Capitolo IV.

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La serata fu molto carina e tranquilla, per tutti tranne che per me. Dolores non mi tolse gli occhi di dosso per l'intera serata, mi sentivo soffocare al solo pensiero che continuasse a fissarmi con quello sguardo impietoso. Dovevo affrontarla. Dovevo capire.
«Amore, amore mio...svegliati, forza!», mi sussurrò all'orecchio Victoria. Pian piano apro gli occhi, notando la sua espressione che non prometteva nulla di buono.
«Cosa succede? Che ora è?», chiesi con un tono assonnato, stiracchiandomi.
«Sono le 3 e mezza. Il fatto è che sentivo lamentarsi Lucas e..», rispose seria, sfiorandomi il braccio con un dito.
«Perché? Cos'ha? Cos'ha Lucas?», ribattei piuttosto agitato, porgendomi in avanti con l'aiuto dei gomiti, in attesa di una risposta da parte sua.
«Aveva nausea, vomito, qualche linea di febbre e soprattutto forti crampi addominali.», annunciò molto lentamente, mentre lo sentivo urlare di dolore dall'altra camera. «Temo soffra di appendicite.», concluse continuando a fare lo stesso movimento sul mio braccio, cercando di tenermi calmo. Mi alzai di scatto dal letto, correndo da lui.
«Lucas, amore mio, sono qua. Non succede nulla.», spiegai convinto, accarezzandogli la guancia e accennandogli un piccolo sorriso.»
«Mi fa tanto male!», esclamò con un'aria sofferente, stringendosi la pancia con entrambe le braccia.
«Lo so, lo so che ti fa male, ma tu sei forte. Passerà tutto, te lo prometto.» raccomandai, lasciandogli un bacio sulla fronte.
«Dobbiamo portarlo in ospedale.», avvisò Victoria. Mi allontanai insieme a lei, per non fargli sentire la nostra conversazione.
«Sei sicura che si tratti di un'appendicite?», domandai con un tono di voce molto basso.
«Amore...ne ho visti di pazienti con questi sintomi, certo che ne sono sicura. L'importante adesso è portarlo in ospedale, ci penserò io a lui. Ti fidi di me?», cercò le mie mani per stringerle, porgendomi la domanda.
«Su, datevi una mossa che sto uscendo pazza con le lagn..», si bloccò Dolores, rivolgendosi a noi. «Con le urla del bambino...sta soffrendo come un matto, poverino.», si corresse, fingendo un sorriso.
«Adesso andiamo, mamma. Ti farò sapere.», le risponde la figlia, prendendosi la borsa. «Ah, per la domestica? L'hai trovata?», le domandò.
«Arriverà oggi pomeriggio.»
«Il tempo che mi faccio una doccia, e ti raggiungo. Vai, campione!», affermai facendo l'occhiolino al piccolo.
E anche questa volta dovevamo cavarcela da soli. Non avevo un fratello, ma dovevo agire da tale. Non avevo un padre, ma dovevo comportarmici. Mi sentivo in dovere di fare da fratello e da padre nei confronti di Lucas, nonostante fossi incapace. Dovevo prendermi cura di lui per tutta la vita, altrimenti non me lo sarei perdonato.
Mi diressi verso il bagno, finchè mi resi conto che eravamo rimasti solo io e lei.
«Dolores!», la chiamai voltandomi verso di lei.
«Sì?», chiese alzando un sopracciglio.
«Credo che dovremmo parlare.», mi avvicinai con passo deciso, guardandola fissa negli occhi.
«Non capisco di cosa.», rispose abbastanza confusa. Era bravissima a recitare.
«Dai, non fare la finta tonta. Lo so che mi odi, non hai mai accettato la mia relazione con Victoria, e che avresti preferito un altro uomo vicino a tua figlia.»
«Perspicace.», commentò. «Guarda, posso pure accettare la vostra relazione, soprattutto adesso che siete marito e moglie.», continuò, per poi afferrare con forza il bordo della mia maglietta. «Ma se hai intenzione di fotterle tutti i soldi e poi lasciarla, stai molto attento perché te ne pentiresti amaramente.», disse con superiorità, lasciando la maglietta.
«Io la amo Victoria, e l'ho sposata per i sentimenti che provo per lei.», replicai.
«Spero sia così. E iniziate a preparare le valigie, devi renderla la donna più felice al mondo alla vostra luna di miele.», ordinò arrogantemente, insieme ad uno sguardo ostile.
«No. Finchè Lucas non esce da quell'ospedale, io non mi muovo da qui.», precisai con sicurezza, dandole le spalle per dirigermi verso il bagno. Gli sarei stato vicino, non l'avrei mai lasciato solo.
***
Nina's pov.
Ancora non ci credevo di aver trovato un lavoro per bene. Ero consapevole del fatto che sarebbe stato faticoso gestirli entrambi, ma dovevo riuscire a cavarmela in qualche modo. Sarebbe stata la prima volta che avrei guadagnato del denaro senza andare a letto con qualcuno. Ero molto emozionata, e nello stesso tempo eccitata.
«Prego, entra. Puoi iniziare già da questo momento!», esclamò la proprietaria.
«Ok, d'accordo...», balbettai.
«Sai cosa devi fare, no? Hai detto di avere molta esperienza.»
Annuisco. Non sarebbe stato difficile, dovevo solo dimostrarle che non ero una qualunque. Non sapeva che facessi la spogliarellista, avevo deciso di nasconderglielo.
«Ah, vieni qua! Ho una persona da presentarti!», urlò a squarcia gola, rivolgendosi ad un uomo che si trovava in fondo al corridoio. Si avvicinò sempre più verso me. Notai che era a petto nudo, avvolto da un asciugamano azzurro fino a mezze cosce.
«Ti presento Nina, la nuova domestica. Nina, Miguel. Il marito della mia splendida figlia.», ci presentò. Mi si fermò il cuore per un momento. Vidi la sua faccia impallidire. Non riuscivo a crederci. Ci guardammo intensamente negli occhi per qualche secondo, fino a quando allungò il braccio.
«Piacere.», mi disse con un filo di voce.
«Piacere mio.», risposi tremante, stringendogli la mano.
«Un'ultima cosa. Dove alloggi?», domandò la signora rivolgendosi a me.
«In una piccola pensione.», farfugliai, presa dalla situazione.
«Da oggi, quella camera è tua.», annunciò indicando col dito la camera.     
Scusatemi se il capitolo è un pò corto, ma andavo di fretta e volevo pubblicarlo oggi stesso. Ci tengo a ringraziarvi per l'affetto che avete mostrato verso me e il mio libro. In pochissimi giorni mi ritrovo 600 visualizzazioni, e non posso che esserne felice. Spero vi continui a piacere e ad appassionare giorno dopo giorno!
Grazie ancora e aspetto un commento qui sotto che sia positivo o negativo, e un like se avete apprezzato il capitolo 

E non esitate a passare a leggere il libro Tears - After the rain di Emi_2808, rimarrete a bocca aperta per questo splendido capolavoro!

Come acqua per il fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora