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"Yin e Yang", un simbolo cinese simile ad un cerchio bianco e nero diviso in due parti: nello Yang, la parte nera, si nota un punto bianco, e nello Yin, la parte bianca, un punto nero. Questa figura viene utilizzata per simboleggiare che nel male (Yang) c'è del bene e nel bene (Yin) c'è del male. Sara se lo ricordava ogni volta che guardava la sua catenina con lo Yin.

Era seduta sul suo letto rifatto alla perfezione con le tende viola pulite che facevano una luce soffusa nella camera. Poteva vedere il suo piccolo rifugio dal letto a castello con sotto la scrivania munita di computer, libri e oggetti vari. Le pareti bianche rendevano visibilmente fredda la stanza. Davano vivacità l'armadio violetto ed alcuni poster e foto.

Lei e Laura erano come quelle due metà, erano Yin e Yang: una ragazza per bene con una personalità brillante, e un'amica, spumeggiante e ribelle, ma con un animo dolce. E se queste due metà si dissolvessero?

Man mano che Sara andava avanti coi pensieri si sentiva vuota e ansiosa. Voleva la sua amica, il suo Yang. Per calmarsi si fece tornare alla mente ricordi di loro assieme.

Una passione che avevano in comune era la musica. Entrambe adoravano espandersi da genere in genere, anche se prediligevano il rock. A Sara però non piaceva stare in ghingheri o portare magliette con i nomi delle band; in compenso adorava collezionare cd (un incubo per il padre vedere la sua bambina con foto di ragazzi tatuati fino al collo e con le giacche in pelle sulla scrivania).

Amava i Black Veil Brides, soprattutto Andy Biersack, il vocalist della band. Non si capacitava di come un ragazzo così bello potesse conciarsi come un metallaro da quattro soldi quando si esibiva. Fortunatamente non si presentava spesso in quel modo. La sua voce era soave e profonda quando cantava e toccante quando parlava.

Un angelo, sospirò Sara mentre accarezzò una sua foto. Fantasticava su come sarebbe stato meraviglioso poterlo incontrare, o vederlo in un concerto, con quei capelli corvini sopra il viso magro, mentre spalancava un sorriso bianchissimo assieme agli occhi azzurri e chiari come il ghiaccio.

Laura però non approvava molto i gusti dell'amica:


<<È tutto pelle ossa. Insomma, non preferiresti un bel ragazzo.... in carne diciamo?>>

<<Cioè ciccione?>>

<<Ma no! Più robusto, anche di spalle, così gli addominali si evidenziano meglio>>

<<Disse colei che sta con un prosciutto>>

<<Hey, Riv è magrissimo.>> sembrava il minaccioso il suo tono.

Sapeva che Sara non approvava la loro relazione, ma per quanto si sforzasse di accettarlo, voleva che fosse più morbida sull'argomento.

La provocò: <<Dì la verità, sei gelosa perché sto con lui o perché non hai un ragazzo?>>

Erano al parco sedute su una panchina davanti alla fontana in marmo avente come figura un lupo che ululava verso il cielo. Laura si accese una sigaretta, cercando di offrirne una anche a Sara, che accettò per coprire l'imbarazzo della domanda. Fumava raramente, talmente poco che non sentiva neanche l'esigenza di farlo o di comprare pacchetti.

<<Non mi hai risposto>>

Sara divenne rossa come una ciliegia: <<Ma fatti i cazzi tuoi>>

<<Non c'è nessuno che ti suscita interesse, è questo che mi stai dicendo?>>

<<No, assolutamente, solo che non riesco a trovare la persona giusta. E poi, sono tutti così immaturi.>>

FRIENDS IN REVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora