12] 20:30

22 2 4
                                    

<< E dai! Ti prego, ti prego, ti prego! >>

<< Ma Laura, non so nemmeno se posso... >>

<< Fai un tentativo, almeno! >>

<< Ok va bene! >>

Sara prese il suo telefono e digitò il numero della madre. Rispose quasi subito. Probabilmente si aspettava che la chiamasse molto prima.

Era uscita senza dire né dove né quando sarebbe tornata, e perlopiù stava per chiederle se poteva dormire a casa di Laura! Anche se pensò che dopotutto potevano accettarlo visto e considerato ch'era la sua migliore amica. Sara era sempre stata un po riservata per quello che riguardava le amicizie o situazioni sentimentali, data l'ossessività del padre. Forse per questo si è sempre tenuta distaccata dal mondo: non che li odiasse, anzi, era devota ai suoi genitori per tutto quello che facevano, ma vi erano momenti in cui preferiva che la sua vita fosse stata strutturata in maniera diversa, così anche da poter liberare se stessa da quella prigionia che si era creata, una prigionia che Laura stava cercando di spezzare a fatica, ma ci provava. Laura, invece, avrebbe dato qualsiasi cosa per avere dei genitori come quelli di Sara. Certo, erano dei secondini, ma le volevano davvero bene e, soprattutto, erano insieme e felici. Le capitava in momenti che si prendeva per se stessa di pensare a come sarebbe stata la sua famiglia se sua madre non fosse stata... in quel posto. Spesso si sentiva sola, come se le mancassero delle basi. Quelle che ogni persona dovrebbe avere: amore. Non un'amore passionale, ma un'amore che solo due figure possono dare: la sicurezza, la protezione, la comprensione, la consolazione. Perché l'era stato negato questo? Perché Sara non lo capiva?

La bruna vide molte volte i signori Casati, perché venne spesso a casa loro per essere aiutata coi compiti. Sapeva com'erano caratterialmente, perciò fece sempre in modo di apparire nel suo meglio, nascondendo piercing e arroganza, cosa che non le fu molto difficile, data la sua bravura teatrale; tale e quale alla sorellina. Fortunatamente la madre la vide come una brava ragazza molto solare e sicura di se, cosa che tra l'altro era, ma il padre sentiva sempre la puzza sotto il naso, nonostante non avesse avuto motivo di dimostrarlo, e la scrutava da testa a piedi ogni volta che la incontrava, sperando che non portasse la sua Sara in luoghi malfamati. Se solo avessero saputo della vera lei e di Fabiana, probabilmente avrebbero segregato la sua migliore amica in casa per il resto dei suoi giorni.

Sara prese un bel respiro, sperando che sua madre non le urlasse contro. Iniziò con voce timorosa:

<< Pronto... mamma? >>

<< Ciao tesoro, tutto bene? >>

Woah, è stato così facile? La bionda riacquisì sicurezza:

<< Ehm... si, si tutto bene, te?... ehm... scusami per oggi pomeriggio... non volevo reagire male... >>

Si voltò verso l'amica. La stava guardando con occhi speranzosi. Riprese con il suo discorso e disse tutto ad un fiato:

<< Posso dormire a casa di Laura comunque? >> Sara non aveva raccontato alla madre della sparizione, ma forse era meglio, almeno non s'insospettì, anzi: fu d'accordo.

<< Certo, nessun problema. Basta che tu mi faccia sapere i tuoi spostamenti. >>

La bionda quasi non poté credere alle sue orecchie: << Oh... beh.. grazie. Domani mi faccio riaccompagnare verso mezzogiorno, promesso... chi mi ha portata qui?... Rivoli... Rivoli, mamma, il ragazzo di prima... NO non è il mio fidanzato!... va bene, ci sentiamo, ciao. >> e riagganciò frettolosamente.

Laura era al settimo cielo, e anche Aurora, visto ch'era rimasta ad ascoltare la conversazione. Le tre ragazze si abbracciarono. La sorellina era forse la più estasiata:

FRIENDS IN REVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora