Capitolo 20

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"Come lo vorresti l'abito? Con il tuo fisico puoi permetterti di tutto" la commessa del negozio di abiti da sposa di Alberta Ferretti, uno dei più importanti di Roma, mi fissava con in mano il tablet e uno sguardo a metà fra il fiducioso e lo scocciato. Fiducioso perché le avevo detto che non avevo un budget e scocciato perché aveva probabilmente capito che non ero una sposa convinta e quindi sarebbe stata una notevole impresa farmi entrare nella parte.
L'atelier era bellissimo e avevo una stanza tutta per me dove provare gli abiti, sul tavolo era stato allestito un mini buffet e la mia commessa personale, Bianca, era carina e disponibile ma io non sapevo cosa fare "Ci sposeremo a Roma quest'estate...e la cerimonia sarà...importante diciamo. Il mio fidanzato è un diplomatico"
"Magnifico..quindi ci vuole qualcosa di unico..vuoi provare a disegnare qualcosa tu? Ti lascio il tablet...vuoi rimanere un attimo da sola?"
"Forse è meglio" quando Bianca uscì lasciandomi sola mi appoggiai allo schienale della sedia e fissai per cinque minuti buoni il tablet, in cui campeggiava la foto di una modella in intimo. E adesso cosa avrei dovuto fare? Non avevo mai avuto una grande considerazione del matrimonio, forse perché nella mia vita l'amore vero non era stato molto presente....ma una sera una persona mi aveva fatto vedere un futuro dove anche io avrei indossato un abito da sposa e avrei percorso la navata di una Chiesa verso l'amore della mia vita.

"Non mi sposerò mai io"
"Invece si...ci sposeremo non il mare sullo sfondo e sarai felicissima"
"Mi sposeresti?"
"Tu?" Stephan mi guardava mentre ero tra le sue braccia, seduti sul divano di casa sua e avevamo appena finito di vedere un telefilm dove i protagonisti finalmente si giuravano amore eterno "Si ragazzino...ti sposerei"
"Vedi? Ti vedo con un bellissimo abito bianco, anzi rosa cipria"
"Ma neanche morta...il vestito sarà nero, con la gonna più corta davanti e un corpetto con un bella scollatura sul davanti e anche sulla schiena..scarpe alte e i miei immancabili capelli scuri, naturalmente con i riflessi blu..o rossi..o viola..."
"Già ti immaginavo con un bel vestito chiaro per una volta"
"Ma anche no..poi durerà poco"
"Quanto sei cretina..." scoppiammo a ridere entrambi, poi presi un foglio dalla mia borsa e feci lo schizzo di quell'abito, con Stephan che poi aveva piegato quel foglio e l'aveva conservato. Chissà dove era finito..

Sorrisi a quel ricordo ma poi mi riscossi e tornai alla realtà. Decisi di scegliere un abito che si allontanava di molto dal mio ideale. Vestii la modella di un lungo e vaporoso modello bianco, con un corpetto cosparso di cristalli, scollo a cuore e una gonna che si allargava fino a formare una nuvola candida. Un leggere trascico completava il tutto. Sarebbe piaciuto molto a Luc e gli avrei fatto fare una bellissima figura almeno. Quando Bianca rientrò le mostrai il tablet e lei si illuminò. Si mise a parlare a raffica in un auricolare e dopo pochi minuti una ragazza spinse nella stanza una quantità impressionante di abiti. Ne provai una decina, sempre con un'espressione schifata in viso fino a quando ne indossai uno che era esattamente la copia di quello che avevo disegnato sul tablet poco prima. Non mi ci vedevo proprio, era troppo vaporoso, troppo bianco, troppo abito da sposa..ma mi costrinsi a sorridere e Bianca sorrise con me "Naturalmente puoi anche rimandare la decisione definitiva ad un secondo momento, non c'è tantissimo tempo ma le modifiche da fare non sono molte..quindi puoi ancora aspettare..."
"No...va benissimo questo abito...vorrei chiederti un favore però..posso provarne un altro? Completamente diverso? Giusto per sfizio..."
"Certo...come dovrebbe essere?"
"Nero, corto davanti e più lungo dietro...scollatura davanti e sulla schiena...particolare"
"Aspetta qui" Bianca uscì ed io mi guardai allo specchio con ancora addosso quell'ammasso di tulle troppo bianco e pomposo. La mia assistente personale rientrò poco dopo "Ecco qua" ed io fissai un bellissimo abito nero, con una profonda scollatura sul décolleté e sulla schiena, spalline larghe e una gonna al ginocchio davanti e con un accenno di strascico dietro. La gonna era leggermente larga ma non troppo, dalla cintura di strass in vita sfumava dal nero ad un beige verso la fine ed era...perfetto...
Bianca mi aiutò a sfilare l'abito bianco ed ad indossare quello nero. Quando mi guardai allo specchio sorrisi e gli occhi mi si riempiono di lacrime "È perfetto" Bianca applaudi "Perché non scegli questo? Non che con l'altro tu non stia bene eh, ma questo è tuo"
"Era mio...in una precedente vita...avevo i capelli corti e neri...e avevo un altro fidanzato...Lui non capirebbe"
"Se ti ama dovrebbe capirti"
"Probabilmente non è quello giusto...ma non ha importanza..." uscii dal negozio con la data per la successiva prova. Entrai in un bar per un caffè e poi mi buttai in un'altra sessione di shopping. Sicuramente Luc non era quello giusto...la sera prima mi aveva rimproverata perché i capelli erano troppo corti anche se in realtà li avevo tagliati di due centimetri scarsi. Avevo anche ricevuto uno schiaffo come ammonimento..ma me lo meritavo, come tutto il resto.

Mi sei scoppiato dentro al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora