capitolo 4

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Sono passati quattro giorni da quel fottutto lunedì. Credo di registrare il più possibile per non pensare. A Pietro, a Ylenia, a me. Non so neanche cosa mi stia succedendo.

Accendo il cellulare sentendo una notifica.

*un messaggio da Pietro*

Apro il messaggio:

"Senti basta. Non lo sopporto più! Non puoi fare così e poi non spiegare niente. Sono quattro giorni che non mi parli, cazzo mi manchi!".

Ha ragione. Ma cosa posso dirgli? "Hei ciao come stai? Sai forse sono gay". Non so spiegarlo a me figuriamoci a lui. E a Ylenia cosa posso dirgli? Ahh troppo casino, ecco perché non devo pensare.

Prendo il telefono che avevo appoggiato sulla scrivania e scrivo a Pietro.

"Senti sono un idiota ma è troppo complicato da spiegare" gli scrivo freddo.

"Oh guarda chi è risorto! Gesù sarebbe fiero di te" scrive sarcastico.

"Lo è già da tempo! Non sei arrabbiato?" chiedo.

"Compà se non ne vuoi parlare va bene, tranquillo. Solo, non sparire più così...mai" mi risponde.

Spengo il cellulare e vado a mettermi un pigiama. Continuo a pensare a quel messaggio. Era così dolce. Non è che anche lui...no, impossibile, poi sta con quella Anastasia. Troppi film mentali Giorgio.

Mi alzo dal letto di mattina presto. Sono stanco. Più stanco del solito. Non avevo quasi dormito, ero stato tutta la notte a pensare a lui. Devo chiarire al più presto.

PIETRO POV

Finalmente Giorgio mi ha risposto. Mi è mancato. Adesso che ha deciso di rivolgermi la parola gli potrò dire di Anastasia. Voglio dirglielo di persona.

My Angel, PietroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora