Draco Malfoy si smaterializzò dentro l'ufficio del Ministro Cornelius Fudge, guardandosi intorno spaesato; che cosa stava per accadere? Quali erano le domande che Cornelius doveva fargli?
Draco stava lentamente entrando nel panico più totale e lo sguardo serio e "minaccioso" di quell'uomo basso, grasso e con i capelli bianchi, non aiutava per niente!
"Allora Malfoy..." Cornelius si mise a sedere dietro la sua immensa scrivania, mentre Draco tremava percettibilmente. "Noi non sappiamo che cosa è accaduto... e penso che solo tu puoi aiutarci. Che cosa è successo, mh?" Chiese mantenendo la calma, come gli era stato chiesto dal professor Piton, il padrino del ragazzo.
"Io... non lo so. Ho trovato il corpo per terra, disteso al suolo... privo di vita..." Draco tremava ancora, nel mentre i suoi occhi azzurri erano letteralmente sconvolti.
"Vuoi dire che non ti sei accorto di niente? Non hai visto niente?!" Chiese alzando la voce, creando solo paura.
"È così!" Rispose alterandosi. "Di che cosa mi vuole accusare?!" Alzandosi poi in piedi.
"Per il momento niente di preciso: ma ti vedo un po' troppo sconvolto per i miei gusti! Per me tu sai molto di più!"
Draco lo guardò come se fosse diventato improvvisamente un alieno.
"Niente di preciso, eh?" Gridò fuori di sé. "Lei crede che io lo abbia ucciso! Come può pensare una cosa simile?!" Disse alterandosi maggiormente.
Il Ministro Fudge era completamente impazzito!
"Si sieda signor Malfoy e si calmi!"
"No, non mi calmo! Lei mi sta accusando ingiustamente sulla base di niente!" Disse sbattendo le mani sulla ruvida e dura scrivania dell'uomo. "Le cose stanno così e voi non potete trattenermi!"
"Possiamo trattenerti eccome se continui così!" Gridò anche lui alzandosi in piedi, per poi scrutarlo con serietà: "Si sieda signor Malfoy, mi dia retta e cerchi di stare calmo, lo dico nel suo interesse!"
Il biondo fece un sospiro carico di angoscia e si sedette pesantemente sulla sedia di legno.
Draco si massaggiò nervosamente una tempia per cercare di lenire la sua ansia, ma tutto sembrava così inutile.
Che cosa sarebbe accaduto? Il suo pensiero si soffermò su Harry, sul suo Harry che gli mancava terribilmente.
Nel mentre era immerso fra tutti quei pensieri, fuori dalla porta, si sentì degli urli concitati; qualcuno voleva entrare a tutti i costi dentro la stanza, mentre qualcun altro non voleva assolutamente.
Ma chi poteva essere che desiderava tanto entrare?Qualche secondo più tardi, infatti la porta si aprì e la persona che era difronte al Ministro ed al bel biondo, fu l'ultima che i due potessero aspettarsi: Harry James Potter entrò con grande prepotenza dentro la stanza per poi avanzare con fare sicuro vicino al compagno, che lo guardava a bocca aperta e assolutamente senza parole.
"POTTER?! Che diamine ci fai tu qui?!"
"Signor Ministro, mi dispiace molto! Ma non sono riuscita proprio a fermarlo!"
"Non si preoccupi signorina! Torni pure al suo lavoro, qui ci penso io!"
La segretaria di Cornelius Fudge annuì e chiuse la porta con molta delicatezza.
Fudge nel frattempo non capiva come mai il Gryffindor fosse lì e per quale obiettivo soprattutto.
Cosa sperava di ottenere?
"Harry... cosa ci fai qui?" Chiese con un filo di voce. Il suo cuore batteva a mille dalla forte emozione di quell'istante.
Il sedicenne era un ragazzo davvero incredibile: anche in un momento del genere, riusciva a strappargli un bel sorriso!
Fudge nel frattempo li osservava attentamente e con un sopracciglio alzato; che stava accendendo tra quei due?!
In teoria erano semplicemente uno studente ed un insegnante, in pratica probabilmente erano molto, molto di più!
"Sono qui perché... beh, l'ho vista così sconvolta e... volevo sapere se stava bene! Inoltre ministro Fudge." Disse distogliendo l'attenzione da Draco. "Beh, io penso che il professor Dr- ehm, Malfoy non c'entri assolutamente con tutta questa storia!"
Cornelius alzò maggiormente il sopracciglio. "E tu come fai a dire una cosa del genere?"
Harry avrebbe voluto dire, urlare se fosse stato necessario che mai avrebbe fatto l'amore con un assassino, un calcolatore.
Ovviamente però non poteva certo mettere in luce quei determinati particolari, così si limitò a dire una minima parte della verità.
"Mi è bastato osservarlo in questi mesi, mentre assisteva il professor Piton, per capire che persona buona è. Mi deve credere signor ministro! Draco... Malfoy non ha fatto assolutamente niente!"
Fudge lo guardò per ancora qualche istante immerso fra i propri pensieri e poi, sorrise. "E tu Potter vuoi davvero farmi credere che sia tutta una questione di fiducia?"
Harry lo guardò sorpreso, o meglio: finse di esserlo per non creare sospetti.
"Che cosa vuole dire, scusi?"
"Che anche tu non mi stia dicendo tutta la verità. Che cosa mi nascondete voi due?" Chiese scrutandoli attentamente.
Draco guardò il moro come se fosse spaventato, mentre Harry provò a mantenere la calma necessaria per non entrare assolutamente in escandescenza.
"Che sta dicendo Ministro?!"
"Potter parliamoci chiaro; nessuno studente direbbe una cosa del genere se non fosse chiaramente interessato a qualcosa, o magari... a qualcuno!" Con un sorriso estremamente furbo, tanto che Harry sgranò gli occhi e Draco deglutì sommessamente.
"Voi due state insieme! Non è così?"
Draco sbiancò come un cencio, mentre Harry rimase del tutto senza parole.
"Cosa sta dicendo?" Domandò Harry. "È impazzito per caso...?"
Draco lo guardò per vari secondi senza parlare. Harry ricambiò lo sguardo e si sentì morire: in quei diamanti argentati c'erano dei "profondi veli di delusione".
Ma che cosa altro poteva fare Harry in quel momento?
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Drarry ~ Amore tormentato
FanficDraco Lucius Malfoy bellissimo ragazzo di ventiquattro anni, si innamorerà perdutamente di Harry James Potter uno studente diciassette anni e tra loro scoppierà un amore tormentato, ma grande, forte e sincero. Un giorno però, a causa di più persone...