volte la voglia di scappare riaffiorava ma...un "ma" c'era e bello grande. Non riuscivo a fare a meno di lui, lui di me, non potevamo passare una notte separati a meno che lui non fosse in ritiro e anche lì i messaggi su Wapp ci facevano compagnia. Insomma..il sentimento era lì, neanche troppo nascosto...
"Ti prenderai un accidente fumatrice"
"Ragazzino...non rompere" spensi la sigaretta e poi rientrai. Nella debole luce della luna, erano le tre di notte da poco passate, fissai il suo profilo. Indossava solo un paio di pantaloni della tuta, pericolosamente calati sui fianchi...mi avvicinai e lo abbracciai posandogli la testa sul cuore.
"Nervosa per la gita?" Stephan mi accarezzò i capelli prima di lasciarmi un bacio sulla fronte.
"Un pò.. insomma è la prima volta che lei conosce qualcuno che fa parte della mia vita. A parte Giulia non ho fatto mai entrare in contatto la mia quotidianità con Sole"
"Pensi che sia presto? Insomma io voglio solo il meglio per lei"
"Non è questione di presto o meno...vedi ho sempre cercato di tenerla lontana da tutto quanto perché la mia vita non ha mai avuto un punto fisso, a parte Giulia e Ettore... Ora ci sei tu..."
"Fra..." lui si scostò leggermente "...prima o poi quel discorso lo dovremo fare"
"Lo so...e lo faremo... So di averti fatto del male quando sono praticamente scappata e sono andata con Lorenzo"
"Sai come cazzo sono stato male a vederti mentre lo baciavi al locale? E la tua faccia mentre mi dicevi che non te ne era fregato mai nulla di me..."
"Stephan... io avevo paura e ne ho ancora... paura che alla fine arrivi una come la tua ex e.."
"La mia ex?"
"Si, tutta caruccia e sempre sorridente...le foto in barca e quella dove facevate il cuore con le mani..tutta perfettina. Insomma hai capito no?"
"Pensi di avere qualcosa in meno di lei?"
"Si...insomma...sono una bella ragazza ma sono molto particolare.. parlo come una scaricatrice di porto, non sono fine, per niente..."
"Ma mi piaci tantissimo Fra...non pensare a quello che è successo nella mia vita prima, o a quello che è successo a te"
"Come faccio a non pensarci?" mi spostai e andai a sedermi sul tavolo della cucina "Tu avresti bisogno di una brava ragazza..."
"Io ho bisogno di te...e poi tu sei una brava ragazza"
"Non credo proprio... poi quando ci sei tu nei paraggi non lo sono mai" gli sorrisi inclinando la testa mentre lui si avvicinava e metteva le mani ai lati dei miei fianchi. Si avvicinò e sfiorando il mio naso con il suo mi sussurrò "Fai la brava ragazza e andiamo a letto" mi prese in braccio mentre io protestavo ridendo. Mi depositò al centro del letto king size che era arrivato nei giorni precedenti e che avevamo subito battezzato trovandolo peraltro molto comodo.
"Dai dormi..." Stephan mi abbracciò da dietro abbracciandomi e dandomi un bacio sul collo.
"Stephan...non ho sonno" mi rigirai verso di lui e gli sfiorai la mascella con un bacio "E poi io non sono una brava ragazza" iniziai a baciarlo facendogli scappare un gemito.
"Fai la brava" Stephan ridendo iniziò a farmi il solletico... cercai di sottrarmi alle sue mani che si insinuarono sotto la maglia ma poi lo lasciai fare. Me la sfilò e baciò il mio ultimo tatuaggio. Gli piaceva molto farlo, sapeva benissimo che quello era stato il mio modo per fargli capire quanto ci tenessi a lui.
"Adesso sei tu che non fai il bravo ragazzo"
"Con te non lo sono mai..." le sue labbra scesero a baciarmi la pancia e poi il piercing che lui fece rigirare con la lingua. Mi abbassò le mutandine e mi dimostrò che noi due insieme non saremmo mai stati capaci di fare i bravi. Ci addormentammo alle cinque, gustandoci solo due ore e mezza di sonno. Prima di addormentarmi sorrisi e intrecciando la mia mano alla sua mi sentii veramente felice e appagata...

Mi sei scoppiato dentro al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora