Capitolo 17

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"Ci voleva così tanto a dire quelle due parole?"
"Non le ho mai dette Stephan...non ho mai neanche pensato di potermi innamorare"
"E perché? Tutti si innamorano prima o poi"
"Avevo fatto a meno per 23 anni dell'amore..avrei potuto continuare così in eterno"
"Invece sono arrivato io e non hai potuto resistere al mio fascino...dì la verità"
"Ma quanto sei cretino..." gli diedi una spinta scherzosa e mi allontanai per togliermi quel benedetto vestito argentato "No, no che fai? Te lo tolgo io..."
"Disse quello che avrebbe voluto togliermelo quella prima sera" gli diedi le spalle e aspettai che lui abbassasse la cerniera posteriore. Quando l'abito si raccolse ai miei piedi feci un passo di lato e mi girai per guardarlo. Lo sorpresi a fissarmi "Che c'è?"
"Sei bellissima Fra"
"Non è vero" raccolsi l'abito da terra e lo appesi vicino a quello rosa che mi aveva dato Giulia "Come mai quel vestito rosa? E non dire scemate...per me sei bellissima"
"Me lo aveva dato Giù per venire da te questa sera"
"Perché sei scappata?"
"Perché... ho visto lei.." dando le spalle a Stephan mi slacciai il reggiseno e mi infilai velocemente una maglietta nera ed un paio di leggins dello stesso colore "Quando li ho visti ho pensato che foste tornati assieme...o comunque che vi foste riavvicinati"
"Ci sentiamo a volte perché abbiamo amici in comune, lei è molto amica di Giulia che è la ragazza di Aurel..punto e stop..fra di noi non c'è nulla da una vita.."
"Perché non torni da loro? Insomma ti sono venuti a trovare e tu li hai lasciati da soli. Noi ci possiamo vedere domani...o dopo..."
"Sono venuti a Roma perché Aurel deve vedere una persona per questioni di lavoro...voglio stare con te Fra...sempre che tu voglia"
"Certo Ste... io avrei fame però..."
"Anche io" Stephan mi si avvicinò e iniziò a baciarmi il collo mentre le sue mani vagavano sotto la mia maglietta "Io ho veramente fame amore...a quello possiamo pensare dopo...abbiamo tutta la notte" Stephan si allontanò leggermente "Ripetilo"
"Cosa? Che ho fame?"
"Francesca... non fare la scema"
"Amore... amore...amore" ad ogni parola gli lasciai un bacio a stampo mentre lui sorrideva "Ho fame...di cibo e più tardi di te naturalmente"
"Così ragioniamo...hai qualcosa da mangiare?"
"Ti pare? Il mio frigo è sempre vuoto, come al solito...la tua fidanzata non è proprio una casalinga provetta"
"La mia...fidanzata?" Stephan mi guardò inclinando la testa con un sorrisetto furbo stampato in faccia "Qui le cose si fanno serie allora"
"Bhe...pensavo che ora fossero serie le cose fra di noi...ma se..."
"Francesca... sei la mia fidanzata... e io voglio fare le cose molto seriamente con te...a partire da questa sera....però ho fame pure io...quindi...che facciamo?"
"Andiamo dalla Signora Angela"
"Scusa la mia ignoranza ma chi sarebbe?"
"La migliore cuoca di Roma...o almeno di Centocelle...ha una trattoria minuscola qua vicino, praticamente la conoscono solo quelli del quartiere. Ha tipo quattro tavoli ma lei fà da mangiare come se avesse una sala di 300 coperti. Spesso regala il cibo in più a quelle come me...cioè quelle che non hanno un grande feeling con la cucina...possiamo andare lì... Se ti va"
"Certo...vieni vestita così?"
"Per andare da Angela non mi devo mettere in tiro...posso mettermi una felpa..le mie uniche scarpe da ginnastica e poi possiamo andare"
"Mi piace questa tua versione..."
"Con te mi sento a mio agio in qualunque modo mi metta...in tiro o no.."
"A me piaci più non in tiro... anzi la tua versione migliore è quando non hai proprio niente addosso"
"Stephan!! Mi sento molto donna oggetto eh"
"Fra...stavo scherzando..." Stephan mi diede un bacio veloce prima che mi infilassi felpa e scarpe da ginnastica ai piedi poi mi prese la mano e uscimmo diretti dalla Signora Angela..non ero mai stata così felice in vita mia.

La trattoria non aveva neanche un'insegna, né in realtà un nome preciso, era semplicemente conosciuta come "Dalla Signora Angela". Ci sedemmo ad uno dei tavoli minuscoli, in un angoletto riparato da sguardi indiscreti. La tovaglia era rosso scuro, come molte cose presenti nel piccolissimo locale. Sul tavolo c'era una bottiglia d'acqua e una di vino rosso, non c'era il menù ma fummo fortunati perché la proprietaria in persona ci servì il suo famoso tris di primi "alla romana", pasta alla carbonara, pasta all' amatriciana e cacio e pepe. E non certo una porzione di quelle che servivano nei moderni ristoranti ma una cosa tipo mezzo chilo di pasta, peraltro buonissima.
"Avevi proprio fame"
"Ieri sera ho mangiato cinese con Giulia ma oggi non ho toccato cibo"
"Fra..." Stephan aveva intrecciato le nostre mani libere e ogni tanto la sua gamba sfiorava la mia sotto il tavolo. Era tutto nuovo per me, ma risultava tutto anche molto naturale... Stephan aveva la straordinaria capacità di fare sentire le persone sempre e comunque a loro agio.
"Ero agitata...e mi si era chiuso lo stomaco...Giulia quando è nervosa mangia..io non ci riesco..."
"Scusa Fra ma cosa pensavi fosse cambiato in quattro giorni?"
"Non lo so ...insomma Stephan tu potevi esserti reso conto che in fondo non ci tenevi così tanto oppure..."
"Oppure stai dicendo un sacco di cavolate..non smetto di amare una persona solo perché fà la stronza con me...altrimenti non dovevo neanche avvicinarmi a te"
"Sono stata proprio stronza eh?"
"Ti ricordo che ti sei fatta due o tre ragazzi davanti a me..poi quel chiamarmi " ragazzino", da una parte mi dava sui nervi, ma dall'altra mi piaceva..."
"Devi sentirti lusingato che ti abbia coniato subito un soprannome... Vuole dire che mi hai colpito dal primo momento... il mio essere stronza è un meccanismo di difesa e basta..avevo capito subito che eri diverso da tutti gli altri"
"Da come ti guardavo"
"Si..non guardavi solo il lato esteriore ma sembrava volessi scavarmi dentro.. e questo mi faceva paura..e mi fa tuttora paura"
"Io voglio solo vederti felice...amo tutto di te Francesca e se non l'avessi ancora capito non mi arrendo facilmente quando tengo veramente a qualcuno" mi sporsi verso di lui e lo baciai poi mi feci imboccare con uno dei leggendari supplì alla romana che la Signora Angela ci aveva portato. Parlammo di tutto e di niente.. passai la mia prima cena da fidanzata nel migliore dei modi, con il ragazzo migliore del mondo..

Mi sei scoppiato dentro al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora